Presidente della Repubblica, Mastella lancia Casini: “Ha la cazzimma necessaria”
PoliticaITALIA. Clemente Mastella, in un’intervista al Corriere della Sera, parla di Pier Ferdinando Casini: “Pier ha sempre avuto un atteggiamento di grande compostezza tipico dell’essere democristiano, rispettoso degli avversari, senza nessun eccesso nei toni”.
Nel 2001, quando il Paese era diviso fra berlusconiani e antiberlusconiani, “si fa apprezzare da tutto l’emiciclo per l’alto senso istituzionale – ricorda -. Diede la deroga a Fausto Bertinotti a costituire il gruppo di Rifondazione comunista alla Camera. Con tanto di applausi”. Ma bastano queste qualità per arrivare al Quirinale? “Come si dice dalle mie parti ha la cazzimma necessaria per mettere insieme il temperamento nordico e la simpatia meridionale”, risponde.
“Ricordo ancora oggi la prima volta che siamo andati ad Arcore”, “si doveva trattare per i collegi. Io, Casini e D’Onofrio atterriamo a Linate. Prendiamo un taxi e ci precipitiamo a Villa San Martino. Il Cavaliere ci accoglie con i convenevoli che contraddistinguono la casa. Manco il tempo di iniziare e Berlusconi si mette al pianoforte e ci fa sentire l’inno di Forza Italia – racconta Mastella -. Grande imbarazzo da parte nostra che proveniamo da un partito che aveva liturgie differenti da quelle del leader di Forza Italia”. Poi le strade si separano, “ma senza attriti. Io scelgo l’Udr di Francesco Cossiga e lui continua il suo percorso sempre da centrista. Ci ritroviamo quando viene eletto presidente della Camera perché divengo uno dei suoi vice in quota opposizione”.
(ANSA). 8