Mensa scolastica, Città Aperta replica a Parente: “Dica quali strumenti sono stati usati per risolvere il problema”

Mensa scolastica, Città Aperta replica a Parente: “Dica quali strumenti sono stati usati per risolvere il problema”

Politica

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa del Coordinamento di Citta Aperta., contenente una replica alle dichiarazioni di Renato Parente circa il tema “mensa scolastica” “Come è cattiva abitudine degli adulatori seriali, c’è sempre un precedente da individuare a monte per risalire la catena delle colpe e giustificare l’inefficienza attuale: un passo che, se adottato, permetterebbe di chiamare in ballo in questa campagna elettorale anche Adamo ed Eva, che un qualche peccato pure avranno da farsi perdonare. Non si tira indietro, nell’opaco giochetto, il consigliere comunale Renato Parente, che prova a sottrarre alla responsabilità dell’oggi le carenze registrate alla ripresa della refezione scolastica con lo scopo non dichiarato di spostare l’attenzione dell’opinione pubblica da una possibile negligenza dell’amministrazione Mastella.

Che, è bene ricordarlo, da cinque anni ed oltre soprintende al servizio in questione ma trova semplicemente più conveniente ripetere, all’infinito, la nenia delle mancanze del passato piuttosto che fronteggiare le doglianze del presente che, è bene ripetere, non sono partorite dalla fervida fantasia e dalla necessità dello sfruttamento elettorale, ma dalle parole di un comitato di genitori, quindi dalla gente comune, quindi da chi è direttamente coinvolto dal problema.

Dare ascolto a queste fasce di popolazione ed ai soggetti più deboli per antonomasia come le bambine ed i bambini che frequentano i nostri istituti, è esattamente il contrario di quel che sostiene in modo improvvido e, questo sì, strumentale il consigliere Parente: non un obbligo dettato dalla circostanza elettorale, ma un dovere. Il dovere di un buon amministratore, quale Mastella non si rivela né si è rivelato, che affronta il problema e non cerca scappatoie insinuando addirittura, come fa Parente, operazioni di ‘sabotaggio’ da parte di “maestranze legate a precise sigle sindacali”. Quando si esauriscono gli argomenti e latitano le spiegazioni emerge allora il lato obliquo della comunicazione politica: spostare il fuoco su altro obiettivo, alzare una cortina di fumo intorno a sé stessi.
E’ anche contro questo modo di eludere i problemi e scaricare altrove le colpe che va condotta una battaglia di libertà: ma invocare chiarezza ed equilibrio di giudizio dall’amministrazione Mastella è impossibile. Non se ne trovano tracce nell’avvelenata semina di questi cinque anni inutili.


Ma tornando alla mensa scolastica, oggetto esclusivo del nostro interesse, potrebbe Parente rendersi utile e dire quali strumenti sono stati messi in capo per la risoluzione di una problematica che investe frontalmente il quotidiano dei nostri ragazzi? Tutto il resto è fuffa, non ci appassiona ma neppure ci tocca
“.