Sant’Angelo a C.| Sosteniamo Sant’Angelo:  “Infranti i valori democratici della partecipazione politica delle minoranze consiliari”

Sant’Angelo a C.| Sosteniamo Sant’Angelo: “Infranti i valori democratici della partecipazione politica delle minoranze consiliari”

Politica
Il gruppo consiliare facente capo a Stefano Zarro annuncia di non voler prendere parte al prossimo consiglio comunale: “Non riteniamo opportuno sanare, con la nostra presenza, un consiglio comunale che riteniamo illegittimo“.

SANT’ANGELO A CUPOLO. Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa del gruppo consiliare “SosteniAMO Sant’Angelo a Cupolo”. “L’approvazione del rendiconto 2020 in disavanzo contabile senza il relativo ripiano del disavanzo di amministrazione, costituisce una gravissima irregolarità! – si legge nella nota – Vani sono stati i tentavi dei Gruppi Consiliari SosteniAMO Santangelo e Sant’Angelo FUTURA di sanare queste gravi irregolarità, ma purtroppo non abbiamo ricevuto nessun riscontro e nessun segno di apertura da parte dell’amministrazione. Abbiamo chiesto senza fortuna copia degli atti, protocollo dell’Ente non visualizzabile, convocazioni illegittime, segnalazioni di irregolarità presunte non riscontrate, per questi motivi è stato doveroso notiziare dell’accaduto gli Enti preposti. In ultimo, abbiamo chiesto di evitare un ulteriore danno all’Ente e di rinviare la seduta di Consiglio, preannunciando – in caso di diniego – l’assenza dalla seduta odierna dell’intero Gruppo Consiliare SosteniAMO Santangelo a Cupolo e Sant’Angelo FUTURA“.

Siamo costernati di non poter presiedere ad un così importante consiglio comunale -prosegue il gruppo-, rattristiti del non poter condividere alcuni punti condivisibili, ma le irregolarità riscontrate sono tali e tante da non poter passare inosservate. Quello che ci desta preoccupazione non sono tanto gli errori contabili o le deficienze riscontrate, quanto la mancata lungimiranza di una parte politica che mira ad amministrare l’intero territorio comunale senza mai confrontarsi ai tavoli istituzionali, rifiutando ogni forma di dialogo anche lì dove palesemente in difetto“.

Per questi motivi – conclude la nota -, non riteniamo opportuno sanare, con la nostra presenza, un consiglio comunale che riteniamo illegittimo e in spregio ad ogni forma democratica“.