Palermo, Corini: “Il Benevento è una squadra di qualità, ma domani vogliamo vincere”

Palermo, Corini: “Il Benevento è una squadra di qualità, ma domani vogliamo vincere”

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Il tecnico del Palermo ha preso parte alla consueta conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Benevento, in programma domani al Renzo Barbera ore 16:15.

Queste, dunque, le dichiarazioni di Eugenio Corini in vista del match tra giallorossi e rosanero:

SULL’ATMOSFERA IN VISTA DI DOMANI: “Domani sarà una partita molto importante e densa di significato. Come prima della partita d’andata, quando era un momento oggettivamente delicato per la classifica non buona e per l’andamento delle ultime gare. In quel momento abbiamo fatto una partita importante, giocando da squadra e con equilibrio. Questo è un gruppo di ragazzi seri, a volte fanno bene e altre meno bene. Ora, 18 partite dopo, potremmo mettere al sicuro l’obiettivo stagionale della salvezza, come dichiarato dalla proprietà. Dopo un buon inizio nel girone di ritorno ho parlato di sogno play-off, con la voglia di andare oltre qualche limite, e ci abbiamo provato sempre. In 14 partite abbiamo perso 3 volte, solo Genoa, Cagliari, Frosinone e Sudtirol hanno fatto meglio. Vanno viste le prestazioni, la crescita della squadra: siamo il terzo miglior attacco, ma la diciassettesima difesa per gol subiti. In queste cinque partite si possono fare ancora tantissime cose, con un occhio anche al futuro. Capisco la delusione, nelle ultime tre ne abbiamo perse due ma va visto anche come. Se vincessimo, le prossime quattro le giocheremmo anche più liberi mentalmente. Questo era l’anno zero, come ha detto la proprietà, abbiamo combattuto e costruito. La mia indole è dedicarsi al quotidiano, speravo di fare il campionato più bello e importante possibile ma con la lucidità di capire cosa vogliamo e possiamo fare. Siamo qui per concludere bene questo campionato“.

SULLA NUOVA VESTE DEL BENEVENTO: “Benevento e Venezia hanno un budget molto importante, più alto rispetto al nostro, ma noi abbiamo fatto meglio. Il Benevento è una squadra di qualità, questo certifica quanto è stato difficile questo campionato e quanto sia importante l’inerzia psicologica. Sappiamo che hanno qualità e giocatori che con un tiro dal limite, parlo di Ciano e Farias, possono creare difficoltà. Contro la Reggina nel primo tempo si erano disposti con un 3-5-2 con giocatori molto offensivi, nella ripresa con un 4-3-3 molto più offensivo e con Improta sottopunta. Hanno meritato il pareggio alla fine, dopo una partita emotiva e di grande intensità. Siamo consapevoli del valore dell’avversario e dell’importanza della sfida, dell’equilibrio che ci deve essere sempre. Il pallone peserà, sia per noi che per loro, ci dobbiamo affidare alle cose su cui abbiamo lavorato compresi i difetti da limare“.

SUL CAMPIONATO E SUL RENDIMENTO CASALINGO: “La squadra in casa ha fatto un ottimo campionato, anche nelle ultime gare. In questo campionato ci sono stati tantissimi pareggi, che hanno reso la classifica corta. Noi come gli altri abbiamo affrontato le nostre difficoltà, chiedo totale concentrazione per l’importanza della partita di domani. Abbiamo un’identità e sappiamo cosa fare con e senza palla, dobbiamo limare qualche difficoltà e spostare la partita dove vogliamo noi. Abbiamo trovato un equilibrio, abbiamo almeno quattro giocatori prevalentemente offensive“.

SUI TANTI INFORTUNI: “Va spiegato perché i giocatori sono mancati. Il calcio è uno sport di contatto, ci sono stati tanti infortuni per contusione. Poi ci sono stati vari sintomi influenzali, penso a Verre. Nonostante a livello di strutture sappiamo quanto dobbiamo migliorare posso dire che siamo in linea con gli altri club, abbiamo lavorato con attenzione. Stulac ha lavorato a Manchester, rientrerà mercoledì e se tutto andrà nel migliore dei modi potrebbe tornare nelle ultime due giornate di campionato. Sala l’ho messo negli spezzoni finali una volta rientrato, l’ho visto bene e domani riprenderà il suo posto dal 1′. Aurelio speriamo possa rientrare dopo questa e quella di Como, in vista della Spal“.

