S. Nicola Manfredi| L’Opposizione: “Si è capito che la scuola non è una priorità per Vernillo: quanti disagi per le famiglie”
Politica“La scuola, il luogo dove si formano le nuove generazioni ed i cittadini del domani, si è ampiamente capito, non rappresenta certamente la priorità dell’amministrazione Vernillo, determinando malcontento e confusione su diverse tematiche e già dopo solo un mese dall’avvio delle attività: cedole librarie, scuolabus e mensa. Per ora!”, si legge così nel comunicato stampa a firma dei consiglieri di Progetto per San Nicola, Angelo Capobianco, Nico Ciampa, Pietro Iuliano e Francesco Cilento.
“Andando per ordine – scrivono i consiglieri -, apprendiamo dalle famiglie che non si riescono ad ottenere dall’amministrazione Vernillo le dovute e concrete risposte in merito al rimborso delle cedole librarie. Vi è solo un susseguirsi di post sui social e di messaggi audio inviati via whatsapp dal Sindaco e dall’assessore al ramo, senza trovare alcuna soluzione. In passato abbiamo già sollevato dubbi di legittimità in merito alla procedura per l’accreditamento delle librerie convenzionate, viziata sia nella forma che nel contenuto delle determine n.45 del 16.08.2022 e n.48 dell’08.09.2022. In questa circostanza ci preme però evidenziare esclusivamente il disservizio ed il disagio causato alle famiglie, nonché la limitazione dell’esercizio della libertà delle medesime, così come previsto dalla normativa”.
“Sarebbe stato opportuno e doveroso da parte di una amministrazione attenta alle criticità – proseguono-, una volta riscontrato l’oggettivo e diffuso disagio causato alla cittadinanza scolastica, procedere con l’annullamento dell’avviso pubblico del 13 settembre 2022 relativo alla fornitura del libri di testo per la scuola primaria, che ha stabilito di fatto una forma di monopolio da parte di una sola libreria accreditata, e poi dare seguito ad un nuovo avviso pubblico tale da determinare ed auspicare un più ampio elenco di librerie convenzionate ed accreditate per l’anno scolastico 2023/2024, comprendente esercizi commerciali più vicini e dove già precedentemente le famiglie erano solite rivolgersi. La testardaggine e la prova di forza del sindaco e dell’amministrazione tutta sono state più forti degli interessi e dei disagi collettivi. A pensar male forse è peccato, ma spesso ci si azzecca!!
Per quanto riguarda lo scuolabus, dopo la pessima figura dell’avvio dell’anno scolastico con i mezzi fermi in officina e con l’amministrazione ancora con la testa persa su qualche spiaggia estiva, era stato ampiamente pubblicizzato l’avvio del progetto “Scuolabus in sicurezza: accompagnamento sullo scuolabus di alunni”, redatto dalla precedente amministrazione e non avviato esclusivamente per motivi legati all’emergenza Covid. Apprendiamo con dispiacere che, nonostante il proliferare di messaggi e post da parte del sindaco Vernillo, il progetto ancora non risulta attivo. Ci siamo informati ed abbiamo appreso che, purtroppo, il Comune di San Nicola Manfredi, a differenza degli altri comuni dell’Azienda Consortile b2, risulta tuttora inadempiente rispetto alle richieste dell’Azienda e pervenute con nota nel mese di aprile 2022!”.
“Da ultimo, ma non per ultimo – concludono -, il problema del costo del blocchetto dei buoni mensa che con determina n.45/22, pubblicata solo in data 11.10.2022, risulta gravare sulle famiglie per € 3,00 a pasto. Seppur non di molto, tale importo risulta maggiore di quanto determinato nell’annualità precedente e rispetto al quale era stato promesso tutt’altro in campagna elettorale.
Le politiche sociali necessitano di atti concreti e contingenti, della capacità di percepire le difficoltà delle famiglie e di dare risposte, anche di tipo economico, oggi e non domani.
Comuni limitrofi hanno avuto il buon senso e la capacità di farlo, di stabilire il prezzo del blocchetto pari ad un importo di € 38,00 in virtù delle attuali condizioni socioeconomiche che il Paese vive e della contestuale crisi energetica che fortemente incide ed inciderà nelle tasche delle famiglie. A San Nicola Manfredi, diversamente, l’amministrazione in carica ha ritenuto opportuno portare il prezzo del blocchetto ad € 60,00 poiché hanno inteso mitigare il disagio economico delle famiglie spendendo e spandendo decine e decine di migliaia di euro di denaro pubblico per delle fioriere ormai inesistenti e per tante altre discutibili attività ed inutili manifestazioni. Qualche forma di agevolazione è stata prevista per le istanze subordinate a relazione positiva da parte degli uffici sociali. Ma perché, i semplici e crudi parametri di ISEE alquanto modesti non sarebbero già sufficienti a determinare uno stato di disagio economico? Non si poteva evitare alle famiglie anche il disagio psicologico e sociale di doverselo far certificare e magari anche elemosinarlo?
C’è difficoltà tra le famiglie, ovunque. Gli sprechi che tutti registriamo per attività ed eventi puramente propagandistici sono una ulteriore offesa ad una comunità intera. La scuola merita più fatti e meno parole!”.