Magistratura a trazione “rosa” ma le donne che occupano ruoli apicali sono poche
AttualitàDall'ItaliaSono la maggioranza in magistratura, eppure solo il 32% fa il presidente di un tribunale o di una corte d’appello, mentre un risicato 22% è alla guida di una procura.
Gli ultimi dati sulle donne in toga confermano quanto sia lunga ancora la strada da percorrere per la parità.
Li ha diffusi il ministero della Giustizia, in occasione dell’anniversario della legge che ha aperto loro le porte dell’ordine giudiziario.
Su un totale di 9.624 magistrati in servizio le donne sono il 55%: 5.308 a fronte di 4.316 uomini. Le note dolenti riguardano gli incarichi di vertice. Nei ruoli giudicanti di comando solo il 32% ricopre posizioni apicali contro il 68% degli uomini: tradotto in numeri 78 contro 169. Va un po’ meglio nei ruoli semidirettivi con il 48% occupati da donne a fronte del 52% ricoperti da uomini. I procuratori donna sono ancora troppo pochi: 39 (22%) a fronte di 137 uomini (78%). Eppure anche nelle procure le toghe “rosa” sono la maggioranza, il 51% dei pm.