Agostinelli: “Giocare in queste condizioni non è facile. Non dobbiamo rassegnarci, a Cittadella per vincere”

Agostinelli: “Giocare in queste condizioni non è facile. Non dobbiamo rassegnarci, a Cittadella per vincere”

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Il tecnico del Benevento ha analizzato così, in conferenza stampa, il pari casalingo odierno contro il Parma.

Andrea Agostinelli si è detto abbastanza soddisfatto, soprattutto nel secondo tempo, ma dispiaciuto per avere dovuto rimandare ancora l’appuntamento con la vittoria.

Questa, quindi, l’analisi dell’allenatore della Strega al termine del match del Ciro Vigorito contro i gialloblù:

SUI 15′ INIZIALI E SULLA PRESTAZIONE: “Non c’è nulla che non sia mentale in questo momento. Giocare in queste condizioni, che sei costretto a vincere sempre, non è facile. Nel primo quarto d’ora avevamo le gambe bloccate, era evidente. Poi nel primo tempo abbiamo fatto una ventina di minuti bene, ci siamo mangiati dei gol. Nel secondo tempo c’è stata una grande prestazione. Avevamo bisogno di vincere, ma dobbiamo rimandare ancora“.

SULLE SPERANZE SALVEZZA: “Non dobbiamo rassegnarci. Dobbiamo fare en-plain, lo sapevamo, ma quando recuperi partite del genere un po’ di speranza c’è. Non sei morto, anzi. Vedo una squadra viva. A Cittadella dobbiamo vincere, andremmo a 3 punti da una; poi vediamo le altre che fanno. Andremo su carichi. Quando stai in una situazione del genere non è facile per nessuno. Ricordo i primi 20′ di oggi, il primo tempo con la Reggina: lì abbiamo giocato male, ma per il resto abbiamo fatto bene. Ci devo credere per forza“.

SUI GOL PRESI E SULLA TENSIONE: “Abbiamo preso dei gol che dobbiamo verificare. Quando non entri in partita subito perché la tensione ti attanaglia, però, non è facile. Quando giochi partite in cui hai l’acqua alla gola, paradossalmente fuori casa è sempre un po’ più tranquillo perché invece in casa ti senti di dover dimostrare qualcosa al tuo pubblico. Ma non è una giustificazione, l’ansia dobbiamo saperla gestire. Nel primo quarto d’ora il Parma sembrava di categoria superiore e ha meritato il vantaggio, poi però abbiamo reagito con le parate di Buffon e il salvataggio sulla linea di porta. Ci siamo ripresi, nel secondo tempo è stato evidente“.

SUI TENTATIVI DA FUORI: “Il tiro da fuori chi lo ha lo deve usare. Facciamo schemi su palla inattiva, più che portare tanti giocatori in zona gol e far tirare tanto la squadra non so quanto possa contare l’allenatore negli ultimi 15 metri. In queste tre partite il Benevento ha creato tanto, anche da fuori. Acampora sotto questo profilo è un giocatore straordinario, anche Ciano, ci dobbiamo provare“.

SUL CAMBIO DI SCHIATTARELLA: “Fa parte del gioco, non è un problema. Era un po’ stanco, volevo passare a un 4-3-3 o 4-2-4. Ha fatto una buona partita, come del resto Letizia che però veniva da un infortunio. Se devo fare cambi penso a quelli che hanno qualche problema fisico“.

SULL’ASSENZA DI LEVERBE: “Ha avuto un problema muscolare, abbiamo bisogno di recuperarlo perché Glik sarà diffidato. Ho tolto Veseli alla fine anche per questo“.

SUL RUOLO DEL PORTIERE: “Il portiere va giudicato come ogni altro giocatore. Manfredini sta facendo bene e merita di continuare, senza nulla togliere a Paleari che è stato il miglior portiere dello scorso anno. Si passano alcuni momenti in cui un altro portiere può giocare, fa parte del gioco. Quello che conta è la qualità del singolo. Complimenti a entrambi, il gruppo è così“.

SULLA SUA CURA: “Il primo giorno ho trovato una squadra scarica. Quando ho parlato singolarmente con i giocatori era evidente. Ho cercato di lavorare sulla loro testa, di essere trasparente e sano nei loro confronti. Non potevo e non posso aspettare nessuno. In questa rosa ci sono ragazzi, soprattutto centrocampisti, che sono bravi e possono giocare titolari, ma in questo momento devo scegliere le priorità anche dalla panchina. Non possono aspettare come successo con Simy. Chi sta meglio gioca“.

SUL PARCO ATTACCANTI: “Non giocare con Farias in questo momento mi sembra un’eresia. Lui e Ciano sono fondamentali. Ho visto un Pettinari un po’ più vivo, mi fa piacere. L’importante è quanti giocatori porti in zona gol, stiamo migliorando ma a noi serve la vittoria“.

SUL SUO FUTURO NEL SANNIO: “Non mi va di fare questo discorso adesso, ora penso solamente al Cittadella perché io ci credo ancora“.