Benevento| Pics e Smart City, i ragazzi dell’Iti Lucarelli in dialogo con il sindaco Mastella
AttualitàBenevento CittàI ragazzi delle classi Terza Ic, Terza Ata, Terza Mma, Terza Tla (gruppo s_witch on) dell’Iti Bosco Lucarelli, accompagnati dalle professoresse Dolores Maria Corbo e Giovanna Rossi sono stati stamane in visita istituzionale a Palazzo Mosti.
Il rendez-vous a via Annunziata nell’ambito del progetto ‘A Scuola’ di OpenCoesione che prevede il monitoraggio civico e l’osservazione attiva del progetto del Comune di Benevento ‘Via Magistrale della città’, finanziato con i fondi comunitari del programma Pics e finalizzato a rafforzare, attraverso una nuova illuminazione, l’immagine della città di Benevento valorizzandone l’impianto urbanistico, le architetture e i monumenti di pregio.
Ad accoglierli nell’Aula consiliare è stato il sindaco di Benevento Clemente Mastella, il quale non si è sottratto alle domande, spigliate e ad ampio raggio, dei ragazzi in una sorta di intervista live.
Nel corso del dialogo sono stati toccati i temi della transizione della città verso il modello della smart city: “E’ un obiettivo programmatico ed è il modello che ispira l’azione amministrativa, secondo il paradigma della Città dei 15 minuti ideato dall’architetto Stefano Boeri”, ha spiegato Mastella.
Il Sindaco, poi collegandosi al progetto Pics su cui si focalizza la mission dei ragazzi del Lucarelli, ha ricordato il risultato “già raggiunto di un’illuminazione urbana più moderna ed efficiente grazie alla tecnologia a led”.
Il sindaco ha chiuso sul problema centrale della sicurezza degli edifici scolastici: “Tra il rischio di avere qualcuno scontento di affrontare qualche piccolo disagio logistico e l’esigenza di strutture sicure e ultramoderne, sceglierò sempre la seconda opzione, assumendone tutte le responsabilità: Benevento è una città a rischio sismico e dobbiamo assumere una mentalità ‘giapponese’, imparando a convivere con il rischio di terremoti ma in edifici dotati di tecnologie anti-sismiche di ultimissima generazione”, è stato il messaggio finale agli studenti.