Cannavaro: “Andiamo a Frosinone per giocarcela”
Benevento CalcioCalcioIl tecnico del Benevento ha preso parte alla consueta conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Frosinone, in programma domani ore 16:15 al Benito Stirpe.
Fabio Cannavaro ha presentato così il match contro la capolista, trattando anche i temi di calciomercato e il ruolo di alcuni singoli.
Queste, dunque, le parole dell’allenatore giallorosso in vista della trasferta in terra ciociara contro i gialloazzurri:
SU PETTINARI: “Può giocare dal 1′, a Terni era disponibile e si è allenato con noi. Ha qualità importanti, è intelligente, conosceva già molti ragazzi della rosa. Siamo contenti del suo arrivo. Ha giocato con Simy e La Gumina, hanno già avuto esperienze insieme e hanno movimenti collaudati. Pettinari può giovare a chiunque, è sicuramente un valore aggiunto. Colgo l’occasione per salutare Forte, avevo un buon rapporto con lui e gli faccio un grande in bocca al lupo. Può tirare sia con il destro sia con il sinistro, a gennaio non hai la possibilità di prendere tanti giocatori: tra quelli a disposizione ci è piaciuto di più, voleva venire e ha qualità tecniche. Può giocare come prima o seconda punta, nella sua carriera ha avuto momenti importanti“.
SULL’ARRIVO DI TOSCA: “Dovrebbe arrivare a giorni ma domani abbiamo una partita. Sono giocatori che ci permettono di avere un’aria nuova, diversa rispetto a prima, e in questo momento abbiamo bisogno anche di quello“.
SULL’IMPORTANZA DELL’ATTEGGIAMENTO: “Da quando sono arrivato ho sempre cercato di inculcare nella testa dei miei giocatori che possiamo sbagliare tutto tranne l’atteggiamento. Ci deve permettere di andare avanti, di aver dato tutto e di non poter recriminare tutto. Dobbiamo essere bravi ad avere un atteggiamento costante per i 90′, non sempre lo abbiamo fatto. Dobbiamo leggere bene le partite, capirle“.
SULL’IMPIEGO DI CIANO E FARIAS NEL 3-5-2: “Cercherò di cambiare il meno possibile, ogni volta che abbiamo intrapreso un nuovo percorso siamo dovuti tornare indietro per varie esigenze. Il 3-5-2 è un sistema rigido, ma possiamo anche fare 3-4-2-1 o 3-4-2-1. Queste sono le uniche modifiche che possiamo fare con questo sistema di gioco. Ma dobbiamo capire che sono tutte finali, indipendentemente dal sistema: a Frosinone ce la andiamo a giocare, lo avranno l’entusiasmo al massimo ma sono partite belle da giocare. Le partite valgono tutte tre punti, dobbiamo essere bravi a trovare le motivazioni inferiori anche contro quelle che sulla carta sono inferiori“.
SULLE MOTIVAZIONI PER DOMANI: “I miei giocatori sono ragazzi intelligenti, sanno la differenza in questo momento rispetto a loro. Non dobbiamo avere paura, sì invece rispetto: andiamo a giocarcela contro una squadra forte, deve essere uno stimolo. A noi i punti servono, non dobbiamo andare con lo spirito che perdiamo sicuro“.
SUI PUNTI FERMI PER LA SALVEZZA: “La classifica ce la siamo complicata da soli, mancando d’attenzione contro Genoa e Cosenza. Ora, da soli, dobbiamo rialzarci e uscirne. Non c’è nulla di scontato, lo dimostrano anche i risultati di oggi“.
SU GLIK E LEVERBE: “Non ci sarà. Leverbe sta bene, si è allenato con la squadra ed è a disposizione. Spero torni a essere il Leverbe dell’anno scorso“.
SU LETIZIA: “Sta recuperando, oggi ha fatto qualcosa con la squadra. Potrei portarlo in panchina domani per dargli un po’ di allegria, ma sarà a disposizione dalla prossima settimana“.
SULLA CORSIA SINISTRA: “Per i numeri Foulon è titolare, il ragazzo non è stupido. Il calcio è il campo, possiamo parlare per anni fuori ma il campo è la cosa importante. A sinistra per infortuni e squalifiche abbiamo avuto diverse difficoltà. Penso che al di là di chi arriverà o andrà via la società sa quali sono le situazioni da mettere a posto, abbiamo le idee molto chiare“.
SU IMPROTA: “Il ragazzo ha sbagliato, ma io non punto mai il dito su un giocatore solo. In quella situazione ho trovato 10 errori: Tello che la passa a La Gumina, Simy che non chiede palla, Improta, Veseli, il portiere. Quando si prende gol la colpa prima è mia, secondo è della fase di non possesso“.
SUL CENTROCAMPO: “Abbiamo molti interni di centrocampo. Viviani e Schiattarella come play, ma anche Kubica e Acampora. Se giocassimo a tre potremmo variarli tutti. Ne siamo tanti. In questo periodo abbiamo lavorato molto sulla fase offensiva“.
SU RUOLO DI TELLO: “Ha fatto anche il quinto, ma può giocare nei tre di centrocampo. All’inizio faceva fatica a capirlo, passava da giocate di Serie A a giocate di Lega Pro. Sono molto esigente con lui, penso abbia più cose da Serie A che da Lega Pro. In uscita deve essere più concreto e lucido, non deve perdere palla a centrocampo. In area avversaria se sfruttato bene fa danni, può giocare ovunque. Interno di centrocampo, seconda punta, esterno: ovunque. Ma deve perdere meno palla“.
SUI PROBLEMI IN GIALLOROSSO: “Immaginavo meno problemi all’inizio, poi se ne sono creati anche altri. All’inizio cerchi di conoscere i giocatori, poi piano piano sono arrivati infortuni e altre difficoltà che ci hanno fatto tornare indietro su alcuni discorsi che avevamo già affrontato. Dopo Roma c’è rammarico perché abbiamo peccato sotto il profilo della fame, contro Genoa e Cosenza abbiamo perso punti perché non abbiamo capito che per vincere le partite ci vuole quel qualcosa in più sotto il punta di vista dell’attenzione“.
SULLE PAROLE DEL PRESIDENTE VIGORITO: “Con il Presidente ci sentiamo quasi tutti i giorni, oggi era all’allenamento. Ci è molto vicino. Non so se i ragazzi abbiamo commentato quanto da lui detto, sicuramente in questi anni ci ha messo soldi e passione: l’essere contestato in quel modo lo ha colpito“.
SUGLI OBIETTIVI DI MERCATO: “Stiamo ragionando sul cambiare il meno possibile, anche dal punto di vista tattico. Speriamo che il Direttore riesca a portarci qualcos’altro, al di là del sistema di gioco i ruoli erano ben precisi. Ho chiesto alla società qualcosa in avanti, vediamo“.
SULL’UMORE DELLA SQUADRA: “Vorrei una squadra inca**ata e allo stesso tempo spensierata, la linea per passare da scarso a bravo è sottile. Questa squadra con nove punti in più, che da quando sono arrivato ci potevano stare, starebbe parlando di altre cose. Le prossime partite ci dovranno dare risposte importanti, da parte di tutti“.
SULLA REAZIONE DEL GRUPPO AI RISULTATI ODIERNI: “Non lo so, eravamo in campo poi io sono venuto in conferenza. Noi non dobbiamo pensare agli altri ma a noi stessi, se pensiamo agli altri andiamo al manicomio visti i risultati di questo periodo. Dobbiamo pensare a vincere noi“.