Mastella: “Vincerà il cdx. Io unico leader a lasciare numero di telefono ai cittadini, rispondo direttamente”
Politica“Noi siamo un partito a km 0. Il mio simbolo è Mastella Noi di Centro Europeisti, ma voglio anche fare una cosa che non fa nessuno. provate a far chiamare a un cittadino italiano un leader politico, non trova nessuno che risponda. Io rispondo direttamente, questo è il mio numero, 3355930411”.
Esordisce così Clemente Mastella nella campagna elettorale a Napoli. Il sindaco di Benevento presenta la sua lista, estranea alle coalizioni, candidando la moglie, Alessandra Lonardo, come capolista e all’uninominale a Benevento.
Mastella accende il suo cellulare per gli elettori: “Chiunque dalla Campania, dall’Italia – afferma – può chiamarmi e io rispondo, per esigenze che riguardano i problemi di natura elettorale, o i programmi elettorali, o fatti che possono riguardare attività di natura politica. Nessun leader in Italia pubblica il numero di telefono, io do il mio numero personale”.
“La vittoria del centrodestra? Per il suicidio politico di Letta temo di sì. Si è suicidato da solo”. Lo ha detto Clemente Mastella, sindaco di Benevento e leader di Noi Centro Europeisti nella conferenza stampa di Napoli. “Per competere – ha detto – bisogna fare come l’Ulivo, dove eravamo tutti assieme appassionatamente, anche se con difficoltà di realizzazione di impianti programmatici, ma facemmo un unico programma. Qui ci sono invece programmi distonici, tiene dentro Fratoianni ed esclude i 5 Stelle, una cosa incredibile. Questo campo larghissimo si è ridotto a un campetto nemmeno di periferia”.
Mastella non è stato invitato al Meeting di Rimini: “Se uno vuole fare una cosa seria – ha detto – invita tutti, anche quelli come me magari. Io sono stato invitato quando ero ministro, invece oggi no. Non me ne frega nulla, debbo dire la verità, non è che mi interessa partecipare al meeting. Però se fai una democrazia seria, devi invitare tutti, o il primo giorno magari inviti quelli che hanno maggiore capacità di ascolto elettorale, poi gli altri giorni inviti anche quelli più modesti. Questa è la democrazia, dovrebbero anche osservarla al meeting di Rimini, peraltro in una condizione di natura legata al mondo cattolico, nel senso che anche gli ultimi devono essere consacrati nel dato dell’eguaglianza come tale, questo è il Vangelo ma evidentemente da quelle parti questo Vangelo non viene praticato”
Fonte: Ansa