Ternana, Lucarelli: “Resta l’amaro in bocca per il risultato ma non per la prestazione”

Ternana, Lucarelli: “Resta l’amaro in bocca per il risultato ma non per la prestazione”

Benevento CalcioCalcio

Il tecnico della Ternana ha preso parte alla conferenza stampa post-partita, commentando così il 2-2 odierno contro il Benevento di Stellone.

Di seguito, quindi, le parole di Cristiano Lucarelli dalla sala stampa del Libero Liberati:

SUL PARI ODIERNO: “C’è da fare i complimenti ai ragazzi, hanno spinto al massimo fino al 95esimo per cercare di vincere la partita. In 10-12 minuti del secondo tempo abbiamo perso un po’ le distanze, non era scontata la reazione con i tre pali di cui due negli ultimi minuti dove la squadra dal punto di vista fisico, caratteriali e dell’appartenenza alla maglia ha dato risposte importanti. Siamo soddisfatti sotto questo punto di vista, ma se mi chiedete se sono contento del risultato vi dico di no. Della prestazione per larghi tratti sono stato contento, non dell’inizio del secondo tempo anche se non abbiamo rischiato tantissimo. Il gol annullato sarebbe stata una bella beffa. C’è l’amaro in bocca per il risultato ma la soddisfazione per la prestazione, la terza in una settimana e con pochi ricambi. Sono le classiche partite di B che meritavi di vincere ma che all’ultimo puoi anche perdere“.

SUL SUPPORTO DEI TIFOSI: “Abbiamo preso gli applausi, questo vuol dire tanto in questo momento. La gente ha capito che la squadra con i limiti del momento ha dato tutto, compresa la sfortuna. Tra Palermo e oggi abbiamo preso quattro legni. Nella vita i risultati si possono raggiungere anche senza la fortuna, io calcisticamente ne sono l’esempio. Si può essere vincenti anche senza fortuna, che è per pochi. Preferisco la sostanza e poter dire che ce la faremo anche contro la sfortuna, vogliamo sfidare la sfortuna e non dobbiamo sentirci sfigati“.

SUL RIGORE PER MANO DI KARIC: “Quando parlo di fortuna considero anche Var e arbitri. Per noi il Var non deve esistere e se vanno a vederlo ci tira contro, dobbiamo metterlo in conto, fa parte del discorso di fortuna della vita“.

SUL SUO RITORNO AL “LIBERATI”: “Ero emozionato, tornavo dopo un po’ di mesi su quella panchina che sento mio. Può essere chiederò al Presidente di regalarmela quando me ne andrò. Sarebbe stato il sugello a una giornata fantastica, ma vige la regola del siamo nati per tribolare quindi a livello di cittadinanza ci sto bene“.

SUI GOL SUBITI E SUL PALLEGGIO DEL BENEVENTO: “Quando c’ero io avevamo 31 giocatori a disposizione e si parlava di problemi di abbondanza, ora è l’opposto. Ci hanno disturbato i due tre trequartisti dietro i due nostri mediani con i difensori che non riuscivano ad accorciare, nel secondo tempo abbiamo lavorato meglio con il 3-5-2. Più che il palleggio del Benevento, abbiamo perso troppi palloni e uno ci è costato l’angolo del 2-2. Dobbiamo essere più smaliziati. Sul primo gol dovevamo accorciare con uno dei tre centrali, abbiamo rinculato troppo affidandoci a Iannarilli“.

SUI CAMBI: “Non avevamo altre soluzioni, Cassata era ammonito e ho dovuto mettere Diakitè. I cambi sono stati tutti obbligati, Di Tacchio ha chiesto il cambio e Falletti ha avuto un problema e cominciava a far fatica a correre. A Corrado gli si stava rindurendo il flessore. Coulibaly era arrivato e mi ha chiesto il cambio. L’ultimo slot volevo ritardarlo il più possibile, poteva succedere di tutto. Hanno fatto tutti bene, anche chi è entrato. Il Presidente ci ha fatto i complimenti. La squadra mi è piaciuta nella sofferenza di inizio ripresa, non si è disunita ed è restata in partita senza perdere la testa e senza mollare ma aspettando che passasse il momento di difficoltà“.

SULL’UNIONE DEL GRUPPO: “Non posso sapere se qualcuno ce l’ha con me. A me piace la lealtà, voglio che ci diciamo tutto. Quello che mi piace è essere uomini, nei momenti di euforia e di difficoltà nella vita. Mi ha fatto piacere che siano venuti a ringraziarmi. Sono gesti importanti che ci aiuteranno in queste ultime partite, tutto torna e già con il Genoa vorrei si chiudesse quella ferita che si è aperta proprio contro di loro“.

SULLA CLASSIFICA: “Ora non la guardo, è troppo corta. Devo pensare a fare punti, a muoverla ogni settimana e a rimanere attaccati a quelle lì davanti, senza mai rischiare di perdere. Un passettino alla volta vedremo. So che la squadra sta bene, si può migliorare e crescere certamente. Nel giro di tre settimane fisicamente staremo meglio, già oggi è incoraggiante“.

SULLA PROSSIMA PARTITA: “Il Benevento è una squadra forte ma in difficoltà, meritava di perdere ma hanno conquistato un punto. A Genova l’obiettivo è fare punti, non vogliamo fare l’esca o la vittima sacrificale. Voglio andare lì e fare le cose in una certa maniera, con la convinzione e la consapevolezza di poter fare risultato“.

Foto: Ternana Calcio