ESCLUSIVA BN24 – Schwoch: “Vigorito tiene tantissimo al Benevento. Stellone è molto preparato, farà del suo meglio”
Benevento CalcioCalcioSidebar intervistaAbbiamo raggiunto telefonicamente Stefan Schwoch, ex attaccante di Napoli e Vicenza e attuale dirigente sportivo e commentatore per DAZN, per avere una sua opinione riguardo alla stagione giallorossa e all’attuale momento della Strega.
Il suo amico Roberto Stellone ha da poco iniziato l’avventura al Benevento. Pensa possa essere l’uomo giusto per risollevare le sorti della Strega?
“Lo spero, Vigorito è una persona che conosco molto bene e so quanto ci tiene. Stellone è un allenatore molto preparato e cercherà di fare del suo meglio. Logicamente, se il Benevento dopo 3/4 di campionato si trova in una posizione così brutta in classifica e che nessuno si aspettava a inizio campionato, vuol dire che qualche problema strutturale c’è e va risolto. Le colpe sono sempre divise tra tutti, da Caserta a Cannavaro fino a Pasquale Foggia. Si farà di tutto per risollevare le quotazioni di questo Benevento, Stellone spero possa farlo il prima possibile. La prima partita era contro una squadra di caratura importante come il Cagliari, la seconda contro il Brescia l’ha portata a casa per 1-0 ma sono stati tre punti importantissimi“.
Ha avuto modo di sentirlo?
“Gli ho mandato un messaggio di in bocca al lupo e mi ha risposto. Non l’ho sentito telefonicamente, ha tante cose a cui pensare“.
Ha visto una delle due gare con Stellone? Che impressione ha avuto?
“Non ho visto il Benevento in modo particolare, ho commentato l’ultima per Tutto Serie B a sprazzi. Sicuramente è una squadra che cercare di arrivare attraverso il gioco al risultato, come volevano fare gli altri allenatori avendo a disposizione una rosa importante. Il Benevento deve ritrovare la fiducia in sé stesso: quando ti ritrovi in fondo alla classifica, mentre i tuoi programmi erano quelli di arrivare almeno in zona play-off, è tutto un altro campionato e cambia il modo di affrontare le partite. C’è tensione, sai che sei lì ma non dovresti esserci. Il problema è se inizi a pensare “ne usciamo domenica prossima” e poi non ci esci mai: devi fare risultato per trovare la tranquillità, penso che Stellone stia lavorando tanto sulla testa dei giocatori“.
Lei che lo conosce bene, ci sa dire quanto realmente il Presidente Vigorito tiene al Benevento?
“Non penso che a Benevento ci possano essere dubbi sul fatto che il Presidente Vigorito tenga tantissimo al Benevento. Lo ha dimostrato spendendo montagne e montagne di soldi, specialmente quando era in C facendo investimenti importantissimi. Lo ha fatto anche in B per raggiungere la Serie A. Quando venivo a commentare il Benevento e ci trovavamo allo stadio, gli si leggeva in faccia quanto teneva al Benevento e alla città di Benevento. Tra tutti i colpevoli che si possono trovare a Benevento lui è quello che ha meno colpe di tutti. Di investimenti ne ha fatti, ogni anno mette sul piano fior fiori di milioni per completare una rosa importante. Mi meraviglio e mi sembra assurdo che qualcuno a Benevento possa pensare che Vigorito non tenga al Benevento Calcio“.
Secondo lei, come mai Cannavaro non è riuscito a fare bene? Inesperienza, poca conoscenza della categoria oppure è stata una serie di fattori?
“Non posso sapere cosa possa aver inciso negativamente sull’esperienza di Fabio Cannavaro al Benevento. Il lavoro dell’allenatore è gestire lo spogliatoio, e lui ne ha gestiti in Cina, in un club importante. Logicamente è diverso, può aver inciso anche la poca conoscenza del campionato di Serie B italiana ma aveva con lui anche il fratello Paolo che magari la poteva conoscere un po’ di più. Ci sono tanti fattori, magari anche il fatto che la rosa non sia stata amalgamata bene e che tanti giocatori abbiano fatto fatica, anche qualche infortunio di troppo. Il cambio di allenatore, però, è stato davvero poca cosa“.
Pensa che, alla fine, il Benevento possa riuscire a tirarsi fuori dalle secche della bassa classifica e a conquistare la salvezza?
“Se lo sapessi con certezza dovrei giocare al Superenalotto. Per le amicizie che ho e per il rispetto nei confronti del Presidente glielo auguro, perché so quanto ci tiene e quanti sacrifici ha fatto. La città del Benevento mi faceva tanti complimenti quando venivo lì, me lo auguro. Il fatto è che lì sotto ci sono anche squadre importanti come Spal e Brescia. Una di queste, purtroppo, pagherà dazio: è sempre brutto retrocedere. Auguro al Presidente Vigorito di poter festeggiare la salvezza a fine anno, che rimane l’unico e il primario obiettivo del Benevento Calcio“.
Personalmente è stupito, dopo gli ultimi anni ad alto livello, di vedere un Benevento così in difficoltà?
“Sicuramente fa strano. Ci sono annate che nascono male. A Ravenna, da neo-promossa in Serie B, c’era il Cesena che aveva costruito uno squadrone per andare in Serie A e retrocedette. Tante annate nascono male e non riesci a raddrizzarle, mi auguro il Benevento possa farcela Chi poteva pensare di trovare Benevento, Spal e Brescia nelle ultime quattro posizioni del campionato di Serie B quest’anno?. La Spal è un’altra squadra che ha esonerato De Rossi, Campione del Mondo, prendendo un altro Campione del Mondo, Oddo, che però ha più esperienza rispetto a Cannavaro e De Rossi. “.
Per quanto riguarda il campionato cadetto in generale, ormai il Frosinone sembra diretto verso la Serie A: quali sono secondo lei le sorprese in positivo e in negativo di questa stagione?
“Di positivo ci sono le due promosse Sudtirol e Bari, che stanno facendo un campionato importantissimo. Le delusioni invece, penso sia palese, non possono che essere Benevento, Spal e Brescia“.
La formazione giallorossa soffre del mal di gol: lei, che è un ex attaccante, che consiglio si sente di dare a Simy e compagni?
“Devono lavorare sodo. Non c’è un allenamento specifico per poter far gol, altrimenti lo farebbero tutti. Simy, La Gumina e Pettinari non riescono a crearsi gol da soli, forse un pochino Pettinari, ma hanno tutti bisogno del sostengo della squadra. Quando crescerà la squadra arriveranno anche i gol. Fino a 2-4 anni fa Simy giocava in Serie A e ha fatto 15 gol, a Crotone ha fatto un’annata incredibile. Pettinari ha vinto il campionato con il Lecce facendo una quindicina di gol. La Gumina forse è quello che negli ultimi anni ha stentato un po’. Sono giocatori però che il gol lo hanno e lo sanno fare, ma devono essere supportati dalla squadra“.