Un dialogo a più voci ispirato all’opera di Angela Procaccini dal titolo “D”

Un dialogo a più voci ispirato all’opera di Angela Procaccini dal titolo “D”

Cultura

Nell’ambito della rassegna “Inviti alla lettura. Conversando con gli autori”, promossa dall’Assessorato alla Cultura e alle Biblioteche del Comune di Benevento – anche in virtù del riconoscimento di “Città che legge” – martedì 14 marzo, alle ore 16:00, nella sala dell’Antico Teatro di Palazzo Paolo V (corso Garibaldi, n. 145) si svolgerà un dialogo a più voci ispirato all’opera di Angela Procaccini dal titolo “D” (come donna, dono, dolore, dolcezza, desiderio, disperazione, dramma), edito da GRAUS.

L’iniziativa, ideata e organizzata in collaborazione con la Consulta delle Donne, vedrà la partecipazione attiva del Comitato Unico di Garanzia – CUG dell’Università degli Studi del Sannio e del Conservatorio Statale di Musica “Nicola Sala” di Benevento, con una Ensemble di Violoncelli della classe del maestro Gianluca Giganti.

Dialogherà con l’autrice la professoressa Maria Cristina Donnarumma. Interverranno l’assessore alle Politiche sociali e pari opportunità, Carmen Coppola, la presidente della Consulta delle Donne di Benevento, p Angela De Nisco, la presidente del Conservatorio “Nicola Sala”, Caterina Meglio, la presidente del CUG dell’Università del Sannio, Paola Saracini, e l’assessore alla Cultura e alle biblioteche, Antonella Tartaglia Polcini.

Il libro

Sette donne, sette spaccati di vita dolorosi, veri, fin troppo attuali: il viaggio di Khadija e la bambina che porta in grembo; Vittoria e l’aborto; la depressione di Rosangela; la piccola Mariella e l’orrore degli abusi sessuali; Silvana tra la scoperta dell’amore e quella della morte; Liliana e la forza oltre la delusione.

Un libro che parla d’amore, l’amore delle donne: verso i figli, i genitori, i fratelli, la terra che le ha generate o gli uomini; ritratti vividi ed immediati come istantanee di donne che di questo sentimento non vivono o muoiono: sopravvivono.

Sette storie necessarie, dunque, ad un paese in cui di donne e d’amore si parla, certo, ma quasi mai con la gravità e lo spirito critico che la rilevanza sociale del tema imporrebbe.

Il libro di Angela Procaccini definisce l’essenza dell’amore delle donne, sette ritratti femminili che soffrono, che amano, che sopravvivono. Sette ritratti, sette fanciulle, sette storie di un amore profondo verso i fratelli, i genitori, i figli, la terra, gli uomini. Le protagoniste di questi racconti sono figure ragazze tormentate, afflitte, che conservano una luce interiore nonostante le offese subite. Angela Procaccini racconta queste storie drammatiche con grande dolcezza e leggerezza. Il mare, i fiori, l’attenzione ai dettagli si intrecciano con la storia personale della scrittrice segnata da eventi dolorosi.

La scrittura diventa “una forma di lutto che non si può elaborare ma che si può portare senza esserne schiacciati”, come dichiara Bianca Berlinguer nella prefazione.