E così un giorno, Vernillo dichiarò San Nicola Manfredi Stato indipendente…
SAN NICOLA MANFREDI. Una voce fuori dal coro, quella del sindaco di San Nicola Manfredi, Arturo Leone Vernillo, che, nel giorno della Vigilia di Capodanno, mentre tutti gli altri suoi colleghi della Provincia -e non- ufficializzavano le misure predisposte per contenere i contagi da Covid, già in forte incremento di per sé (solo oggi nel Sannio sono stati accertati altri 551 casi), imboccava una strada quantomeno singolare.
Vernillo, infatti, dai propri canali social ha diffuso ai cittadini sannicolesi un vero e proprio invito a tenere comportamenti di segno diametralmente opposto rispetto a quanto raccomandato, ad esempio, dal Governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca (che ha invitato tutti a trascorrere la viglia in casa ed evitare assembramenti) e, come detto, da tutti gli altri sindaci del territorio sannita, per restare in ambito locale, che hanno deciso di contenere per quanto possibile il contagio anticipando la chiusura dei locali per la notte di Capodanno.
Ma il “neo” sindaco sannicolese, non si è limitato solo a sottolineare come nel “suo” Paese non vi fossero limitazioni orarie e, pertanto, chiusure anticipate delle attività. Si è spinto ben oltre.
Vernillo, probabilmente non rendendosi conto della pericolosità potenziale delle sue azioni, ha addirittura invitato i cittadini dei comuni limitrofi a spostarsi in quel di San Nicola – dove. ha tenuto a sottolineare, non vi erano (non vi sono) restrizioni et similia – per festeggiare il nuovo anno: “Oggi divertitevi […] A chi non è del nostro comune – si legge nel post del sindaco- l’invito a venire a trascorrere questa sera nei nostri locali, nessun limite di orario e nessuna limitazione, oltre a quelle già previste. W la vita“.
E’ chiaro che affermazioni simili (in aperto contrasto con quanto deciso a livello regionale) corredate dalla foto utilizzata per il post che lo ritrae immerso tra la gente, non può che mandare -con buona pace di velleitarie richieste di prudenza rese vane dai comportamenti successivi- un messaggio chiaro e inequivocabile di una sorta di liberi tutti, con San Nicola Manfredi a rappresentare quella che comunemente viene definita “zona franca”.
Premettendo che, ovviamente, le decisioni – non – assunte da Vernillo sono legittime (almeno in linea tendenziale, data l’ordinanza regionale in vigore), è chiaro che queste, poi, investano la sfera dell’etica e possano -altrettanto legittimamente- essere oggetto di giudizi di opportunità da parte di chi le “riceve”.
A tal punto, dunque, le domande che ci sorgono spontanee sono due. La prima: qualora Vernillo -come immaginiamo- sia consapevole del potenziale pericolo per la salute pubblica generato dal suo comportamento qualora il suo invito fosse accolto in massa, è possibile abbia preferito sfruttare “l’opportunità” per mere ragioni di popolarità e per racimolare consensi tra i giovani (che, giustamente, mal sopportano dopo due anni ancora restrizioni) ponendo in secondo piano la tutela della salute pubblica dei suoi concittadini e di chi accetterà il suo invito? Di fatto rendendo vane le misure assunte negli altri Paesi limitrofi.
La seconda: cosa avranno pensato i suoi colleghi sindaci che dal Fortore alla Valle Caudina, passando chiaramente per tutto il Sannio, hanno chiesto sacrifici ai propri cittadini, col rischio -assunto consapevolmente – di essere impopolari ma ritenendo primario l’interesse alla salute pubblica? E cosa penseranno, sempre loro, qualora malauguratamente (e non se lo augura nessuno!) nei loro Paesi (sempre che l’invito di Vernillo sia accolto) si dovesse verificare un aumento ancor più considerevole di casi Covid? Probabilmente, “senza sapere né leggere nè scrivere”, saprebbero chi ringraziare.
Infine, un dubbio: ma che San Nicola Manfredi sia divenuto uno Stato indipendente e nessuno ci abbia detto nulla?
Foto di repertorio