Morire a 16 anni: no, non dovrebbe mai succedere. Ciao Flavio
AttualitàBenevento CittàMorire a 16 anni: no, non dovrebbe mai succedere. Sei nel pieno degli anni più belli della tua vita; gli anni delle amicizie intense, molte delle quali -se sei fortunato- ti accompagneranno per tutta la vita; gli anni dei primi amori, dei primi baci, delle prime promesse eterne.
Gli anni dei progetti, dei sogni; gli anni in cui cominci a costruire il tuo futuro. Gli anni in cui ti senti invincibile, forte, e in cui la morte proprio non deve essere un tuo pensiero ma solo un concetto lontano, di cui occuparsi, semmai, un giorno.
E, invece, proprio mentre ti godi la tua giovinezza, nel fiore dei tuoi anni, ecco che un destino beffardo e crudele ti strappa alla vita terrena, all’affetto di tua madre, di tuo padre, della tua famiglia, quella di sangue e quella di fatto, composta da amici e compagni di scuola.
Pochi secondi e tutto svanisce; pochi secondi che, però, segneranno per sempre la vita di chi ti ha voluto, anzi ti vuole bene, e per i quali non andrai mai via.
Un incidente in motorino in un freddo sabato sera di gennaio che spezza la tua giovane vita, i tuoi sogni, i tuoi progetti. Così, all’improvviso. Un destino crudele, troppo crudele.
Questa mattina, Flavio Ventura, il giovane che ha perso la vita la notte tra sabato e domenica (leggi QUI) in seguito a un incidente in motorino, è stato ricordato dall”Istituto Tecnico Industriale “Bosco Lucarelli” di Benevento con un minuto di silenzio accompagnato dal suono della storica sirena che accompagna solitamente gli studenti all’entrata in classe.
Tante le lacrime scese copiose sui volti di compagni di classe, amici e professori che hanno ricordato così il giovane Flavio. Tanti gli striscioni recanti la scritta “Ciao Flavio” che da giorni stanno tappezzando la città, così come tanti erano i palloncini bianchi e celesti lasciati volare verso il cielo come saluto per Flavio nella speranza che potessero raggiungerlo.
Foto: Pagina Facebook ITI Lucarelli-Benevento