Benevento, Foggia: “Ora dobbiamo stare vicini alla squadra, per i processi aspettiamo la fine”
Benevento CalcioCalcioIl Direttore Sportivo del Benevento ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Ottochannel nel post-gara contro il Pisa.
Pasquale Foggia si è detto soddisfatto della prestazione odierna, vedendola come un passo avanti rispetto alla scorsa settimana. Il DS ha poi parlato di mercato e delle difficoltà che la compagine sannita sta vivendo attualmente, oltre che delle dimissioni di Fabio Cannavaro.
Queste, dunque, le parole del Direttore Sportivo della Strega dopo l’1-1 contro i neroazzurri al Ciro Vigorito:
SULLA SFIDA CONTRO IL PISA: “E’ stato un passo avanti rispetto alla settimana scorsa. Dal campo si aveva la sensazione di stare sempre in partita, soprattutto nel primo tempo dove è mancata sempre l’ultima situazione per finalizzare. Faccio i complimenti al Mister ed alla squadra per tutto quello che hanno messo in campo e per tutte le difficoltà che ci portiamo dietro“.
SUL MERCATO: “Non si può giudicare il mercato adesso, prenderesti in considerazione solo una parte. All’inizio eravamo partiti con un’idea di mercato differente, puntando comunque sui giovani. L’ultima settimana abbiamo dovuto cambiare strategia, prendendo gli ultimi due giorni giocatori d’esperienza che erano fuori dai progetti delle proprie squadre. Sapevamo di aver bisogno di tempo, poi ci si è messa la sfortuna. Erano giocatori che dovevamo inserire pian piano, gradualmente, ma poi sono arrivati gli infortuni e si sono ritrovati a fare quattro-cinque-sei partite consecutive quando fisicamente non ne hanno ancora. Il mercato si valuterà alla fine, a chiusura era stato definito tra i più importanti della B“.
SUL MOMENTO ATTUALE: “Oggi è il momento di incassare, con la giusta voglia e determinazione; va riportato tutto sul campo. Quello che io chiedo è che si stia vicino ai ragazzi, che ne hanno bisogno soprattutto in questo momento. Mi ha fatto piacere il gesto della Curva, che è venuta in ritiro incitando la squadra. Bisogna tenere botta qualche settimana, sperando di recuperare più giocatori possibili. Non è un’attenuante, ma va ringraziato qualche giovane che si ritrova ad essere titolare inamovibile anche se all’inizio avrebbe dovuto fare solo qualche spezzone. Va dato merito a chi ha giocato, il momento di soffrire arriva per tutti e noi dobbiamo soffrire insieme per uscirne insieme“.
SULLE DIMISSIONI DI CANNAVARO: “E’ stato un gesto apprezzato da me e dal Presidente, ma mai preso in considerazione. Cannavaro sta facendo il massimo con quello che oggi ha a disposizione. Va sostenuto lui, lo staff e la squadra. Fare processi ad ottobre serve a poco, mancano tante partite. Se diventa bella, spero sia bella per chi c’è sempre stato“.
SUL RITIRO: “Il ritiro se preso con la testa giusta serve. Noi abbiamo avuto modo di poter lavorare e stare insieme per condividere le cose positive ma soprattutto quelle negative. Adesso valuteremo cosa fare, i ragazzi hanno bisogno anche di un attimo di tregua a livello mentale. Vediamo, ma già dobbiamo pensare al Bari, altra partita importante in cui dovremo portare a casa punti“.
SUI GIOVANI: “Pastina va ringraziato, è uno di quei ragazzi che inizialmente formava quel pacchetto di quattro-cinque giocatori. Così come Capellini. Abbiamo giocato con quattro under, poi ne è entrato un altro. Vanno ringraziati ma fino ad un certo punto, perché sono giocatori e tali li consideriamo: quando servono sanno rispondere presente“.
SUGLI INFORTUNI: “In questo momento dare addosso a dei responsabili sarebbe la cosa più facile ma più stupida. Gli errori vanno divisi sempre tra tutte le componenti. Ci sono stati tanti infortuni muscolari, ricadute. Un numero così alto di giocatori fuori rende tutto più difficile, non solo a Benevento. Ora è inutile parlare del passato, dobbiamo restare uniti e provare a portare a casa qualche punto nelle prossime due. Poi ci sarà la sosta, e lì recupereremo qualche calciatori che darà respiro a chi ultimamente ha giocato spesso“.
SULL’ANNATA DI SOFFERENZA: “Le difficoltà si affrontano con la voglia di uscire da situazioni difficili. Le abbiamo vissute in precedenza con altre vesti, le affrontiamo oggi con responsabilità diverse ma con la voglia di combattere. Come ho già detto in conferenza, parlo poco ma non perché non ci voglia mettere la faccia. Bisogna lavorare in silenzio, in questo momento si possono dire tante cose che possono essere interpretate in qualsiasi maniera. Bisogna lavorare ed uscire da questo periodo difficile. Questa squadra ha dei valori, nella maniera più assoluta, non per difendere il mercato ma perché è evidente. Nel momento in cui avremo tutta la rosa a disposizione si vedrà. Mancano non dico trenta partite ma quasi, può essere smentito tutto in un mese-un mese e mezzo. Essere pessimisti fa male a tutti, la B è un bene per tutti, per la gente, perché è una realtà che merita questa categoria ma nei momenti difficili bisogna stringerci tutti attorno a questa voglia di riscatto. Se vogliamo dare colpe ed altro facciamo il gioco più stupido che si possa fare da Direttore e da calciatore: se vogliamo fare questo saremo pronti, ma quello che a me interessa è dare spinta alla squadra, ai giocatori. Dobbiamo stare vicino a questi ragazzi, che oggi nelle difficoltà hanno dimostrato un grande attaccamento alla maglia“.