SNAI Fortore, Ferella: “Il Governo respinge l’ampliamento, auspichiamo una svolta nella programmazione” 

SNAI Fortore, Ferella: “Il Governo respinge l’ampliamento, auspichiamo una svolta nella programmazione” 

Politica

“Il diniego alla ri-perimetrazione dell’area SNAI Fortore da parte del Dipartimento per la Coesione (nota prot. 1936) deve rappresentare il punto di svolta per la “sfida” delle Aree Interne del Fortore e della Valle dell’Ufita”, così Lucio Ferella, Sindaco di Baselice sul rigetto alla richiesta della Giunta Regionale della Campania per l’ampliamento dell’area interna “Fortore” beneventano ai sette comuni della provincia di Avellino (Savignano Irpino, Montecalvo, Casalbore, Greci, Villanova del Battista, Montaguto e Zungoli). 

“Il lavoro di sintesi fatto finora tra i due macro territori – prosegue -, quelli del Fortore e quello dei sette paesi dell’Ufita-Cervaro, anche in virtù del protocollo d’intesa approvato dalla Regione Campania per la redazione del Masterplan della Valle dell’Ufita, ne esce rafforzato e continuerà nel suo obiettivo di raggiungimento degli obiettivi di sviluppo e di utilizzo sinergico e coordinato dei diversi fondi europei, nazionali e regionali nell’ambito della programmazione 2021/2027.

La Strategia delle Aree interne del Fortore e il Masterplan della Valle dell’Ufita rappresentano i due programmi disponibili e la sfida che ci ritroviamo ad affrontare sarà quella di continuare a sviluppare una forte sinergia territoriale di prossimità tra questi territori. Come fatto finora è auspicabile che le diverse direttrici territoriali si sviluppino come un tutt’uno e mantengano un orizzonte strategico e aperto, tale da essere progressivamente aggiornate e tradotte in progettualità concrete”. 

“Al loro interno poi, man mano che le programmazioni dei diversi fondi entreranno in vigore, verranno definite le modalità attraverso cui attivare le progettualità integrate nel disegno complessivo. Sarà fondamentale che l’integrazione non si risolva in una semplice giustapposizione di progetti e interventi singoli, finanziati ciascuno con un canale diverso, ma che le due strategie combinino i diversi fondi per massimizzare i risultati attesi rispetto alle diverse dimensioni dello sviluppo”, conclude.