Processo “Orchi di Cervinara”, abusi sessuali su bimba di 5 anni: alla sbarra il nonno e uno zio

Processo “Orchi di Cervinara”, abusi sessuali su bimba di 5 anni: alla sbarra il nonno e uno zio

CronacaRegione
Sono stati sentiti ieri i testimoni della difesa, all’attenzione dei giudici è stata sottoposta la necessità di “analizzare anche il contesto della casa-famiglia”.

CERVINARA. Hanno abusato di una bambina di appena cinque anni, contando anche sulla connivenza della madre. Violenze gravi e ripetute che avvenivano tra le mura domestiche, in una palazzina di Cervinara, a cui – nel luglio del 2020 –  hanno messo fine i carabinieri del Comando provinciale a conclusione delle indagini coordinate dalla Procura di Avellino tra il 2018 e il 2019.

Come si ricorderà, tutto venne a galla nel luglio del 2020, quando i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Avellino eseguirono un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due uomini, un cinquantaquattrenne di Cervinara e un trentenne di San Martino Valle Caudina, che avrebbero più volte abusato sessualmente di una bambina di appena cinque anni.

Per tali ragioni, ai due furono contestati i reati di violenza sessuale aggravata, contemplanti la pena edittale più alta per ipotesi delittuose del genere.

Ieri, presso il Tribunale di Avellino, si è celebrata una nuova udienza del processo che vede imputati il nonno 53enne della bimba e un uomo di 30 anni, di San Martino Valle Caudina, compagno di una zia della piccola. 

Sono stati ascoltati i testimoni della difesa, come la giovane che svolgeva le mansioni di baby sitter, la quale ha affermato di non aver “mai visto un atteggiamento strano da parte del nonno. Le bambine erano molto legate a lui, anche perché era l’unica figura maschile presente in casa”. All’attenzione dei giudici è stata sottoposta anche la necessità di “analizzare anche il contesto della casa-famiglia. La bambina avrebbe potuto ascoltare dei racconti e rimanere suggestionata. Questi sono elementi che vanno approfonditi. C’è stato un errore procedurale importante che può aver alterato la testimonianza della bambina”, così come sottolineato dalla la dott.ssa Bruno, la quale ha ribadito l’importanza di approfondire il contesto della casa-famiglia. Un ambiente che, stando a quanto afferma la Bruno, vede anche la presenza di bambini più grandi che possono avere in qualche modo influenzato e alterato i ricordi della bambina. La prossima udienza, quella che vedrà la conclusione dell’istruttoria, è attesa per il 12 aprile 2022