Benevento, la “prima” di Cannavaro

Benevento, la “prima” di Cannavaro

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Deve essere stato strano, al limite del paradossale, per un vincente come Fabio Cannavaro attendere così a lungo il primo successo alla guida del suo Benevento (e su una panchina in Italia). Un’attesa durata oltre un mese e, precisamente, dal 2 ottobre – giorno del suo esordio nella sfida terminata 1-1 contro l’Ascoli – sino a ieri 12 novembre, quando con i suoi ragazzi ha espugnato il Paolo Mazza di Ferrara vincendo 2-1 contro la Spal del suo amico De Rossi.

Ben 40 giorni senza vittoria, per uno come il Pallone d’Oro 2006, che nella sua lunga carriera ha collezionato trofei come pochi vincendo da capitano anche la competizione per eccellenza come il Mondiale del 2006 con l’Italia, è parso uno scherzo del destino. Al punto da mettere in dubbio anche la sua idiosincrasia con la scaramanzia e il fato avverso (già di per sé sui generis per un napoletano d.o.c. come lui).

Di vittorie, Fabio Cannavaro ne ha conquistate tante e non solo da calciatore, bensì anche da tecnico, diversamente da quello che vorrebbero far intendere alcuni dal pregiudizio facile. E vincere non è mai scontato o facile, nemmeno in Cina. Lì, dove ha vinto un campionato e un Coppa alla guida del Guangzhou Evergrande, tenendo una media di oltre 2 punti a partita.

Al di là dei risultati, però, i frutti del suo lavoro erano apparsi già evidenti pur nell’assenza – alle volte dovuta a un pizzico di sfortuna o qualche dettaglio sfuggito all’attenzione del singolo – dei tre punti: la squadra nelle ultime settimane ha dimostrato – al netto delle difficoltà dovute a una serie interminabile di infortuni che hanno decimato la rosa a disposizione del trainer giallorosso – una crescita costante sia sotto il punto di vista tecnico-tattico che sotto quello della personalità e autorevolezza, assumendo sempre più le sembianze del proprio allenatore.

Era chiaro, dunque, che per la vittoria fosse solo questione di tempo: la speranza è che quella conquistata contro De Rossi sia solo la prima di una lunga serie di successi che porti il binomio Cannavaro – Benevento verso un futuro più roseo, anzi più giallorosso.