“Percorsi devozionali”: lo studioso e autore Francesco Lepore elogia l’iniziativa e ne auspica un prosieguo
AttualitàBenevento CittàIn occasione delle celebrazioni in onore di San Bartolomeo, patrono del capoluogo Sannita, il Comune di Benevento con l’assessore Attilio Cappa ed il consigliere comunale Maria Carmela Mignone (nonché, gli Amici dei Musei e dei Beni Culturali del Sannio, il Centro Studi Arti e Tradizioni Popolari “La Takkarata/Samnites”, il Centro Studi sul Medioevo di Terra di Lavoro e l’associazione Nikolaosroute), ha promosso una manifestazione volta a risvegliare la memoria popolare connessa al patrimonio storico-culturale ed etnoantropologico del beneventano, attraverso il turismo religioso e gli storici cammini devozionali.
L’evento, iniziato il 24 agosto con la celebrazione di una Santa Messa e con la successiva benedizione dei pellegrini, si è concluso ieri mattina a Palazzo Paolo V con un convegno di studi denominato “San Bartolomeo guida e riferimento dei Cammini devozionali“, cui ha partecipato tra gli altri relatori, anche il dottor Francesco Lepore, latinista e giornalista professionista, nonché, autore di saggi di storia della mariologia e della spiritualità cristiana in epoca medievale e moderna e di numerose pubblicazioni come l’edizione critica del settecentesco testo massonico “Il Purgatorio Ragionato” (in Miscellanea Bibliothecae Apostolicae Vaticanae XX, 2014) e “Seraphica Charitas” (LEV 2016), dichiarando in merito quanto segue:
“Ritengo di particolare rilievo il convegno tenutosi presso palazzo Paolo V per un duplice motivo: sia per la varietà degli interventi che si sono succeduti, sia per il tema scelto, ovvero, quello dei pellegrinaggi che toccano non soltanto l’ambito della religiosità popolare, ma anche quello della cultura e della identità locale.
Benevento è stata nei secoli meta di pellegrinaggi presso la tomba dell’Apostolo Bartolomeo e possono qui ricordarsi nomi illustri di personalità che si sono recate a pregare presso le sue spoglie: penso a Sugerio di Saint-Denis e a Santa Brigida di Svezia.
Ma da Benevento e dal Sannio sono anche partiti pellegrinaggi alla volta di luoghi santuariali altrettanto famosi, come ad esempio Monte Sant’Angelo e Bari presso la tomba di San Nicola.
Con il tempo si sono poi aggiunte altre mete: ai nostri giorni, da Benevento e dal Sannio, ma si potrebbe dire dal mondo intero, numerosi sono i pellegrinaggi, ad esempio, alla volta di San Giovanni Rotondo, dove è vissuto e morto un conterraneo illustre come Padre Pio.
Voglio auspicare che tale iniziativa, possa avere un prosieguo per il futuro, sempre memori di quello che ha scritto un intellettuale illustre come il cileno Luis Sepúlveda ‘Un popolo senza memoria è un popolo senza futuro‘”.