Accademia di Santa Sofia…a “passi di Jazz” con Beatrice Valente Quartet e il concerto “Play what you feel”
AttualitàBenevento CittàVenerdì 13 gennaio, alle ore 19:00, presso l’Auditorium San Vittorino di Benevento, arriva il secondo imperdibile appuntamento con “Jazz steps – I venerdì del Jazz”, cartellone inserito nell’ambito della poliedrica Stagione concertistica 22/23 dell’Accademia di Santa Sofia, realizzata in sinergia con l’Università degli Studi del Sannio e il Conservatorio di Benevento, sempre sotto la direzione artistica di Marcella Parziale e Filippo Zigante, e con la consulenza scientifica di Marcello Rotili, Massimo Squillante e Aglaia McClintock. Mentre il consulente artistico della bella rassegna Jazz è il M° Umberto Aucone.
Protagonista della serata sarà il Beatrice Valente Quartet con il concerto “Play what you feel”.
Beatrice Valente, classe ’93, è una contrabbassista, bassista e cantante italiana. Nata e cresciuta in una famiglia di musicisti e artisti, respira musica e jazz fin dalla culla. A quattordici anni si innamora del basso elettrico.
Si diploma presso il Conservatorio Statale di musica di Benevento in Contrabbasso classico con il Mº Giuseppe Rutigliano. Segue i corsi del grande e compianto maestro Rino Zurzolo, prematuramente scomparso, del quale è assistente presso il Conservatorio di Benevento, e poi del maestro Aldo Vigorito e del maestro Tommaso Scannapieco. Nel 2010 da vita al suo progetto Beatrice Valente trio, si esibisce in importanti jazz club i festival taliani e internazionali tra cui: Pozzuoli Jazz Festival, Pomigliano Jazz Festival, Summer Live Tones, Barga Jazz Festival, Jazz Per l’Aquila, Polistena Jazz Festival, Bèlvarosi festival di Budapest, Festival dei due Mondi di Spoleto, Bach Internetional festival di Las Palmas de Gran Canaria.
Nel 2014 vince il premio di musica jazz “Bruno Rotoli” e prende parte allo spettacolo teatrale “Cercando Segnali d’amore nell’Universo” come contrabbassista e cantante insieme alla Band di Marco Zurzolo.
Dal 2014 al 2016 lavora come contrabbassista presso “L’orchestra acustica del Pausilypon” collaborando come musicista e cantante al primo disco dell’orchestra intitolato “Orchestra Acustica del Pausilypon VOL. I”.
È stata bassista e cantante della band “Batà Ngoma” di Paolo Bianconcini con la quale ha registrato il disco “Don’t stress” uscito a dicembre 2018.
Da gennaio 2017 suona come contrabbassista con l’orchestra televisiva Rai del “Concerto dell’Epifania” diretta dai Maestri Renato Serio ed Adriano Pennino.
Nel 2017 è stata bassista; contrabbassista e cantante nel tour “Millevoci” di Francesco Cicchella con la regia di Gigi Proietti. A febbraio 2019 è semifinalista nel programma televisivo “Italia’s got Talent”.
Ad agosto 2019 riceve il Premio “Arte in Movimento” sezione “Best talent, musica Jazz” organizzato dall’associazione Saranno Vietresi e patrocinato dalla regione Campania.
È regolarmente invitata nell’ambito di trasmissioni televisive tra cui il “Concerto di Pasqua” di Rai2, al programma televisivo “Questa è vita” di Tv2000. Affianca all’attività artistica anche quella di insegnante.
Ha insegnato canto e contrabbasso all’Istituto Pontano di Napoli, teoria della musica, solfeggio e musica d’insieme presso l’Accademia Musicisti Associati.
Ha diversi progetti all’attivo tra cui “The Swing strings duet” con Carlo Lomanto; “Jazz Ladies” con la pianista e cantante Ivana Muscoso; “Riccardo Arrighini in 3/4” con il pianista Riccardo Arrighini e il batterista Piero Borri, con i quali ha inciso il disco “Anima”; è contrabbassista e cantante nella Vesuvian Jazz Society di Leonardo De Lorenzo.
Per il progetto “Play what you feel”, nuovo disco di composizioni inedite che ascolteremo venerdì, suonano con lei, contrabbasso e voce; Ergio Valente, pianoforte; Rocco Sagaria, batteria; e Massimo Barrella, chitarra. Il quartetto nasce con il desiderio di comunicare nuove atmosfere sonore, vibrazioni e ritmi incalzanti provenienti dalle singole esperienze fuse insieme nella gioia di fare Musica. Un viaggio musicale che parte dalle sonorità di New Orleans fino ad arrivare al calore di Rio De Janeiro, senza trascurare le irrinunciabili radici partenopee.
L’ingresso è gratuito e si consiglia la prenotazione.