Benevento, scoppia il caso Barba. La Sud: “Piccolo uomo, sparisci dalla nostra città” (Foto)

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Nelle ultime ore si è scatenato un vero e proprio tsunami attorno al calciatore Federico Barba.

Il difensore centrale del Benevento, nonostante l’ottima prova nella vittoria contro il Frosinone, sta ricevendo numerose critiche da parte della tifoseria giallorossa. Il classe ’93 ha espresso più volte la propria volontà di lasciare il Sannio in questa finestra di mercato, ma nessun club sembra aver recapitato offerte soddisfacenti alla società di Via Santa Colomba che sarebbe quindi propensa a trattenerlo in rosa. Il contratto di Barba infatti, in scadenza nel 2023, presenta la possibilità di estendere unilateralmente il legame per un altro anno. Il centrale romano è ormai alla quarta stagione con i giallorossi ed è stato un pilastro della retroguardia con Inzaghi prima e con Caserta ora.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso, però, è stata un’altra. Ieri sera infatti, al triplice fischio dell’arbitro Pairetto, Barba non ha aspettato i compagni per salutare i tifosi accorsi al Vigorito ma ha imboccato direttamente il tunnel degli spogliatoi. Questo atteggiamento non è andato giù a molti supporters della Strega, che hanno definito tale comportamento irrispettoso.

La questione è poi scoppiata questa mattina sui social e, poche ore fa, è stato esposto uno striscione presso i cancelli del Ciro Vigorito (foto) che riporta quanto segue: “Piccolo uomo senza dignità, Barba sparisci dalla nostra città“.

Non sappiamo ancora quale possa essere il futuro del difensore, a due giorni dalla fine del calciomercato, ma è evidente che qualcosa tra il calciatore e la tifoseria sannita si sia rotto.

Questo, inoltre, il comunicato apparso sul profilo Facebook della Curva Sud Benevento:

Nei giorni scorsi abbiamo appreso, da fonti certe, della precisa volontà del calciatore Federico Barba di lasciare il Benevento Calcio. Fin qui nulla di anormale anche se è utile ribadire che lo stesso calciatore è stato accolto come un sannita d’adozione, la società ha creduto in lui come punto fermo di un progetto a lungo termine, la tifoseria non ha mai mostrato segni di insofferenza nonostante campionati finiti con tanti goal subiti e retrocessione annessa.

Il punto è che ad oggi il tesserato, non vedendo accontentate le proprie richieste, si sta comportando in modo sbagliato nei confronti della tifoseria e della nostra città parlando male a più riprese di tutto il contesto. Ieri come qualcuno ha potuto notare il calciatore a fine partita non è venuto con il resto della squadra sotto la curva a salutare.

Noi vogliamo che questi problemi vengano risolti tempestivamente proprio perché conosciamo molto bene come potrebbero sfociare dinamiche simili accadute già negli anni scorsi (caso Schiattarella-Insigne, caso Lapadula, ecc. ), non vogliamo problemi all’interno dello spogliatoio che possono condizionare e minare il rendimento della squadra nel corso della stagione come successo già in passato.

Chi non vuole più indossare i nostri colori deve andarsene. Ci teniamo a sottolineare che il tutto non è frutto della fantasia ma proviene da fonti più che attendibili che hanno intercettato e fatto emergere questa problematica“.