Restaurata l’opera monumentale del Maestro Antonio Del Donno, presente nella Villa comunale di Morcone
AttualitàDalla ProvinciaL’inaugurazione è in programma per Domenica 7 agosto 2022 alle ore 18:00.
Nei giardini della Villa comunale di Morcone sin dal 1991 è presente una fontana, opera realizzata e donata dal Maestro Antonio Del Donno in seguito alla richiesta dell’allora sindaco Ruggiero Cataldi. A distanza di 22 anni l’opera monumentale è stata restaurata grazie alla sensibilità e disponibilità dell’attuale sindaco Luigi Ciarlo, dell’assessora alla cultura Giulia Ocone e di tutta l’amministrazione comunale. L’opera era stata vandalizzata da mani ignote, privata completamente dei tondini di bronzo riproducenti il segno “plastico – gestuale” tipico del Maestro e versava in stato di abbandono. Effettuato un sopralluogo dalla Sign.ra Annarita Del Donno, sua terzo genita, in presenza del Sindaco Luigi Ciarlo, si è deciso di rimuovere l’opera per poter intervenire in un ambiente consono all’azione di restauro. Tenuto conto dello stato in cui verteva l’opera si è ritenuto necessario un intervento di ripristino secondo disegno originale. L’intervento attuato dai fratelli Roberto e Carmine Lombardi della società Buildings s.r.l. è stato approvato dagli eredi che dopo aver seguito tutte le fasi del lavoro effettuando diversi sopralluoghi presso l’azienda affidataria del lavoro, hanno rilasciato la dichiarazione di conformità all’originale.
Il ripristino è avvenuto nel rispetto delle proporzioni e dei materiali utilizzati. Il recupero dell’opera è stato effettuato con la giusta attenzione alle patine che formatesi nel tempo, conferiscono al manufatto, un aspetto estetico di valore artistico e pertanto non sono state rimosse. Al contrario le patine corrosive, sono state rimosse meccanicamente per bloccare il processo di degrado.
Gli eredi Del Donno insieme all’Archivio di Roma, si occupano del patrimonio artistico del Maestro, venuto a mancare nel Novembre 2020 all’età di 93 anni. A tutela dei collezionisti, delle opere e della figura del Maestro, lavorano perché sia sempre riconosciuta l’importanza e il valore delle sue opere che se ben tenute donano dignità all’artista.
Antonio Del Donno, nei suoi oltre 60 anni di frenetica attività, di ricerca, di sperimentazione tecnica e formale ha fatto interessare di lui e delle sue opere grossi nomi della critica nazionale, da Achille Bonito Oliva a Filiberto Menna, Mirella Bentivoglio, Enzo Battara, Elio Galasso, Mario Persico e tanti altri. Un artista che è riuscito a donare agli altri un’arte tutta personale che si è inserito con umile “prepotenza” nel panorama artistico mondiale e annoverato dalla rivista “Arte” di G. Mondadori tra i primi cento artisti più importanti al mondo.
Una carriera di assoluto livello, una riconoscibilità che ha varcato i confini territoriale per un artista di grande spessore che ha saputo esportare, attraverso le sue opere, il nome del capoluogo sannita in tutto il mondo.
Il legame con la sua città e il suo modo di essere stato artista sono di esempio per chi ama i veri valori della cultura. Un concittadino che ha mosso i primi passi artistici nella città di Benevento che ha eletto a suo fisso domicilio scegliendo di raggiungere il mondo dal suo “studio-atelier” diffondendo la sua arte, la sua “verità”, la sua onestà attraverso le sue opere presenti nei più importanti e prestigiosi Musei.
L’appuntamento è per Domenica 7 Agosto 2022 alle ore 18:00 nella Villa Comunale di Morcone. Interverranno il Sindaco Luigi Ciarlo, l’Assessora alla cultura Giulia Ocone, l’ex Sindaco Ruggiero Cataldi, l’ex Sindaco Tommaso Paulucci, la figlia del Maestro Annarita Del Donno in rappresentanza degli eredi e dell’archivio di Roma. Dopo la cerimonia inaugurale, sarà possibile visitare una esposizione delle opere del Maestro presso la Chiesa San Nicola in Via Roma, messe a disposizione da privati cittadini morconesi e dal collezionista ed amico Cosimo Petretti.
L’augurio è che la virtuosità del Comune di Morcone, possa servire da esempio per tutti i Comuni che posseggono opere del Maestro e che possano prendersene cura nel rispetto dell’opera stessa e dell’artista.