Viviani: “Il meglio deve ancora venire. Io come Verratti? Lavoro ogni giorno per migliorarmi…”

Viviani: “Il meglio deve ancora venire. Io come Verratti? Lavoro ogni giorno per migliorarmi…”

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Il centrocampista giallorosso, intervenuto in collegamento Skype ad Ottogol, ha commentato così la stagione del Benevento e la condizione della squadra.

Queste, quindi, le parole del classe 2000 Mattia Viviani:

SULLA PRIMA PARTE DI STAGIONE IN GIALLOROSSO: “Il bilancio è positivo. La squadra è sempre stata competitiva ed ha quasi sempre giocato bene. Le tre sconfitte sono state condizionate da episodi, ma ne siamo usciti alla grande. Il meglio deve ancora venire“.

SULLA CONVIVENZA CON IL COVID: “Non è facile, visto l’aumento dei contagi nell’ultimo periodo. Ogni giorno facciamo tamponi, indossiamo sempre la mascherina in spogliatoi e palestre per evitare di contagiarci“.

SUL MATCH CONTRO IL MONZA: “Non so come sta il Monza né come arriviamo noi alla partita. Questa pausa può aver fatto bene sia a noi sia a tutte le squadre, non penso ci siano particolari vantaggi o svantaggi. C’era bisogno di un po’ di riposo, anche se per noi era un buon momento. Io sono fermo perché infortunato oltre che squalificato, sto facendo terapie e mi dispiace mancare per una partita così importante. Avevamo iniziato a preparare la sfida già a dicembre, ma poi saputo dei casi positivi non si sono fatte le sedute video e si è cominciati a pensare alla successiva, poi rinviata. In casa trovano determinate certezze mentre magari fuori casa perdono alcune certezze e non trovano più l’equilibrio, ma penso che abbia risolto questi problemi. Il Monza è una squadra troppo completa per la Serie B“.

SUL RUOLO PREFERITO: “Ho sempre giocato davanti alla difesa tranne l’anno scorso dove ho giocato a due, da mezzala ho fatto poche partite. Da quando ero piccolo ho sempre avuto gli inserimenti, in prima squadra lo ho fatto meno perché il Mister preferiva restassi dietro. Voglio maturare anche dal punto di vista realizzativo ed inserirmi più di quanto facevo prima“.

SUL TANDEM CON CALO’: “Mi sono trovato molto bene a giocare a due con Giacomo, penso come soluzione ci possa stare. Deve esserci il giusto equilibrio nella squadra, ma avevamo fatto bene in coppia e può essere preso in considerazione per il futuro“.

SULL’INFORTUNIO DI ELIA: “Io ero fuori, non sto benissimo neanche io e non mi sto allenando con la squadra. So che su un cross è andato in spaccata per prendere la palla ed ha sentito subito dolore“.

SUL MERCATO DI GENNAIO: “Questi problemi li teniamo fuori dal campo, qualche voce arriva ma teniamo tutto fuori dallo spogliatoio e lontano dal campo. Non sono preoccupato, ma se dovessero dire che è in arrivo un centrocampista seguirei la vicenda molto più da interessato. Chi deve venire sarà il benvenuto, se dovesse essere un centrocampista sarei più preoccupato ma sarebbe il benvenuto“.

SUL PROBABILE NUOVO ACQUISTO FARIAS: “Non lo conosco, ma conosco bene Torregrossa“.

SUL CALENDARIO: “Non è normale ma tra febbraio e marzo ci saranno undici partite in quarantaquattro giorni, una ogni quattro senza pausa. Il Mister dovrà gestire bene la rosa ed i calciatori a disposizione, ma non è possibile“.

SUL PARAGONE CON VERRATTI E SU ALTRI COLLEGHI: “Mi fa assolutamente piacere, arrivare al livello di Verratti sarà difficile. Io lavoro giorno per giorno per migliorarmi, poi succederà quel che succederà. Tonali lo conosco bene, abbiamo giocato a lungo insieme al Brescia, è più una mezzala che un play, è più un giocatore fisico che tecnico ed è molto forte. Locatelli mi assomiglia come caratteristiche“.

SUI COMPAGNI NAPOLETANI E CAMPANI IN ROSA: “Mia mamma è nata a Napoli poi già da piccola è venuta a Brescia, io sono nato e vissuto a Brescia. Secondo me è fondamentale il senso d’appartenenza, giocare per la squadra della propria città o comunque vicino. Un fattore discriminante di grande rilevanza anche in campo“.