<strong>Agatha Christie con il suo “Trappola per topi” irrompe nella Città Spettacolo al Teatro Comunale di Benevento</strong>

Agatha Christie con il suo “Trappola per topi” irrompe nella Città Spettacolo al Teatro Comunale di Benevento

Cultura

Nella serata di venerdì 2 dicembre, all’interno della manifestazione di Città Spettacolo, Agatha Christie riempie la scena del Teatro Comunale “Vittorio Emanuele” con la sua opera “Trappola per topi”, interpretata magistralmente da Lodo Guenzi e la sua troupe teatrale con la regia di Giorgio Gallione.

Sould out nel Teatro Comunale per la rappresentazione di un grande classico di Agatha Christie, scrittrice e drammaturga di notevole successo a cui si devono un esorbitante numero di racconti, opere teatrali e romanzi rosa, tra cui “Trappola per topi”, una commedia di genere poliziesco che l’autrice trasse dal proprio racconto “Tre topolini ciechi”.

E’ da ricordare che la messa in scena è stata proposta in 45 Paesi diversi ed il libro è stato tradotto in ben 24 lingue.

 “Trappola per topi” è un’opera presentata al West End Theatre ininterrottamente dal 1952 al 2020, cosa per cui già dagli anni settanta detiene il primato mondiale di spettacolo più rappresentato nello stesso teatro, ma il 2020 è anche l’anno in cui la rappresentazione fu interrotta per il Covid e riprese il 17 Maggio 2021 dopo una pausa durata 14 mesi.

Lodo Guenzi e la sua compagnia hanno perciò portato in scena un classico delle opere teatrali che, grazie alla convinta ed egregia interpretazione dei suoi membri, ha ridato vita ad un giallo che, oltre alla vicenda di due misteriosi assassini, ha visto aleggiare sul palco, emozioni, rancori, ingenuità, risentimenti, falsità e mistero, fino all’esito sorprendente della storia con la scoperta dell’assassino.

Lodo Guenzi

Otto i personaggi in scena, due sono i proprietari di una pensione tipica inglese situata a circa 30 chilometri da Londra, Mollie Ralston e Giles Ralston, suo marito, neofiti nella gestione di una pensione,  essi ospitano Christopher Wren, primo ospite, giovanotto molto infantile, Mrs Boyle, giudice e un’amante della rispettabilità, esasperante scocciatrice che scopre difetti in chiunque le capiti a tiro,  il Maggiore Metcalf, maggiore in pensione, la Signorina Casewell, giovane donna d’affari e donna chiusa e non sempre gradevole,  il Signor Paravicini, ospite casuale, problematico ed estroverso, ed il Sergente Trotter, agente di polizia, o presunto tale.

Il thriller e la suspense salgono tra i presenti quando giunge la notizia che a Paddington, zona vicina alla casa, è stata assassinata una vecchietta. La polizia non conosce l’assassino, ma il crimine viene battezzato “l’omicidio dei tre topolini ciechi” perché l’anziana donna uccisa sembra avere un legame con una vecchia storia di tre bambini che erano stati sfruttati ed uno di essi era morto.

La vicenda si svolge mentre all’esterno imperversa una tempesta di neve che, ben presto, isolerà la pensione e tutti i suoi ospiti, quando nella locanda arriva il sergente Trotter, del Comando di Polizia del Berkshire; egli vuole indagare sulla morte della vecchietta e crede che l’assassino sia uno degli ospiti. Egli tema che il criminale voglia uccidere ancora, rifacendosi alla tipica filastrocca “Tre topolini ciechi”, se così fosse mancano ancora due vittime.

Ecco che la scena, prima piena di personaggi, si svuota, lasciando nella stanza la sola signora Boyle che, nel buio improvviso, viene aggredita ed uccisa. E’ il panico generale, si scatenano le discussioni e le accuse reciproche di essere l’assassino, finchè Trotter non arriva ad accusare Mollie Ralston di essere la colpevole e cerca di smascherarla tentando di ucciderla per completare quanto anticipato con la filastrocca.

La verità è che quella di Trotter, fintosi poliziotto, è solo una farsa per mascherare il fatto di essere proprio lui l’assassino, che vuole uccidere la locandiera perché convinto che ella, quando era maestra dei suoi fratelli, sia stata responsabile della morte di uno di loro, deceduto a causa delle privazioni di cui è stata colpevole la vecchietta uccisa a Paddington.

Tutto si conclude quando la signorina Casewell interviene per fermarlo, aiutata dal Maggiore Metcalf che si dichiara vero esponente della polizia, inviato da Scotland Yard per proteggere i proprietari della locanda, che disarma l’assassino e lo fa arrestare.

Intrighi, macchinazione e cospirazione non mancano dunque nella vicenda frutto dell’immaginazione di Agatha Christie, ma la compagnia teatrale ha saputo, grazie anche ad una scenografia di livello, interpretare sapientemente la storia, dando vita ai personaggi con la professionalità e la passione indispensabili per chi fa teatro, ben consapevoli dell’importanza del rapporto diretto con il pubblico e della necessità di un coinvolgimento dello stesso alla trama ed alle emozioni che essa suscita.