S. Giorgio. Bocchino: “Scelti i salivari perché meno invasivi. Grazie ai volontari gran risparmio per le casse comunali”
AttualitàDalla ProvinciaIl vice-sindaco e Assessore alla Sanità ha parlato ai nostri microfoni delle attività di screening poste in essere dall’Amministrazione comunale: “Pronti a valutare eventuali richieste di rimborso da parte delle mamme che hanno dovuto affrontare la spesa per sottoporre i propri figli al molecolare“.
SAN GIORGIO DEL SANNIO. Ieri mattina (18.01.2022 n.d.r.) abbiamo incontrato il vice sindaco del Comune di San Giorgio del Sannio, dott. Maurizio Bocchino, che riveste anche le cariche di Assessore alla Sanità e all’Urbanistica. Abbiamo accolto con piacere il suo invito e lo ringraziamo anticipatamente di aver scelto il nostro giornale per fornire ulteriori chiarimenti in merito alle attività di screening poste in essere dall’Amministrazione, di cui abbiamo già parlato su queste pagine. Chiaramente, con il vice-sindaco Bocchino, in qualità di Assessore all’Urbanistica, abbiamo parlato anche della costruenda “Cittadella dello Sport” e delle polemiche che ne sono derivate nei giorni scorsi, con protagonisti il sindaco Angelo Ciampi e il consigliere di opposizione, Giancarlo Bruno (leggi QUI).
Di quest’ultima, però, parleremo nei prossimi giorni. Ora ci concentreremo sulle questioni inerenti lo screening effettuato lo scorso 13 gennaio e sui prossimi due rivolti alle società e associazioni sportive del territorio comunale e alla popolazione scolastica degli Istituti cittadini di scuola secondaria di II grado. Infine, un breve accenno sulla gestione della pandemia da parte dell’Amministrazione. Tema quest’ultimo che sarà affrontato in seguito.
Di seguito l’intervista, per la parte relativa agli screening.
Perché per lo screening dello scorso 13 gennaio sono stati scelti i tamponi salivari e non quelli orofaringei di terza generazione dato che, utilizzando questi ultimi come strumento di conferma di una positività riscontrata con i primi o di un esito dubbio, sono – a giusta ragione- ritenuti anche dall’Amministrazione più attendibili? “I tamponi salivari, stando a quanto affermato dal Ministero, possono rappresentare uno strumento utile per il monitoraggio e il controllo dell’infezione da Sars Covid-2 in ambito scolastico, con una sensibilità -stando a studi del 2020- tra il 53 e il 73%. La scelta, quindi, è ricaduta sui tamponi salivari anche in virtù del fatto che si caratterizzano per una metodica meno invasiva, non creando nessun stress nei bambini. Abbiamo scelto questa tipologia di tamponi anche per le medie, sempre per il discorso relativo all’invasività. Le aziende selezionate fanno parte di quelle selezionate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per le misure di contenimento dell’emergenza epidemiologica Covid-19. I test che abbiamo adoperato non ci danno la certezza matematica ma quando si valuta sui grandi numeri, individuando delle positività qualcuna può sfuggire; il test non è sicuro al cento per cento ma individuandone già qualcuna vai a ridurre la base del contagio. Voglio precisare che circolare del 14 Maggio 2021, il Ministero della Salute ha previsto che i tamponi salivari si possono utilizzare per lo screening sulla popolazione pediatrica, scolastica su individui asintomatici.
Il tampone nasofaringeo può essere considerato troppo invasivo anche per gli studenti delle scuole superiori? Dando per scontata una risposta negativa a questa domanda, che tipo di tamponi pensate di utilizzare per lo screening in programma per gli studenti delle superiori e per gli sportivi che dovrebbe essere effettuato il prossimo 23 gennaio? “Per quanto concerne gli screening del 23 gennaio, rivolto alla popolazione scolastica delle scuole superiori cittadine e alle società e associazioni sportive del territorio comunale, faremo solo tamponi nasofaringei; tutti già debitamente acquistati dal Comune, a dei prezzi eccezionali.
Quindi, quanto all'”Operazione Scuola Sicura”, lo screening riguarderà tutti gli studenti degli istituti cittadini di scuola secondaria di secondo grado, tutti i docenti di scuola statale di ogni ordine e grado, gli autisti e gli accompagnatori degli scuolabus, il personale della mensa scolastica e l’intero personale ATA. Per ottimizzare le risorse umane, lo screening verrà fatto contemporaneamente a quello previsto per il mondo dello Sport (domenica 23 gennaio dalle ore 9.30 presso l’Area Fiera n.d.r.). Saranno adoperati i tamponi antigenici nasofaringei di terza generazione. Poi, in seguito, ci dedicheremo a uno screening per le scuole dell’infanzia paritaria e ai relativi docenti.
