<strong>Il Gruppo folk “Fontanavecchia” di Casalduni ritorna dopo sette anni al Festival mondiale del Folklore</strong>

Il Gruppo folk “Fontanavecchia” di Casalduni ritorna dopo sette anni al Festival mondiale del Folklore

Eventi

Il Gruppo folk “Fontanavecchia” di Casalduni ritorna dopo sette anni al Festival mondiale del Folklore che si terrà a Gorizia dal 25 al 28 agosto e che quest’anno festeggerà il suo 50esimo anniversario.

Il Festival è organizzato dall’associazione culturale ETNOS di Gorizia in collaborazione con il Comune di Gorizia e la Pro Loco di Gorizia e rappresenta uno dei Festival più importanti  della nostra penisola per far conoscere i colori e le tradizioni del mondo grazie ai gruppi folkloristici.

Per il gruppo casaldunese non è la prima partecipazione al Festival ospitato dalla cittadina friulana, già nel 2015 aveva preso parte all’evento esibendosi in compagnia di altri 5 gruppi provenienti da diverse parti del mondo: Camerun, Romania, Isola di Pasqua, Croaezia e Ungheria. In quell’occasione il gruppo folk “Fontanavecchia” ha dimostrato tutta la sua energia e il suo affiatamento durante le varie esibizioni, riuscendo a conquistare il primo premio! Quest’anno, dopo ben sette anni, avrà l’onore di rappresentare nuovamente l’Italia al Festival Mondiale del folklore.

Il gruppo folk “Fontanavecchia” nasce nel 1987 come gruppo di ricerca delle tradizioni popolari della propria terra per riscoprire le radici storico-culturali del proprio paese: Casalduni, un piccolo borgo sannita di origine medievale. Il gruppo prende il nome da una vecchia fontana situata nel centro del paese che in passato costituiva un importante punto di ristoro per i viandanti e luogo di incontro e socializzazione di intere generazioni. Se un tempo la fontana rappresentava un luogo di aggregazione e socializzazione per le vecchie generazioni così oggi il gruppo folk “Fontanavecchia” rappresenta un’occasione di incontro e di unione tra i giovani appartenenti alle nuove generazioni, mossi dalla passione e dall’amore per le proprie radici e che attraverso un meticoloso lavoro di lettura e ricostruzione del tempo passato hanno riportato in superficie un mondo sommerso suggestivo e affascinante. I ragazzi e le ragazze del gruppo sono stati costretti dalla Pandemia ad interrompere i loro incontri settimanali e gli spettacoli in giro per l’Italia e l’Europa, ma questo non ha scalfito il loro rapporto o la loro dedizione, anzi ha accresciuto maggiormente la passione e l’energia che traspare da ogni loro esibizione e che sicuramente porteranno sul palco anche in questa occasione!

Ricchissimo il programma di quest’anno per festeggiare la 50esima edizione di questo evento, dopo le restrizioni degli anni scorsi a causa della pandemia la voglia di ripartire è tantissima. “Avremo tanti ospiti, arrivati da tutto il mondo per raccontare le tradizioni dei loro Paesi” così ha commentato Stefano Minniti, presidente dell’associazione Etnos che cura l’evento. Ecco alcuni dei momenti più importanti di questi quattro gironi: la serata di giovedì 25 agosto vedrà la presenza dei gruppi Santa Gorizia, i Danzerini di Lucinico e Michele Grion di Capriva che si esibiranno insieme in onore della 50esima edizione del festival. A seguire gli altri ospiti: i gruppi “Bagrati” di Kutais (Georgia), “Fontanavecchia” di Casalduni (Benevento), “AAINJAA” di Bogotà (Colombia) e “Aborigen” di Montevideo (Uruguay). Venerdì 26 agosto si esibiranno i gruppi “Bacnarè” di Pernambuco (Brasile), “Mirko Srzentic” di Podgorica (Montenegro), Te Mātārae i Ōrehu di Rotorua (Nuova Zelanda) e “Bana Bana Ba Ntogwa” di Gaborone (Botswana). Sabato 27 agosto in Piazza Battisti ci saranno le esibizioni tutti i gruppi. L’indomani, domenica 28 agosto alle 19 ci sarà la cerimonia conclusiva con l’assegnazione dei diversi riconoscimenti ai partecipanti, a partire dall’Oscar del Folklore ma anche Memorial Sergio Piemonti, Premio Tullio Tentori e Premio Simpatia.