L’EDITORIALE – Benevento, troppa confusione e poco cinismo: con l’Alessandria un campanello d’allarme
Benevento CalcioCalcioBrutta prestazione quest’oggi del Benevento che esce dal “Moccagatta” meritatamente sconfitto da una buona Alessandria. Anzi, al netto del palo di Forte, i piemontesi avrebbero potuto vincere anche con un vantaggio più consistente.
Eppure c’era margine per far male ai grigi, che spesso hanno lasciato campo agli attacchi in profondità troppo poco cercati dai sanniti. Nelle poche volte in cui si è cercata questa strada, Tello e Insigne avrebbero potuto e dovuto far male ai padroni di casa.
E’ mancato anche questo al Benevento di oggi: il cinismo, la cattiveria sotto porta e questa è una conferma poco piacevole di quanto già visto a Ferrara contro la Spal.
Bisognerà ritrovare equilibrio, anche a metà campo dove ha regnato la confusione e la mediana composta da Ionita, Calò e Acampora non ha dato quanto ci si aspettava e quanto rientra nelle sue possibilità.
Un discorso a parte meriterà l’attacco, che realizza sempre troppo poco rispetto a quanto si crea. Anche oggi, difatti, al netto di una prestazione insufficiente, le occasioni per segnare ci sono state ma non sono state capitalizzate. Urge cambio di rotta se si intende fare un campionato di vertice e puntare alla promozione diretta.
Senza, per ciò, creare allarmismi o buttare al macero quanto di buono finora costruito. Perdere una gara dopo sette risultati utili consecutivi non è un dramma, a maggior ragione se sei in un momento di difficoltà (infortuni e “rivoluzione” in attacco) però un piccolo campanello d’allarme oggi (dopo Ferrara) è suonato: sempre meglio agire quando si è ancora in tempo.
Foto: Benevento Calcio_Mario Taddeo