Sono previsti screening successivi? Un sorta di appuntamento mensile o, comunque, uno screening con una cadenza precisa, essendo il tampone una mera fotografia della situazione di oggi ma non di domani. “Sarebbe la cosa corretta, perché io oggi faccio il tampone e domani potrei ammalarmi…Al momento, però, il nostro punto di riferimento è l’andamento della pandemia: qualora dovesse verificarsi un focolaio o un maggior incremento di casi su San Giorgio, in quel caso procederemo a un nuovo screening. Ci lasceremo sempre qualche centinaio di tamponi di riserva. Bisogna, comunque, considerare che lo screening ha dei costi per il Comune; pertanto, abbiamo scelto di farlo nel momento del maggior picco possibile“.
A proposito di costi: c’è molta differenza tra i due tipi di tamponi in termini di spesa? E di quanto? “I salivari costano il doppio perché sono dei test più complessi, proprio perché hanno delle parti in più e in ragione di ciò costano maggiormente. C’è da evidenziare, poi, che è stato organizzato tutto su base volontaria, quindi con l’ausilio di singoli cittadini. E’ un risparmio enorme per le casse comunali perché così facendo abbiamo eliminato i costi aggiuntivi rispetto a quelli del singolo tampone. Ogni singolo tampone costa all’Ente 1,90 euro, se ci fossimo affidati a qualche centro avremmo pagato anche gli operatori sanitari, per un costo totale di circa 10 euro a tampone. Così facendo, dunque, si è realizzato un risparmio di circa 8 euro per ogni singolo tampone. Su 1.240 tamponi acquistati si è risparmiato un bel po’.
Detto ciò, l’Amministrazione comunale pensa di prevedere un rimborso anche solo parziale della spesa sostenuta da quelle mamme che dinanzi a due test rapidi con due esiti differenti si sono viste costrette ad affrontare una spesa improvvisa per sottoporre i loro figli al tampone molecolare presso un centro privato? “Se al Comune dovessero arrivare delle richiesta in tal senso, le valuteremo. Da parte noi c’è totale apertura, quindi le mamme che hanno dovuto affrontare una spesa imprevista per i tamponi molecolari possono tranquillamente presentare documentazione per un eventuale rimborso. Sarà sicuramente oggetto di nostre valutazioni“.
GESTIONE DELLA PANDEMIA. Ci può spiegare meglio le definizioni dei termini “Totali Positivi”, “Attualmente Positivi” e “Guariti”? “La categoria “Totali Positivi”, così come riportata nelle tabelle pubblicate dal Comune, ricomprende il numero delle persone, residenti a San Giorgio del Sannio, che da febbraio 2020 è entrata in contatto con il virus, risultando positiva. Della categoria “Attualmente Positivi”, invece, fanno parte le persone che in questo momento risultano positive; chiaramente, i guariti sono quelle persone che hanno avuto il virus e lo hanno superato“.
Dalle grafiche pubblicate dal Comune e dal conteggio è evidente che manchino i decessi, ovvero si sia persa traccia di quelle persone che si sono contagiate, quindi facendo parte della categoria del Totale Positivi, ma che per ovvie ragioni non possono essere considerate guarite né attualmente positive. “Sì, in queste tabelle mancano i deceduti”.
In verità non mancano nelle tabelle, mancano proprio nel conteggio perché la somma degli attualmente positivi e dei guariti -nelle grafiche proposte dal Comune- dà il totale positivi (prendendo ad esempio l’ultimo bollettino: 336 attualmente positivi+462 guariti=798 totale positivi) ma non dovrebbe essere così perché nel totale positivi -come abbiamo appena detto- devono essere rendicontati anche i deceduti. “Dal totale dei positivi sono stati tolti i deceduti; devono esserci ma sono stati tolti. Ha perfettamente ma non ho voluto approfondire; il conteggio era già così con la precedente amministrazione e così lo stiamo continuando. C’è sicuramente un errore nel conteggio, è vero. Poi, non so se farò inserire la dicitura “decessi” e il relativo numero per una questione di delicatezza“.
Una battuta sull’importanza di una corretta raccolta dei rifiuti prodotto dai positivi in isolamento domiciliare; argomento che magari tratteremo nel futuro prossimo con l’Assessore Annese che detiene la delega all’Ambiente. “E’ un aspetto molto ma molto importante nell’ambito della lotta al Coronavirus. Parliamo di rifiuti speciali, per la cui raccolta e per il cui successivo smaltimento bisogna rispettare procedure abbastanza rigide“,