SULL’INTERVENTO PER DI MARIANO: “L’ho sentito sia la sera prima dell’intervento sia nel tardo pomeriggio, subito dopo. Era con un nostro medico, l’operazione è andata molto bene. Il ragazzo è carico e motivato, purtroppo lo abbiamo presto per il resto della stagione e tornerà per la preparazione della prossima. Abbiamo provato qualche terapia per recuperarlo in vista delle ultime gare, ma non è stato possibile“.

SULL’UNDICI TITOLARE: “Ho un’idea abbastanza precisa, mi lascio qualche ora per decidere ma la linea è abbastanza chiara sia per i titolari che per i subentranti“.

SUL FINALE DI STAGIONE: “In queste cinque partite può succedere di tutto. L’obiettivo è il quotidiano, sempre e ancor di più oggi. Mi sono speso con il termine play-off per capire dove potesse arrivare la squadra. Se questa squadra si arrendesse e non facesse ciò che chiedo sarei sempre a dirlo, ma spesso e volentieri abbiamo fatto prestazioni importanti. Abbiamo voglia di vincere domani per portare a casa l’obiettivo stagionale e giocare le ultime quattro con la serenità giusta per capire dove possiamo arrivare“.

SUL SOGNO PLAY-OFF: “Ho parlato di sogno perché sapevo che il percorso non era ancora corretto, ma sapevo che qualcosa poteva nascere. Finché c’è la palla che rotola abbiamo la volontà di chiudere alla grande questo campionato“.

SULLA SCONFITTA CONTRO IL VENEZIA: “Contro il Venezia abbiamo giocato bene, passiamo in vantaggio e poi subiamo il pari ma continuiamo a giocare. Nel secondo tempo abbiamo un paio di occasioni, con Saric di testa e con Brunori che subisce fallo dal limite. Il gol del 2-1 loro nasce da un calcio d’angolo, fallo che faccio fatica a definire e rigore. Subito dopo Brunori calcia in porta da 10 metri e un difensore respinge, in ripartenza abbiamo subito il gol del 3-1. Poi c’è stato il contraccolpo, ma la squadra è rimasta dentro ed è risalita per provare a ribaltarla, credendoci fino alla fine. La squadra non molla mai“.

SULL’ESSERE ALLENATORE: “Faccio un mestiere che è sempre criticabile. Amo questo lavoro e farlo qui è un grande significato. Devo accettare le critiche, questa per me è una grande occasione in una grande società e in una grande piazza. Mi fido del lavoro quotidiano che faccio e del sostegno della società, di aver chiaro quello che vogliamo fare. C’è il campo a dare risposte“.

SULLA STAGIONE E SULLE AMBIZIONI FUTURE: “Siamo partiti con un obiettivo, tra giugno e gennaio abbiamo comprato 19 nuovi giocatori di movimento ma qualcuno doveva recuperare la condizione o doveva adattarsi. Questo campionato è tanto equilibrato, lo dirò sempre. Abbiamo difetti e difficoltà, ma abbiamo reagito e siamo stati dentro questo campionato difficile per tutti. Per fare confronti servono parametri oggettivi. Capisco l’ambizione della piazza e la voglia di tornare in una categoria che complessivamente merita, ma sono consapevole che ci sono difficoltà da affrontare su cui lavoro ogni giorno. La società sa cosa vogliamo fare adesso e cosa abbiamo in mente per il futuro. Il calcio è anima, costruzione, sviluppo, non solo l’aspetto tecnico-tattico. Dobbiamo capire chi vogliamo essere e cosa vogliamo fare, per costruire un Palermo sempre più forte per ambire a tornare dove meritiamo di stare. Io faccio parte di questo percorso“.

Foto: Screen Profilo Facebook Palermo F.C.