Provincia, per la messa in sicurezza dei corsi d’acqua occorrono 40 milioni di euro (che non ci sono)
AttualitàDalla ProvinciaSi è riunito il Tavolo Tecnico convocato di urgenza dal Presidente della Provincia e dal Sindaco di Benevento, Nino Lombardi e Clemente Mastella, a seguito delle eccezionali precipitazioni delle ultime ore, per l’esame della situazione del reticolo idrico provinciale a seguito delle piogge torrenziali delle ultime ore.
Vi hanno preso parte rappresentanti della Regione Campania, del Genio Civile, dell’Autorità Distrettuale dell’Appennino Meridionale, del Consorzio dell’Area industriale di Benevento, con il Presidente Luigi Barone, e della la Società partecipata della Provincia Asea, responsabile della manutenzione della Diga di Campolattaro, con il Presidente Giovanni Mastrocinque ed il responsabile tecnico Enzo Rosiello.
Erano presenti, per la Provincia, anche i Consiglieri Provinciali Umberto Panunzio ed Antonio Capuano, il Dirigente del Settore Tecnico Angelo Carmine Giordano ed il Responsabile di Servizio Salvatore Minicozzi; mentre per il Comune erano presenti il Vice Sindaco Francesco De Pierro, l’assessore Mario Pasquariello, il Comandante della Polizia Municipale Fioravante Bosco ed il Segretario Riccardo Feola.
Al termine dei lavori, svoltisi presso la Sala Consiliare della Rocca dei Rettori, è stato concordato di richiedere una Conferenza di Servizi presso la Regione Campania per definire, con tutti gli Enti presenti e con l’Università del Sannio e l’Arpac, l’avvio del programma, da tempo richiesto dalla Provincia di Benevento, consistente nell’istituto della compensazione delle spese per la manutenzione ordinaria e straordinaria dei fiumi, articolando subito su 4 progetti per interventi su altrettanti punti critici della reticolo idrico sannita.
In altri termini, si chiede di dare corso non al programma generale, ma solo a quelli nell’area di Ponte Valentino, Pantano, Ponte – Solopaca, ed Amorosi, cioè quelle più fragili, concedendo a Ditte private di prelevare dagli alvei gli inerti fluviali che in tutto o in parte li ostruiscono e di rivendere il materiale lapideo raccolto a copertura delle spese sostenute.
Il Presidente della Provincia Lombardi ha commentato positivamente l’esito della riunione perché, ha dichiarato, ha consentito di cogliere risultati superando difficoltà di ordine amministrativo, burocratico e soprattutto finanziario negli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria di competenza provinciale sul reticolo che si estende per circa 300 chilometri lineari.
«Poiché infatti», ha spiegato Lombardi, «non ci sono le risorse finanziarie necessarie, pari a non meno di 40 milioni di Euro, si può intervenire con la procedura della compensazione delle spese (una sorta di “project financing”), concedendo ai privati di rivendere il materiale lapideo raccolto negli alvei fluviali per metterli in sicurezza, garantendo così il deflusso normale e regolare dei corsi d’acqua».
Nel corso della riunione si è quindi preso atto, ha continuato il Presidente Lombardi, «che negli ultimi mesi la Provincia ha realizzato interventi di ripristino in particolare dell’alveo del fiume Tammaro all’altezza dell’area industriale di Ponte Valentino di Benevento e proprio tali interventi hanno consentito un deflusso regolare della gran massa d’acqua creata dalle ultime abbondantissime precipitazioni».
Si è inoltre appreso che sono stati appaltati dalla Provincia lavori di messa in sicurezza del fiume Calore nell’area di Pantano del capoluogo per circa 1,5 milioni di Euro.
Infine, si comunica che la Società partecipata della Provincia Asea, con il Presidente Giovanni Mastrocinque, ha reso noto che, nel corso di una sola giornata, ovvero dal primo pomeriggio del 17 gennaio al primo pomeriggio del 18, è caduta al suolo una massa d’acqua paragonabile a quella caduta nei due giorni dell’alluvione dell’ottobre del 2015: il lago artificiale formato dalla diga sul fiume Tammaro a Campolattaro si è pertanto innalzato in sole 24 ore da quota 377,25 metri sul livello del mare a quota 379,68 metri sul livello del mare, con un aumento dunque di 2,43 metri. Dopo le 14, tuttavia, si è registrato fortunatamente una attenuazione delle precipitazioni, tanto che la quota massima dell’invaso si è abbassata di circa due centimetri all’ora.