Gestione ciclo rifiuti, trasferita l’impiantistica dalla Provincia all’Ente d’Ambito

Gestione ciclo rifiuti, trasferita l’impiantistica dalla Provincia all’Ente d’Ambito

Politica

ll Consiglio Provinciale di Benevento, presieduto da Nino Lombardi, riunito presso la Sala Consiliare della Rocca dei Rettori, ha assunto un importante provvedimento in materia di gestione del ciclo dei rifiuti con l’approvazione del trasferimento della Samte e dell’impiantistica all’Ente d’Ambito.

Cominciati alle ore 11.30, i lavori del Consiglio si sono caratterizzati innanzitutto per la istituzione a voti unanimi della figura del Garante dei Diritti delle Persone Detenute e Private della Libertà Personale. Il provvedimento, accompagnato dall’approvazione del Regolamento per l’attività del Garante, prevede un intervento che recepisce lo spirito e la lettera della Costituzione e delle conseguenti leggi miranti al rispetto della dignità delle persone ristrette, soprattutto se minori.

Il Consiglio ha quindi approvato, alla presenza del Vice Presidente dell’Ente d’Ambito Rossano Insogna e del Presidente del Consiglio di Amministrazione della Società partecipata Samte Domenico Mauro, il provvedimento che trasferisce la dotazione impiantistica dedicata e connessa al ciclo integrato dei rifiuti in favore dell’ Ente d’ Ambito della Provincia di Benevento, nonché le quote della società in house Samte Ecologia srl all’ EdA o ad altro ad altro soggetto pubblico.

La delibera, approvata all’unanimità, frutto di un lavoro istruttorio e della cooperazione tra Regione Campania, Provincia, Ente d’Ambito e la stessa Samte, trasferisce all’EdA stesso:

·         lo stabilimento di tritovagliatura ed imballaggio dei rifiuti (STIR) di Casalduni;

·         il sito di stoccaggio ubicato nel comune di Casalduni (BN) annesso all’impianto STIR;

·         il sito di stoccaggio ubicato nel comune di Fragneto Monforte in Località Toppa Infuocata;

·         il sito di stoccaggio definitivo in località “Tre Ponti” di Montesarchio;

·         la discarica di Sant’Arcangelo Trimonte in località Nocecchie di Sant’Arcangelo Trimonte;

·         la discarica dismessa in località Serra Pastore di San Bartolomeo in Galdo;

·         la discarica consortile dismessa sita nel Comune di Sant’Arcangelo Trimonte;

·         l’impianto di compostaggio dismesso sito nel Comune di Molinara;

·         il sito di stoccaggio provvisorio di rifiuti in località “Fungaia” comune di Casalduni in gestione al Consorzio NA-CE.

·         l’intera quota capitale della SAMTE srl al valore che la società di revisione KPMG,  esprimerà con la consegna della perizia, all’EdA della Provincia di Benevento ovvero ad altro soggetto pubblico in conformità alle vigenti norme in materia di servizi pubblici locali. 

La deliberazione è stata illustrata in Aula dal Dirigente Nicola Boccalone del Settore Amministrativo Finanziario e delle Società partecipate della Provincia che ha condotto l’intera istruttoria ed ha partecipato ai tavoli di discussione presso la Regione nel quadro dell’Accordo di cooperazione istituzionale, compresa la riunione dell’Assemblea Samte del 3 febbraio scorso che ha sancito il ritorno “in bonis” della Società.

Il Dirigente ha esordito sottolineando come la Regione Campania abbia sollecitato la Provincia a trasferire l’impiantistica all’Ente d’ambito anche al fine di dare attuazione alla Legge regionale del 2016 che disciplina la materia. Boccalone ha anche fatto riferimento al Decreto governativo n. 201 del 2022 che ha innnovato in materia di Società partecipate consentendo entro il mese di marzo prossimo i trasferimenti in house. In sostanza, ha proseguito Boccalone, con il trasferimento delle Samte e degli impianti, compresi i siti di discarica dismessi, si passa dalla provincializzazione della gestione dei rifiuti ad una competenza a carico dei Comuni. Contestualmente, ha proseguito Boccalone, è stato definito l’iter per l’affidamento della rimozione, trasporto e smaltimento dei rifiuti abbancati presso lo Stir di Casalduni”. Il provvedimento all’attenzione del Consiglio, ha aggiunto ancora il Dirigente, viene corroborato dall’analisi condotta da un Soggetto esterno che provvederà alla determinazione del patrimonio del Samte, nonché dalla richiesta di un parere della Corte dei Conti sul fatto che il piano non determina squilibri di natura economica.

