Atalanta-Benevento 2-0, le pagelle dei giallorossi
Benevento CalcioCalcioTutto come previsto: il Benevento torna da Bergamo con zero punti in tasca. Si potrebbe dire “non sono queste le gare da vincere”: certo, l’Atalanta per valori è inavvicinabile, ma in verità questa sera non era con il suo vestito migliore. Il Benevento ha basato solo a difendersi, senza mai dare la sensazione di poter fare male alla Dea. I giallorossi hanno disputato una partita ordinata e disciplinata ma non sono mai stati in grado di mettere in discussione il risultato, ripetiamo, contro un’Atalanta evidentemente non nel suo miglior momento psico-fisico. La strega si è affidata esclusivamente al lancio lungo di Viola per Lapadula: evidentemente troppo poco per impensierire una squadra come quella bergamasca. Eppure, in gare come queste, quando non hai nulla da perdere, ci si aspetta (va) una squadra più propositiva e spensierata. Invece, anche questa sera, al netto dell’impegno e della forza dell’avversario, i giallorossi sono apparsi come rassegnati. Per i bilanci, però, è ancora presto: il pari dello Spezia con la Samp e la sconfitta del Toro con il Milan lasciano una piccola possibilità al Benevento che vincendo con il Crotone, in caso di risultati favorevoli, potrebbero giocarsi tutto all’ultima con il Torino.
LE PAGELLE:
MONTIPO’ 6: Non può nulla sui due gol. Compie un paio di buone parate. L’Atalanta non lo impegna più di tanto.
TUIA 5,5: Prestazione tutto sommato sufficiente ma macchiata, al pari degli altri due compagni di reparto, dall’ingenuità in occasione del primo vantaggio nerazzurro, quando si fa scappare Muriel per andare a triplicare la marcatura su Malinovskiy che, però, era spalle alla porta.
GLIK 6: Centrale nella difesa a tre rende di più. Dà solidità alla retroguardia che, a dire il vero, soffre poco le punte di Gasperini.
CALDIROLA 5,5: L’ingenuità del secondo giallo andava evitata. Con il Crotone, nella partita dell’anno, non ci sarà.
IMPROTA 5,5: Concorso di colpe in occasione del gol di Muriel. Mette tutto sé stesso, ancora una volta, in un ruolo non suo. Finisce mezz’ala.
HETEMAJ 6: L’inizio non è dei migliori: troppo confusionario. Alla lunga esce fuori e finisce per essere uno dei migliori. Sul 2-0 Inzaghi, giustamente, lo toglie perché diffidato. DAL 72′ DEPAOLI s.v.
VIOLA 5: Meno lucido del solito: si affida troppo al lancio lungo. DAL 57′ IONITA 5,5: Dà sostanza alla mediana giallorossa, cercando di rompere le linee di gioco dell’Atalanta.
DABO 6: Tra i migliori. La sua presenza garantisce fisicità alla mediana. DAL 88′ TELLO s.v.
BARBA 5,5: Quinto a sinistra non è propriamente il suo pane ma ci mette impegno e dedizione. Va anche vicino al gol poco dopo lo svantaggio ma un intervento prodigioso di Romero gli nega il pari. DAL 72′ LETIZIA s.v.
LAPADULA 5: Non viene mai servito a dovere; squadra troppo bassa per permettere alle punte di fare il proprio gioco. Tecnicamente non gli riesce granché. Sempre l’ultimo ad arrendersi.
GAICH 4,5: Inesistente. Dalla rete di Torino è un altro giocatore. La sua presenza è impalpabile, al netto di un atteggiamento tattico che di certo non favorisce gli attaccanti. DAL 57′ CAPRARI 5: Partita difficile anche per lui, non riesce a dare il proprio contributo.
INZAGHI 4,5: Difficile da comprendere le motivazioni che hanno indotto il tecnico a presentare una formazione così tanto rinunciataria che ha permesso all’Atalanta di ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo. Vedendo Dabo nelle ultime tre gare che ha giocato, viene naturale chiedersi perché non sia stato sfruttato per oltre tre mesi. Come per il resto della compagine sannita, i bilanci saranno rimandati a campionato concluso. Ora c’è da tentare il tutto per tutto e vincere con il Crotone.
FOTO: Benevento Calcio