Benevento, Cannavaro: “Domani sarà una gara tosta ma non voglio alibi”

Benevento, Cannavaro: “Domani sarà una gara tosta ma non voglio alibi”

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Il tecnico giallorosso ha preso parte alla consueta conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Sudtirol, in programma domani ore 16:15 al Druso.

Fabio Cannavaro ha affermato di avere delle scelte obbligate per il match contro i tirolesi, ma ha anche detto di non volere alibi. Il tecnico napoletano ha poi approfondito la condizione di alcuni singoli, per poi concentrarsi sull’importanza dell’aspetto psicologico.

Di seguito, dunque, le parole dell’allenatore del Benevento in vista del posticipo di domenica pomeriggio:

SULLA SITUAZIONE INFORTUNI: “Sicuramente quelli incerottati li lascio qui. Lasciamo giocatori importanti, ma devo pensare a quelli che scenderanno in campo. Al di là degli infortunati abbiamo ancora un bel po’ di giocatori da recuperare, tanti di loro avevano 45 minuti nelle gambe. Abbiamo lavorato sull’aspetto fisico e mentale, chi andrà in campo sarà nelle migliori condizioni. I tempi purtroppo sono lunghi per tutti, tranne Viviani che dovrebbe rientrare la prossima settimana. Per gli altri servono almeno tre settimane, Forte almeno un paio“.

SULL’IMPORTANZA DELL’ASPETTO PSICOLOGICO: “In questo momento è fondamentale la testa. La paura che ho visto nel primo tempo di domenica dobbiamo eliminarla subito, non possiamo giocare con il freno a mano tirato. Per me l’aspetto psicologico è quello più importante, e ci stiamo lavorando. La tranquillità te la danno i risultati, sicuramente la pressione di domenica scorsa anche per la mia prima partita era tanta. Quello che io chiedo ai miei giocatori è di essere a disposizione quando abbiamo la palla, nel primo tempo di domenica questo non è avvenuto. Mi rendo conto quando uno ha paura. A me non interessa del passaggio sbagliato, mi interessa avere gente libera di mente e che non pensi che si debba vincere per forza. Quel “per forza” ti rovina, fa subentrare la paura. Dobbiamo essere consapevoli di dare tutto in campo, poi se gli avversari sono più bravi gli diamo la mano; noi prima dobbiamo fare tutto bene“.

SULLA SFIDA DI DOMANI: “Gli infortuni pesano, abbiamo scelte obbligate. Dobbiamo archiviare la partita di domenica scorsa e pensare a domani, dove c’è tutto da perdere. E’ la classica partita che se vinci è normale, se pareggi o perdi arrivano tutti a criticare. Non possiamo permetterci di regalare punti agli avversari. So che ogni allenatore è legato al risultato, ma devo cercare di far capire ai giocatori che solo attraverso una buona prestazione possiamo arrivare al risultato. Dobbiamo essere consapevoli di questo. Sotto il punto di vista dell’aggressività e della voglia di voler vincere non dobbiamo essere inferiori a nessuno, questa è la base di quando uno va in campo e sa che deve dare tutto“.

SUL SUDTIROL: “E’ una squadra che gioca molto bene sull’errore dell’avversario, sono aggressivi. Sa i suoi pregi ed i suoi difetti, hanno due attaccanti di cui uno molto forte fisicamente che dobbiamo cercare di limitare facendogli ricevere palle sporche; se andiamo a combattere contro di lui perdiamo. Sarà una bella partita tosta“.

SU UN SUO POSSIBILE RITORNO IN CAMPO: “Ci stanno provando, ma preferisco stare fuori. Abbiamo solo tre difensori di ruolo, bisogna gestirli nel migliore dei modi con la difesa a tre o a quattro. Il quarto potrebbe essere anche Letizia adattato, vedremo. Siamo pochi, speriamo non ci siano emergenze“.

SULL’IMPOSTAZIONE IN DIFESA: “Una delle difficoltà che ho trovato è che i braccetti pressavano poco in fase di appoggio, restavano sempre molto stretti. Per me in zona palla il braccetto deve cercare di accorciare, quando abbiamo il possesso deve essere pronto per lo scarico. Piano piano cerchiamo di sistemare tutto. A volte il modulo è anche in funzione di quello che abbiamo, ora giocare anche con due punte è difficile“.

SU ACAMPORA: “Gli chiedo di essere più veloce e posizionarsi meglio con il corpo. Tocca troppo palla perché è mal posizionato. E’ un giocatore molto forte sulla gambe, che tiene bene il contrasto. E’ importante per noi, ma se vogliamo essere veloci dobbiamo giocare uno-due tocchi nella nostra metà campo“.

