Città Spettacolo: Riccardo Fogli in concerto con un passato che è sempre presente (Foto)
AttualitàBenevento CittàNella serata di sabato 27 agosto, all’interno della manifestazione di Città Spettacolo di Benevento, aspettando le luci dell’alba, Riccardo Fogli, già frontman e bassista dei Pooh tra il 1966 e il 1973 e poi ancora ritornato con il gruppo tra il 2015 e il 2016, nonché vincitore del 32°Festival di Sanremo con la canzone “Storie di tutti giorni”, si è esibito tra le antiche e affascinanti mura del Teatro Romano della città.
Assiepati sui gradoni dell’antico teatro, in tanti hanno salutato la performance accompagnando l’artista tra le note dei suoi pezzi più famosi.
Il buio e le luci dal palco alle scalinate, hanno prodotto un’atmosfera quasi magica, le antiche mura del monumento hanno accompagnato la musica quasi vivificando un passato canoro che si è rivelato un piacevole e sorprendente presente, nelle note, ma soprattutto nei testi dei brani musicali, parole che hanno richiamato sentimenti come l’amore, l’amicizia, il tempo che passa, la tristezza e la gioia, sentimenti eterni dell’animo umano.
Presentato sul palco dapprima dal sindaco Clemente Mastella e poi dal Direttore artistico della chermesse Renato Giordano, Fogli , accompagnato dal tastierista Valentino Favotto, ha salutato la città, i presenti e il luogo storico in cui si esibiva dichiarandosi un po’ intimorito dal calcare le scene di un luogo così prestigioso e dove tanti, prima di lui, si sono esibiti nei millenni, un tempo lungo, infatti la costruzione dell’anfiteatro risale al 126 d.C., durante il regno dell’imperatore Adriano.
Dopo aver ricordato il suo lungo sodalizio con il gruppo dei Pooh, ha intonato il suo pezzo forse più famoso : “Storie di tutti giorni”. Immediatamente il pubblico presente ha cominciato a cantare con l’artista, mentre lui, dal palco, visto il coinvolgimento degli astanti, ha interrotto, a momenti, la sua esibizione per consentire che il teatro intonasse la melodia e, in coro, ripetesse le parole del brano.
Emozionante momento di afflato collettivo nel quale, soprattutto quanti non più giovanissimi, hanno potuto ripercorrere con la mente e la musica, un tempo passato che, improvvisamente è tornato presente, emozioni dimenticate che si sono riaffacciate, prepotentemente, nel tempo odierno, quasi facendo tronare indietro le lancette di un orologio che implacabilmente corre in avanti.
Fogli ha poi intonato “Noi due nel mondo e nell’anima”, ricordando che il brano dei Pooh era contenuto nell’album “Alessandra”, quando nella formazione militava ancora Riccardo Fogli al basso, che in questo pezzo affianca Dodi Battaglia alla voce.
Anche in questo caso il pubblico non ha potuto fare a meno di accompagnare il cantante nella sua performance riecheggiando parole e musica, un atto quasi necessario in una parentesi di cultura canora collettiva a cui era davvero difficile sfuggire.
Non è mancato, durante lo spettacolo, l’accensione delle luci dei telefonini che, come ormai pratica comune negli spettacoli, hanno modellato lo spazio e riscaldato lo stesso con fasci di luce, quasi a squarciare il buio dell’arena per indicare un’auspicabile via di fuga da un presente spesso mesto e malinconico.
E poi l’aria si è riempita della canzone “Pierre”, con il suo messaggio sulla diversità e la difficoltà dell’essere se stessi in un mondo di convenzione, di “Piccola Katy” e delle angosce dell’adolescenza, di “Noi due nel mondo e nell’anima” con il suo messaggio di angoscia di chi viene abbandonato dalla donna amata.
Tante le canzoni ancora intonate da Fogli, ma soprattutto tanta la leggerezza dei suoni e delle parole, accompagnate dalla delicatezza incisiva di una voce che, a dispetto del tempo che passa, resta ancora forte e nitida, convincente e coinvolgente.
Con Riccardo Fogli la Città Spettacolo ha confermato il suo spirito di attimo di apertura al mondo e soprattutto di educazione al bello ed al sensibile.