“Eurocastanea 2022”: Cia Campania denuncia la strumentalizzazione dell’evento da parte di Coldiretti
AttualitàDalla RegioneLe decine di aziende iscritte a Cia e alle altre professionali sono state escluse dalla tre giorni, causando un danno di immagine senza precedenti.
I gravi problemi e lo sviluppo futuro della castanicoltura Campana e mondiale in calendario a Montella richiedono il dialogo e la concertazione di tutte le organizzazioni.
Ma l’importante incontro dedicato alle aziende produttrici e trasformatrici si è purtroppo trasformato in una kermesse pubblicitaria dell’organizzazione professionale “Coldiretti” che lo ha interamente monopolizzato. Le bandiere gialle della Coldiretti hanno infatti rivestito tutto il comune di Montella dando alla manifestazione un significato diverso da quello che avrebbe dovuto avere.
A tale proposito la CIA Campania, che rappresenta le più grandi aziende castanicole della Regione, ha dovuto constatare che l’evento ha perso la sua imparzialità di incontro puramente “tecnico” e che la situazione creatasi è stata certamente consentita dagli attuali organi direttivi del Distretto che dovrebbe identificarsi come ente di rappresentanza tutela e sviluppo di tutte le aziende castanicole a prescindere dalla loro appartenenza ad un’ organizzazione.
Il Presidente di CIA Salerno, titolare di una grande azienda castanicola operante da oltre 35 anni nel settore, recatosi sul posto per partecipare ad un incontro tecnico tra aziende si è trovato di fronte ad
una passerella di personaggi all’ombra di centinaia di bandiere gialle della Coldiretti e si è rifiutato di partecipare:
“Il distretto è delle aziende e deve essere gestito dalle aziende non da personaggi che con l’agricoltura hanno poco a che fare.
Chiederò al distretto di esibire gli atti prodromici a questa manifestazione ed il rendiconto economico della sua gestione”.
Di analogo tenore il pensiero del Presidente provinciale di CIA Avellino e della vice presidente, anch’essa importante produttrice castanicola.
“Riteniamo opportuna ed indifferibile una modifica della compagine direttiva del distretto, vogliamo che il distretto sia gestito da aziende castanicole che davvero svolgono questo mestiere e che siano valutate dai numeri prodotti e non da un codice fiscale.
Queste sono le uniche titolate a rappresentare il comparto. In mancanza di risposte è probabile che tutte le più importanti aziende castanicole della regione facenti capo a CIA lasceranno il distretto che diverrà così un contenitore vuoto”.
In prima linea al fianco delle aziende castanicole Cia il presidente regionale Raffaele Amore, pronto a chiedere chiarimenti al Ministero competente ed alla Regione Campania un immediato incontro per discutere della grave strumentalizzazione dell’evento irpino.
“Gli organi direttivi del distretto dovranno argomentare la monopolizzazione del dibattito affidata a Coldiretti.
Una scelta che nega i valori del pluralismo che sono alla base dell’ente tecnico, e che tradisce il principio dell’alleanza e della cooperazione tesa a individuare risoluzioni e proposte per migliorare il comparto e la produttività delle aziende” tuona il presidente Amore.