San Giorgio del Sannio| Indennità: botta e risposta tra Pepe e Ciampi

San Giorgio del Sannio| Indennità: botta e risposta tra Pepe e Ciampi

Politica
“Somma esorbitante, perché non rinunciano?”, esclama Pepe; “Parla proprio lui che era definito il paperone dei parlamentari sanniti?”, la replica di Ciampi.

SAN GIORGIO DEL SANNIO. Non accenna a placarsi lo scontro verbale tra l’ex sindaco Pepe e l’attuale primo cittadino Ciampi: questa volta al centro del dibattito ci sono le indennità di carica percepite dall’attuale Amministrazione.

“Con Determinazione Dirigenziale del Servizio Finanza e Tributi n. 48 del 7.10.2022, sono state rideterminate le Indennità di funzione del Sindaco, del Vice Sindaco, del Presidente del Consiglio e degli Assessori (in riferimento alla Legge 234 del 30.12.2021). Con decorrenza dal 1 Gennaio 2022 e fino a tutto il 2024, il Comune di San Giorgio del Sannio dovrà sborsare una somma davvero esorbitante, i cui costi saranno a carico dell’intera Comunità. Così, il Sindaco, per l’Anno 2022, percepirà una indennità lorda di Euro 38.176,60, a cui va aggiunta la somma lorda globale di Euro 65.854.74 degli altri Amministratori, che avranno una quota differente a seconda delle mansioni professionali e lavorative che svolgono nella loro vita privata”, si legge nella nota stampa a firma di Mario Pepe.

“Ancora, per l’Anno 2023, – continua l’ex deputato – il Sindaco percepirà una indennità lorda di Euro 42.294,60, a cui va aggiunta la somma lorda globale di Euro 72.958,26 degli altri Amministratori.
Infine, per l’Anno 2024, il Sindaco percepirà una indennità lorda di Euro 48.024,00, a cui va aggiunta la somma lorda globale di Euro 82.841,40 degli altri Amministratori.

A tutto questo, va aggiunta la quota relativa all’IRAP, Imposta Regionale che, per legge, resta a carico del Comune, il quale la dovrà versare per ognuno di loro. Quanto costa ai cittadini questa Giunta Comunale? Se le finanze del Comune sono fragili, perché non vengono ripianate, almeno in parte, con la rinuncia delle Indennità di funzione? Riepilogando, nel sommare tutte le indennità lorde abbiamo:
– per l’Anno 2022, Euro 104.031,35
– per l’Anno 2023, Euro 115.252,86
– per l’Anno 2024, Euro 130.865,40
per un totale di Euro 350.149,61.
Come va calcolata l’Indennità di funzione relativa al periodo Ottobre – Dicembre 2021, che, per il Sindaco, è stata di Euro 2.509,90 (per quota mensile lorda) e che per gli altri Amministratori è stata di complessivi Euro 4.329,72 (per quota mensile lorda). Infine, va sottolineato il fatto che al Sindaco spetta pure l’Indennità di fine mandato”.

Non si è fatta attendere la replica del sindaco Angelo Ciampi, il quale descrive il suo predecessore come “campione di incoerenza”.

“Le continue dissertazioni di Mario Pepe sulle indennità di carica – afferma Ciampi – lo fanno apparire sempre più come l’Antigone protagonista dell’Avaro di Molière.

Continua ad imprecare per l’adeguamento introdotto con la Legge di Bilancio 2022 approvata in via definitiva dal Parlamento il 29 dicembre 2021, che prevede, ai commi da 583 a 587, un incremento delle indennità di funzione dei Sindaci e degli amministratori dei Comuni delle Regioni a statuto ordinario. Una norma valida da Aosta a Lampedusa la cui copertura finanziaria è assicurata dallo Stato senza aggravi sui bilanci dei comuni. Nessuno slancio in avanti dell’amministrazione sangiorgese ma solo una norma introdotta a livello nazionale e valida su tutto il territorio italiano.

Le frustrazioni demagogiche del Pepe non ci scalfiscono ma ci inducono a delle riflessioni. Per trasparenza e coerenza rispetto all’argomento sarebbe interessante sapere dal Pepe quanto egli ha incassato a titolo di indennità nei 9 (nove) anni alla Regione Campania e nei 12 (dodici) al Parlamento Nazionale.

Proprio lui che solo nel 2011 veniva definito il “paperone dei parlamentari sanniti con circa 260.000 euro di reddito solo in quell’anno! E per completezza dicesse finalmente a quanto ammonta il totale dei vitalizi/pensioni che mensilmente percepisce visto che agli ultimi dati certi nel 2018 di solo vitalizio parlamentare percepiva 4.300 euro mensili maturati in tre legislature.

E visto che siamo curiosi ci chiarisca anche se nel periodo in cui è stato il primo cittadino sangiorgese vigesse il principio di incumulabilità tra la sua indennità ed i suoi vitalizi o pensioni. E visto che ci troviamo ci dica anche per quanti giorni complessivi si é dedicato alla sua funzione di docente/preside visto che in quegli anni ricopriva cariche romane o regionali concorrendo tuttavia alla formazione della sua pensione nella scuola!

Quel che è certo è che i guai che ha lasciato per la sua ossessione di “togliersi lo sfizio ” sono tanti a partire dai 5 milioni di debiti che stiamo cercando in tutti i modi di fronteggiare. Purtroppo l’incompetenza e l’inadeguatezza producono, proprio ai Cittadini, costi molto, molto maggiori delle indennità.

Gli attuali amministratori sono tutte persone che hanno un proprio reddito ed un proprio lavoro e che stanno trascurando le loro professioni per dedicarsi alla vita amministrativa dedicando tutto il tempo necessario per trovare soluzioni .

Mentre noi trascorriamo intere giornate al comune qualche altro, dipendente di strutture pubbliche, esercita in maniera impropria la libera professione per aumentare i suoi redditi in barba alle norme ed alle leggi di settore! Chi immaginava che il comune fosse un passatempo ed uno sfogo per la noia quotidiana ha fatto danni enormi. Amministrare significa ben altro! Ci viene da chiedere: per tutti i guai combinati nel corso del suo mandato il Pepe pretendeva anche un compenso?”.