Glik chiama i tifosi al Vigorito: “Senza di loro ci manca qualcosa. Dopo la retrocessione…”

Glik chiama i tifosi al Vigorito: “Senza di loro ci manca qualcosa. Dopo la retrocessione…”

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Il difensore polacco, alla seconda stagione in giallorosso, è intervenuto come ospite nel corso della trasmissione Ottogol su Ottochannel.

Queste, dunque, le parole di Kamil Glik:

SULLA VITTORIA CONTRO IL COSENZA: “È stata una partita difficile, non è stato facile e non è mai facile vincere nessuna partita a nessun livello. Vincere 3-0 non capiterà tutte le settimane, è una bella vittoria di squadra“.

SULL’AVVERSARIA PIU’ DIFFICILE TRA ASCOLI, CITTADELLA, CREMONESE E LECCE: “Devo essere sincero, nella partita che non ho giocato contro il Lecce anche loro hanno meritato. Tra queste mi ha impressionato di più“.

SUL PROSSIMO MATCH CONTRO IL CROTONE: “Ricordo soprattutto la partita dell’anno scorso, ma oggi è un Crotone diverso. Hanno perso Cordaz, Messias e Simy che facevano da soli il 50% del gioco. Hanno vinto contro il Pisa ma poi hanno perso contro l’Alessandria, a dimostrazione che il campionato di Serie B è difficile. Ci aspetta una bella serata giovedì, anche tra le tifoserie“.

SULLA PARTITA CONTRO IL BRESCIA E SUL RITORNO DI PIPPO INZAGHI: “Non passerà inosservato, ha fatto cose importanti qui a Benevento soprattutto l’anno in B. Sono sicuro che neanche per il Mister sarà una partita come le altre“.

SULLA DIFESA GIALLOROSSA E SU MISTER CASERTA: “Non male i numeri, fanno piacere a noi difensori. Quando non subisci gol per noi difensori è importante. Abbiamo sicuramente dei margini di miglioramento e di crescita, anche in difesa. Una squadra che arriva da una retrocessione senza sapere come funzionerà il mercato, è stato bravo anche il Mister a mettere tutto a posto. Lo stesso Mister è entrato in un ambiente nuovo senza sapere su chi poter contare, ha sistemato tutto l’organico“.

SUL SUO PASSATO A TORINO E SUL RUOLO DEL PORTIERE: “Mister Ventura ha fatto crescere tantissimi giocatori dai tempi di Bari, come Ranocchia e Bonucci. A Torino c’eravamo io, Maksimovic, Darmian e Gillet. Oggi il calcio è cambiato, i portieri diventano registi e centrocampisti, come Manuel Neuer e Ter Stegen. Sono portieri fantastici ma sono anche registi della propria squadra, il calcio sta andando in questa direzione ma devi partire comunque dalla base. Se poi riesci a fare entrambe le cose arrivi a quel livello di squadre“.

SULLE POTENZIALITA’ DELLA SQUADRA: “Non so dire a che percentuale stiamo, ma abbiamo margini di crescita importanti. Anche guardando la partita di ieri, con la struttura che ha il Benevento deve fare qualcosina in più, nel secondo tempo abbiamo concesso qualcosa di troppo. Ci sono piccoli particolari su cui lavorare, partita dopo partita. Non so se sia al 60, al 70, all’80 o al 90%, questo lo dirà il campo“.

SULLE DIFFERENZE TRA A E B E SULLA SERIE B: “Sicuramente il mercato fino all’ultimo giorno è stato incerto, non si sapeva come sarebbe finito e neanche io se sarei rimasto. Ho due figlie che vanno a scuola, sono scelte di vita che riguardano anche la famiglia. L’anno scorso la prima parte della stagione avevamo fatto bene, poi magari ci siamo rilassati troppo. Sono stanco di parlare di cosa è successo, è stato un anno difficile perché retrocedere non è mai semplice da digerire. In A difendevi di più, in B giochi per vincere ed hai la linea difensiva più alta. Stiamo cercando di attaccare più che di difendere, queste differenze si vedono. Il campionato di Serie B quest’anno è sicuramente difficile“.

SU LAPADULA: “Non abbiamo ancora visto il miglior Lapadula, è un ragazzo molto umile che lavora e si è adattato fin dal primo giorno. Ha trovato un ambiente un po’ diverso ma si è adattato benissimo, sta mostrando il suo valore. Ci darà una grande mano, nonostante gli impegni in nazionale“.

SUGLI IMPEGNI CON LA NAZIONALE: “Il caso mio e quello di Lapadula sono diversi, io resto in Europa mentre lui no quindi cambiano le distanze. Ma dipende anche quando giochi, ad esempio contro il Lecce venerdì io avevo giocato in nazionale mercoledì ed ero rientrato giovedì sera, era impensabile giocassi. Per la prossima sosta rientro martedì e la partita contro il Pisa è domenica, sarò sicuramente disponibile. Penso che la Lega debba leggere queste cose, se perdi due o tre giocatori alla fine pesa sul risultato delle partite. Il giocatore non rifiuta mai, se l’allenatore chiede come stai tu rispondi sempre bene. Contro il Lecce è stata una scelta del Mister, ero rientrato da ventiquattro ore, non è obbligato a domandare ma il giocatore risponde sempre di sì“.

SUI POCHI TIFOSI AL “VIGORITO”: “Posso solo invitarli per farli venire più spesso, in campo non guardi l’ambiente o le tribune ma ci mancava qualcosina in più. Anche per noi giocatori è sempre meglio, significa stare più uniti, creare uno stadio pieno e giallorosso sarebbe perfetto. I tifosi sono stati chiusi in casa un anno e mezzo, non hanno voglia di venire allo stadio? Non è un alibi, ma giocare a porte chiuse soprattutto in casa non ci ha aiutato per una stagione e mezzo. Ora è un bel momento per venire allo stadio e vedere una partita dal vivo“.

SULLA SUA SENSIBILITA’ ALLE PARTITE: “Dopo le partite devo digerire da solo ciò che è successo, lo sa bene mia moglie che mi deve lasciar stare per un giorno. Per mia fortuna dopo la retrocessione sono partito subito per la Nazionale, ma ho dovuto digerire per un po’ di tempo“.

SUL COMPAGNO IN NAZIONALE ZIELINSKI: “Zielinski ha i suoi alti e bassi, ha avuto qualche problema fisico e sicuramente sono cose che non aiutano per giocatori dinamici come lui. L’importante è che il Napoli stia facendo più che bene“.