Da Fabio a…Fabio: come giocherà il Benevento di Cannavaro

Da Fabio a…Fabio: come giocherà il Benevento di Cannavaro

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E’ Cannavaro-mania nel Sannio: dall’annuncio dell’ingaggio da parte del Benevento di Fabio Cannavaro, quale sostituto dell’esonerato Fabio Caserta, l’entusiasmo e l’interesse intorno alla Strega si è decuplicato.

La scorsa settimana, infatti, il club di Via Santa Colomba ha ufficializzato l’esonero di Fabio Caserta ed ha deciso di affidarsi al Campione del Mondo e Pallone d’Oro 2006 Fabio Cannavaro. Il tecnico napoletano, con ben otto stagioni alle spalle tra Emirati Arabi, Arabia Saudita e soprattutto Cina, allenerà per la prima volta in Italia.

Fabio Caserta invece, dopo 50 panchine con la formazione sannita, ha lasciato definitivamente il Sannio. Purtroppo il tecnico di Melito di Porto Salvo, nonostante un mercato di livello da parte della società, seppur ad onor del vero portato al termine negli ultimi giorni, non è riuscito a trasferire ai giocatori quella voglia di vincere e lottare su ogni pallone che ci si aspettava ma soprattutto a dare un’anima alla Strega.

Ma Fabio Cannavaro sarà pronto, alla sua prima esperienza in Europa, a guidare la formazione giallorossa in un campionato mai tanto difficile ed indecifrabile come quest’anno? Questo ce lo dirà il campo. Ciò che ci interessa, ora, è capire come sarà il suo Benevento, in attesa di vederlo sul campo.

A tal punto, qualche mese fa l’ex capitano azzurro ha dichiarato di ispirarsi al Parma di Alberto Malesani, ultimo club italiano a vincere la Coppa Uefa nel 1999, la cui formazione ideale si schierava con il 3-4-1-2. L’ex tecnico del Guangzhou Evergrande ha poi affermato di trovarsi maggiormente a proprio agio con il 4-3-3, ma visti gli elementi a disposizione probabilmente opterà proprio per quel 3-4-1-2 che lo ha portato a trionfare in Europa con gli emiliani. Nei primi allenamenti, comunque, Cannavaro ha perseguito la linea della continuità, affidandosi spesso al 3-5-2.

Il Benevento, indipendentemente dal modulo, dovrà necessariamente cambiare atteggiamento in campo. Si passerà, infatti, dalla squadra guardinga di “Casertana” memoria al credo dell’essere padroni del gioco. Sotto la guida dell’allenatore napoletano sarà fondamentale la voglia di essere sempre propositivi, anche prendendosi qualche rischio. Fabio Cannavaro, difatti, predilige una squadra aggressiva che metta in campo un sistema di gioco offensivo. In fase di non-possesso, quindi, sarà richiesto un forte pressing, mentre in situazioni di possesso centrale sarà la gestione della palla non fine a sé stessa ma alla ricerca degli spazi tra le linee o alle spalle della retroguardia avversaria. L’allenatore napoletano inoltre, nel corso della conferenza di presentazione di giovedì, ha affermato che il suo obiettivo è “vincere giocando bene“.

Prima di imporre le proprie idee di gioco, però, sarà necessario per Cannavaro recuperare quei giocatori considerati fuori forma, soprattutto nella zona offensiva del campo. Gli stessi Ciano e Farias infatti, impiegati poco o nulla da Caserta, con il probabile passaggio al 3-4-1-2, potrebbero diventare gli elementi giusti per scardinare le difese avversarie. Ma anche il ritorno del miglior Forte, magari in coppia con il Simy di Crotone o La Gumina, favorirebbe certamente la capacità realizzativa della Strega.

Discorsi, questi, che dalla teoria dovranno essere traslati sul campo pratico: al Vigorito domenica arriva l’Ascoli e sarà già tempo di calcio giocato, per la prima di Fabio Cannavaro davanti al suo nuovo pubblico. Non un esordio particolarmente fortunato per il tecnico che, nei giorni scorsi, ha dovuto fare i conti con gli infortuni di Kubica e La Gumina, oltre che con un Viviani ancora non pronto per il rientro.

Foto: Benevento Calcio