Koutsoupias: “Il Benevento ha dimostrato di credere in me, l’obiettivo resta la promozione”

Koutsoupias: “Il Benevento ha dimostrato di credere in me, l’obiettivo resta la promozione”

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Il giovane centrocampista del Benevento ha rilasciato alcune dichiarazioni alla testata greca Sport24, analizzando anche la sua stagione con la Strega.

Queste, quindi, le parole del classe 2001 giallorosso Ilias Koutsoupias:

SUL SUO ARRIVO IN ITALIA: “Quando sono andato all’Entella ho soggiornato nelle strutture che aveva la squadra. Dentro eravamo 16 bambini e vivevamo tutti insieme. Se potessi tornare indietro nel tempo farei esattamente la stessa cosa, perché mi ha aiutato nella parte calcistica al 100%, ma soprattutto mi ha fatto maturare come persona, vivendo da solo, con altre persone, in un paese straniero. La cosa più difficile è stata la lingua: nessuno parlava inglese. Non ero sicuro di aver fatto la scelta giusta, ma alla fine ha funzionato per me“.

SUL SUO APPRODO AL BENEVENTO: “Quest’anno sarei potuto andare al Verona, con la prospettiva di allenarmi con la squadra e partire in prestito al 90%. Era una cosa che non mi piaceva, mi sentivo considerato non pronto. Quindi ho preferito andare in una squadra come il Benevento, che ha speso abbastanza soldi per prendermi e anzi mi ha dimostrato in pratica di credere in me“.

SULLA VITTORIA CONTRO LA SPAL: “L’ultima vittoria ci darà una spinta in più, ma siamo anche una buona squadra“.

SUL SUO RUOLO CON CANNAVARO: “Ho iniziato da titolare, ma quando Cannavaro è arrivato alla sesta-settima giornata ha cambiato sistema, gioca con due giocatori al centro. Questo mi ha colpito un po’ perché siamo un bel po’ di giocatori in quel ruolo, al centro. La mia posizione è più simile a un otto. Sì, mi dà fastidio non essere un titolare, ma posso capire. Soprattutto quando arrivi a una squadra che non sta andando bene, che è costruita per inseguire la promozione ed è in bassa classifica, ha senso affidarsi maggiormente a giocatori esperti“.

SUL GOL A INIZIO SETTEMBRE CONTRO IL VENEZIA: “Il gol è stato molto importante perché venivo da un piccolo infortunio che mi aveva tenuto fuori dalle due partite precedenti. Per me è stato un riscatto entrare al 76esimo e segnare al 77esimo, ho aiutato la squadra nella vittoria fuori casa. Siccome non ero titolare, il mister dopo il gol mi ha detto: “Sai e vedi che noi crediamo in te, quindi non devi preoccuparti di nulla. In secondo luogo, ora tutti diranno che è colpa mia che non ti ho fatto partire dall’inizio. Quindi continua per la tua strada e tutto seguirà”“.

SUGLI OBIETTIVI DEL BENEVENTO: “L’obiettivo è e rimane la promozione. La cosa buona di questo campionato è che abbiamo ottenuto una vittoria e siamo a sei punti dai playoff. In altre parole, con due vittorie di fila, sali molto velocemente. Sì, siamo al 16° posto, ma fino all’8° siamo tutti più o meno uguali, con 2-3 punti di differenza“.

SULLA SFIDA IN COPPA ITALIA CONTRO IL GENOA: “In Coppa credevamo di poterla ribaltare. Il Genoa è tra le due-tre squadre a caccia della promozione, l’anno scorso era anche in Serie A. Era quindi una partita in cui volevamo vedere a che punto fossimo. Non dirò che siamo stati sfortunati, ma abbiamo giocato bene e avevamo la mentalità per ribaltare le cose. Per noi è stato un test, per vedere dove possiamo arrivare in campionato, per questo non ci ha influenzato molto“.

SULLA CARRIERA DI SUO PADRE: “La carriera di mio padre non mi ha stressato né mi ha creato un “peso”, anzi è stata una motivazione in più per me. Oltre alla parte agonistica, mio ​​padre mi ha aiutato e continua a farlo al di fuori delle competizioni. Qualunque cosa mi serva, lui è la prima persona da cui vado: abbiamo costruito una relazione molto bella“.

SU UN SUO POSSIBILE RITORNO IN GRECIA: “Ad un certo punto voglio tornare in Grecia. Ma non ora, non è nei miei obiettivi immediati“.

Foto: Benevento Calcio