ESCLUSIVA BN24 – Calzone: “Ci sarà tempo per i processi, ora servono tenacia e spirito d’abnegazione”
Benevento CalcioCalcioSidebar intervistaTullio Calzone, giornalista del Corriere dello Sport e del Guerin Sportivo, ha partecipato alla trasmissione Salta Salta Lo Stregò per analizzare la sua intervista al Presidente del Benevento, Oreste Vigorito, e non solo.
Che Vigorito ha percepito nel corso dell’intervista?
“Il Vigorito che ho conosciuto io in altre stagioni era decisamente più baldanzoso. Credo che sia sorpreso di trovare una squadra sulla carta fortissima ma che è di fatto impelagata nella lotta per non retrocedere. Si è assunto la responsabilità di aver commesso degli errori, alcune cose potevano essere gestite diversamente, ma è entrato nel vivo di questa stagione più tardi. In questi anni ha gestito da padre-padrone, ha investito una fortuna nel Benevento, ma vederlo sprofondato in questi problemi di classifica così paradossali è una tristezza. Vigorito dice che il futuro è adesso e sono perfettamente d’accordo con lui. Ci sarà tempo per i processi, ora bisognerà essere compatti per le ultime 7 partite perché la possibilità di salvarsi c’è ancora”.
Il progetto Benevento di Vigorito andrà avanti?
“Possiamo anche immaginare un futuro senza Vigorito, ma una volta sottratto Vigorito al Benevento dobbiamo capire che cosa c’è e non mi sembra ci sia altro. Ho visto fallire tantissime società che erano andate in Serie A, prima di fare un processo a Vigorito in merito alle sue azioni e intenzioni dobbiamo capire che trarremmo solamente benefici da una sua permanenza. Se avesse fatto un progetto sostenibile fin dall’inizio forse non avremmo pagato giocatori che non avremmo potuto permetterci. Molti calciatori vogliono venire a Benevento, ma per far arrivare un Lapadula lo devi pagare. Penso abbia intenzione di continuare a fare calcio a Benevento, ma tanto dipenderà anche dal fattore ambientale”.
La rinascita sostenibile del Benevento può avvenire già dall’anno prossimo in cadetteria o è necessario retrocedere per poi risalire?
“Se vai in Serie C è un disastro totale, soprattutto in questo calderone che hanno combinato. Se abbiamo vinto un solo campionato di C in tutti questi anni ci sarà una ragione. Non è facile vincere il campionato, vanno indovinate formula e uomini. L’obiettivo è conservare la Serie B, non lo dico per Vigorito ma anche per la città. Il Frosinone sta vincendo il campionato con giovani delle Primavere degli altri club o con giocatori presi dalla C: il modello deve essere questo, investire in infrastrutture e slegarsi dai procuratori“.
Ci sono speranze per la salvezza del Benevento?
“Servirebbe gente con tenacia e spirito di abnegazione, molti dei calciatori che avevamo pensato potessero essere una ricchezza non si sono rivelati tali. Serve motivazione, la gestione tecnica è stata a dir poco spaventosa. Non ci sono più alibi, bisogna trovare le risorse dove ci sono. Il Benevento è al quinto posto per stipendi in Serie B, quasi 20 milioni di euro: è necessario che i giocatori siano professionisti e difendano un bene che è di tutta la città. I tifosi devono stare vicino alla squadra“.
Che cosa è successo al termine della scorsa stagione?
“Il cortocircuito che si è creato con le contestazioni dopo la sconfitta contro il Pisa nella semifinale play-off dell’anno scorso ha impedito di resettare un progetto che secondo me era un ciclo chiuso. Caserta non doveva essere confermato, ha fatto anche bene ma quella squadra era una signora squadra che aveva la Serie A in pugno. Benevento a 50mila abitanti, 8mila sono abbonati ma molti non vanno allo stadio: sono sannita anche io, abbiamo bisogno di essere trascinati nel bene e nel male. La cultura e la civiltà della nostra citta è sotto gli occhi di tutti, il mondo ideale non esiste e penso che Vigorito lo abbia capito. Questa è la prima stagione in 17 anni di presidenza in cui il Benevento ha problemi, il calcio sta andando verso i grandi fondi sovrani e forse noi dobbiamo salvare la direzione umana che qui c’è ancora“.
Carfora è stato il primo 2006 a partire da titolare in Italia: Stellone si aspetta di più dai suoi attaccanti?
“Penso che Stellone si auguri che Simy, Ciano e La Gumina entrino in campo e facciano 3-4 gol. Simy avrebbe dovuto avere dei supporti, esterni più offensivi, e non è un caso che il Benevento di Cannavaro abbia trattato Listkowski, Baez e Bidaoui. Le cose poi non si sono chiuse, il mercato è così“.
Cosa accadrà in caso di mancata ristrutturazione del debito della Reggina?
“Questa stagione probabilmente non finirà, avrà un’appendice a livello di giustizia sportiva. Se il debito della Reggina non verrà ristrutturato la squadra non verrà iscritta al campionato. Loro hanno chiesto la ristrutturazione del debito, ma a detta della Covisoc avrebbero anche commesso degli errori tecnici inserendo il contratto di Inzaghi nella gestione precedente. La Reggina verrà certamente penalizzata, si vedrà poi se a giugno il debito verrà ristrutturato e sarà possibile l’iscrizione. Se verrà esclusa, bisogna lottare per avere la migliore posizione in classifica. I ripescaggi sono diversi dalle riammissioni, adesso anziché al guardare avanti penserei a battere la Spal e poi la Reggina. Questa squadra deve avere un moto d’orgoglio, il Benevento di Bari a parità numerica è un Benevento che può lottare per salvarsi“.