Cannavaro: “Oggi la squadra pur soffrendo ha tenuto, portiamo un punto a casa”

Cannavaro: “Oggi la squadra pur soffrendo ha tenuto, portiamo un punto a casa”

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Il tecnico del Benevento ha analizzato così, ai microfoni di OttoChannel, il pareggio esterno di questo pomeriggio contro il Modena.

Fabio Cannavaro ha commentato la prestazione dei suoi giocatori, per poi concentrarsi sulla condizione di alcuni singoli. Non è mancato, infine, un pensiero sulla prematura morte di Sinisa Mihajlovic.

Di seguito, dunque, l’analisi dell’allenatore della Strega dalla zona-mista dell’Alberto Braglia:

SUL PAREGGIO ODIERNO: “Nel primo tempo in uscita abbiamo commesso troppi errori, favorendo il loro entusiasmo. Dopo il rigore e dopo il nostro gol ci siamo fermati, abbiamo pensato più a difenderci che a proporre qualcosa che proviamo durante la settimana. Come contro il Cittadella, non siamo riusciti a uscire da dietro. Prendiamo un punto e andiamo a casa, tante volte abbiamo lasciato punti per disattenzioni. Oggi la squadra pur soffrendo ha tenuto“.

SULL’ASSENZA DI FARIAS IN ZONA OFFENSIVA: “Diego ti permette di pulire la palla, sa farti male tra le linee e anche le squadre avversarie hanno un pensiero in più. Ci è mancato, ma al di là di tutto non abbiamo tenuto palla lì davanti con i nostri attaccanti e trequarti. Dobbiamo essere più bravi a gestire queste situazioni, la normalità è che queste partite le perdi“.

SULLA MENTALITA’ DEL BENEVENTO: “Negli ultimi minuti del secondo tempo abbiam peccato, dovevamo gestire la palla in modo diverso. Lì ci siamo rilassati, ma i ragazzi hanno capito che solo con il sacrificio possiamo venire fuori da queste situazioni. Dobbiamo guardarci dietro, non possiamo pensare di essere bravi perché quello poi alla fine lo paghi. C’è da soffrire fino alla fine, perché è un anno nato male dove ci sono tanti infortuni e dobbiamo essere bravi a continuare questo lavoro che stiamo facendo“.

SULLO SVILUPPO DEL GIOCO CONTRO CITTADELLA E MODENA: “Sicuramente le squadre ci studiano e noi dobbiamo trovare soluzioni diverse. Nel primo tempo le abbiamo alternate poco, nel secondo tempo siamo stati più intelligenti, davamo qualche pensiero in più. Questo è lavoro, sono cose che un allenatore piano piano deve inserire. Quando hai un ritiro riesci a lavorare meglio su queste cose, noi stiamo inserendo tanto e i ragazzi ci seguono. Dobbiamo essere più propositivi, solo attraverso il gioco possiamo fare punti“.

SUL CAMBIO FORTE-SIMY: “Forte aveva preso un colpo sul gluteo e mi ha chiesto di rientrare, ma io devo pensare anche alle altre partite e non potevo permettermi di perdere un altro giocatore. La gestione è fondamentale, La Gumina la prossima partita sarà sicuramente a disposizione. Avevo chiesto sia a Forte sia a Simy di tenere un po’ più palla, hanno dato il massimo ma dobbiamo essere più bravi a metterli nelle migliori condizioni possibili per fare gol“.

SULLA MORTE DI MIHAJLOVIC: “E’ stato mio compagno all’Inter, è una persona straordinaria e non mi meraviglia l’affetto di questi giorni. Si era integrato benissimo in Italia, si era spostato e ha avuto figli qui. Ci lascia un guerriero, chi ha avuto la fortuna di conoscerlo sa che trasmetteva serenità e forza. E’ andato via un ragazzo d’oro“.