SU SCHIATTARELLA: “Stiamo lavorando, è l’unico che questa settimana ha fatto doppio allenamento. E’ sicuramente uno di esperienza che ci può dare tanto, stiamo cercando di far migliorare tutti coloro che per un motivo o per un altro non sono al massimo della condizione. Ma lui sta molto meglio“.

SU IMPROTA: “Può giocare esterno alto o quinto, ma anche da mezz’ala. E’ un giocatore di corsa, con le dovute caratteristiche può essere paragonato a Fuser perché ha una buona spinta dalla metà campo in su“.

SULLE CONDIZIONI DELL’ATTACCO: “Ciano ha le caratteristiche per fare il falso nueve, ci sono anche Simy e Farias. Dovrò gestirli, al di là del ruolo. La Gumina rientra, è rientrato, ha fatto due allenamenti con la squadra, ma non vorrei rischiarlo e riaverlo al meglio per la prossima; poi se ci sarà la possibilità di fargli giocare un quarto d’ora lo farò. Non sempre quelli che arrivano dalla panchina ti danno una motivazione in più, noi dobbiamo già partire in un certo modo“.

SUL MERCATO DEGLI SVINCOLATI: “Non ho parlato di questo. Da quando sono arrivato non ho chiesto nulla del genere, mi sono adattato ai giocatori che ho qui. Fin quando non recupero tutti i giocatori non posso valutarli, solo una volta valutati posso confrontarmi con il Direttore. Quello che ho sulla carta sono giocatori che possono permetterti di fare un determinato campionato. Non sono orientato a pensare a gennaio, devo pensare a domani: con i giocatori che ho posso giocare in diversi modi in tutti i reparti, in squadra ci sono più soluzioni. L’obiettivo è recuperare quelli che abbiamo, poi si pensa al resto“.

SULL’IMPORTANZA DEGLI SPAZI: “Quando hai giocatori come Paulinho diventa tutto più facile, faceva parte della Nazionale Brasiliana. L’importante per me comunque è occupare gli spazi, accompagnare l’azione offensiva e riempire l’area. So che a centrocampo possiamo giocare a tre o a quattro, ma a me piace che a turno uno dei centrocampisti si inserisca. Non mi piacciono i giocatori statici ma dinamici che sanno leggere le situazioni, Tello è uno di questo ed anche Karic lo ha fatto in passato. C’è bisogno dei tempi giusti e del coraggio“.

SUL 3-4-2-1: “Domenica abbiamo giocare così ma si è visto poco, Improta e Ciano erano più sulla linea degli attaccanti e meno tra le linee. Chiunque può stare sulle linee, basta che abbia una buona postura del corpo. Stiamo lavorando su questo e sull’avere una buona gestione della palla. Stiamo cercando di lavorare su concetti normali, non mi sto inventando nulla di strano“.

SUL GOL SUBITO CONTRO L’ASCOLI: “Quello è un errore mio, l’altro giorno quando abbiamo provato i calci piazzati ha iniziato a piovere ed ho preferito preparare determinate situazioni senza provarle. Avevo dato per scontato che venissero fatte determinate situazione. Su una palla laterale sono fondamentali gli spazi tra uomini, lasciare una distanza così importante è come lasciare aperta la porta di casa. Dico che è un errore mio perché non glielo ho detto, ma sto chiedendo loro di capire le cose anche da soli ed avere letture di gioco per risolvere le problematiche. Era un errore evitabile“.

SULLA MENTALITA’ E SULLA PERSONALITA’: “Io sono sempre stato abituato al fatto che chi sta dietro vede meglio e deve dispensare consigli perché vede di più. Se stiamo in silenzio come nel primo tempo contro l’Ascoli la cosa non mi piace perché si inizia a pensare e si perdono le sicurezze. Sono cose che noi dobbiamo eliminare, non mi interessa che il giocatore sbagli il passaggio: fondamentale è l’approccio, non possiamo regalare un tempo. Dobbiamo essere consapevoli di cosa vogliamo e sappiamo fare. La sconfitta ci deve far soffrire, ci deve dar fastidio“.

SUL MANCATO ALLENAMENTO A PORTE APERTE: “Non c’è stato perché non ci abbiamo pensato. Non abbiamo nulla da nascondere, l’allenamento di martedì prossimo sarà a porte aperte“.

SUL MESSAGGIO D’ESORDIO PIU’ BELLO: “Un messaggio simpatico è stato quello di Mister Lippi, che domenica mentre giocavamo mi ha scritto “ti sto guardando”. E’ stato bello, è sempre molto affezionato ai suoi giocatori“.