Intervenendo nel dibattito il Consigliere provinciale, delegato alla materia, Umberto Panunzio ha sottolineato che il ciclo deve ripartire al più presto a causa della insostenibilità del costi gestionali per i trasferimenti per il trattamento fuori provincia dei rifiuti dovuti al blocco dell’impiantistica dopo l’incendio del 2018. Il Cdr di Casalduni deve riaprire anche per garantire l’operatività della Samte, ha concluso Panunzio.

Il Consigliere Giuseppe Ruggiero ha detto che con la delibera si consegnano la Samte, l’impiantistica e i contratti in essere all’Ente d’Ambito, come più volte era stato sollecitato in passato. Contestato l’Ente d’Ambito per la scarsa operatività, il Consigliere ha evidenziato come il Piano d’ambito predisposto dall’Eda non sia né efficace, né utile, in particolare circa la suddivisione in sei sub ambiti del territorio provinciale.

Il Consigliere Antonio Capuano ha sottolineato come il provvedimento proposto sia il frutto di un buon lavoro sia della Presidenza della Provincia che della stessa Samte ed i rispettivi staff. Ritiene che sia stata posta in essere una buona politica ed augura che si possa continuare su questa stessa strada da parte dell’Eda stesso e nei tempi più brevi.

Il Consigliere Amerigo Ciervo ha detto che la delibera rappresenta una risposta importante a tutti i problemi innescati negli anni da localismi, egoismi, etc. dei territori: ora occorre puntare su questo punto fermo e guardare avanti a tutela della stessa cittadinanza, ha concluso il Consigliere.

Concludendo il dibattito il Presidente della Provincia Nino Lombardi ha evidenziato come oggi il Consiglio Provinciale, nel contesto di una intesa interistituzionale con la Samte e lo stesso Ente d’Ambito, sancita da un Accordo di cooperazione con la Regione Campania, intende finalmente dare corpo e struttura ad una competenza individuata peraltro dalla legge regionale del 2016 che stabilisce la responsabilità dei Comuni nella gestione del ciclo dei rifiuti. Tale responsabilità dunque deve essere condivisa dalle Istituzioni locali nel loro complesso, ha spiegato Lombardi: “occorre rimediare ad una serie di circostanze sfortunate e errori del passato, tra i quali l’incendio dello Stir di Casalduni, che hanno impedito la corretta gestione del ciclo rifiuti, penalizzando i cittadini, nonostante il Sannio possa vantare percentuali ottime in quanto a raccolta differenziata”. Lombardi ha spiegato che il provvedimento nasce dalla oculata gestione dei vertici della Samte, ma anche dall’intervento di numerosi Comuni, a partire dal capoluogo in dissesto economico, che hanno contribuito con propri fondi al conseguimento della gestione “in bonis” della Società partecipata, nel contesto peraltro di una onerosa gestione degli impianti di discarica post mortem. “Noi oggi dobbiamo cogliere – ha detto Lombardi – l’opportunità legislativa per il trasferimento alla Eda in house della Società Samte. La Regione ha sollecitato questa iniziativa e peraltro ha anche finanziato con propri fondi la rimessa in sesto del ciclo rifiuti su questo territorio. Tutto questo era dovuto alla popolazione che ha dimostrato di essere virtuosa, la più virtuosa della Campania.

Al termine del dibattito il provvedimento è approvato a voti unanimi.

Il Presidente della Samte Domenico Mauro, intervenendo in Aula a commento del voto, ha ringraziato il Consiglio, l’Amministrazione in carica, i Dirigenti e tutti gli Entri locali comunali che hanno consentito il risultato. La Samte, ha detto il Presidente Mauro, mentre sta favorendo la rimozione delle ecoballe dalla discarica di Toppa Infuocata, è tornata “in bonis” e sta per avviare, liquidate tutte le spettanze ai dipendenti, un programma per il pagamento dei debiti accumulati.

Il Vice Presidente dell’Eda Rossano Insogna ha dichiarato che, dopo aver concordato con la Provincia tutti i passaggi tecnici e giuridici assai complicati, incoraggia il lavoro che l’Eda si appresta a svolgere per recepire il deliberato del Consiglio. “Noi ci saremo”, ha Insogna. Infine, il Presidente Lombardi ha comunicato in Assemblea che, con il Presidente della Regione De Luca, le Associazioni agricole e con il Consorzio di Bonifica Sannio Alifano è stato firmato un protocollo di intesa per gli usi irrigui della Diga di Campolattaro: il documento, ha spiegato Lombardi, non conclude un percorso, ma al contrario lo avvia per l’utilizzo della risorsa raccolta dalla più importante Diga del Sud. Lombardi ha affermato che la Provincia presiederà una Cabina di regia nella quale verranno recepite le esigenze di tutti i territori e le istanze che perverranno dai Sindaci, nessuno escluso, al fine di assicurare la risorsa irrigua per i campi sanniti.