De Minico: “Dissesto? Paghiamo le scelte di chi ci ha preceduti. I responsabili dei debiti furono bocciati dagli elettori nel 2016”
PoliticaCosì Luigi De Minico, Presidente del Consiglio comunale di Benevento, sulla questione dissesto: “Non si trascina un tema serio e rilevante come quello del dissesto finanziario del Comune di Benevento nell’arena elettorale, invocando, senza motivo, un’operazione verità al riguardo.
I debiti del Comune di Benevento non sono una responsabilità dell’attuale Amministrazione o del sindaco Clemente Mastella, ma di chi ha governato precedentemente la città.
Questa è la verità inconfutabile.
Il candidato sindaco di ApB ritiene che la dichiarazione di dissesto del Comune si stia rivelando una scelta “completamente sbagliata”, poiché, a suo dire, i debiti ammonterebbero a 26,9 milioni di Euro.
Ci chiediamo dove abbia acquisito queste informazioni, considerato che il competente Organo straordinario di liquidazione non ha ancora terminato il suo lavoro.
Una rilevazione definitiva della massa passiva, a tutt’oggi, non vi è, mancandone ogni ricognizione documentale e documentata, seppure parziale e in itinere, proveniente da chi è competente a compierla.
Anziché dare i numeri (sbagliati) sul dissesto, occorrerebbe approfondire come l’attuale Amministrazione sia riuscita nella complessa opera di risanamento delle finanze di Palazzo Mosti.
Comprendiamo il disagio di chi, oggi, è sostenuto proprio dai responsabili del disastro finanziario del Comune di Benevento, ma la dichiarazione di dissesto è stata una scelta tecnica, non politica, fondata su criteri numerici e riscontri ministeriali, conseguenza dell’accertamento rigoroso di presupposti previsti dalla legge, che non hanno consentito valutazioni discrezionali, ma vincolate.
Nel 2016, quando il dissesto fu dichiarato, la “fotografia” delle finanze comunali non fu scattata dall’Amministrazione Mastella, che ne ha tratto solo svantaggi nella gestione della Città, ma da organi e soggetti ministeriali deputati a tale accertamento.
Nel 2014, la Corte dei conti non approvò il primo piano di riequilibrio proposto da Palazzo Mosti, che lo ripresentò una seconda volta indicando una massa passiva superiore ai 31 milioni di Euro.
Successivamente, il Consiglio comunale approvò debiti fuori bilancio, finanziati con indebitamento gravante sull’Ente, per circa 19 milioni di Euro. A questi si aggiunsero altri 3 milioni e più nel periodo immediatamente seguente.
Recentemente, in seguito ad un pronunciamento della Corte costituzionale ed in forza di relativo parere del Ministero dell’Interno, sono rientrati nella massa passiva altri debiti per un valore di 30 milioni di Euro, sempre provenienti dal passato.
Alla Città abbiamo sempre parlato un linguaggio di verità, presentando cifre cristallizzate in atti e documenti ufficiali, che non sono manipolabili da nessuno, salvo volersi cimentare in sterili e strumentali esercizi di “finanza creativa”.
I cittadini di Benevento conoscono bene chi ha determinato il dissesto finanziario del Comune e votarono di conseguenza già nel 2016.
Noi non abbiamo fatto altro che pagare il conto di scelte del passato, provando a risanare le finanze del Comune di Benevento e a ripartire”.