Benevento| “Se non ci paghi il caffè ti danneggiamo l’auto”: minacce in piazza Risorgimento

Benevento| “Se non ci paghi il caffè ti danneggiamo l’auto”: minacce in piazza Risorgimento

BeneventoCronaca
Nei guai un 30enne e un 29enne di Benevento, indagati per tentata estorsione e esercizio abusivo dell’attività di parcheggiatore.

A seguito di mirata attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, gli investigatori della Squadra Mobile della locale Questura, nel pomeriggio odierno, hanno dato esecuzione  ad un’ordinanza di applicazione di due misure cautelari dell’obbligo di presentazione alla P.G., emesse dal GIP del Tribunale di Benevento su richiesta della Procura della Repubblica di Benevento, nei confronti di un 30enne e di un 29enne del posto, entrambi gravemente indiziati del delitto di tentata estorsione ed il solo 29enne anche dell’esercizio dell’attività di parcheggiatore abusivo con recidiva.

Le indagini sono state avviate a seguito della denuncia-querela sporta dalla persona offesa in data 14.06.2022, la quale riferiva al 113 che nella medesima serata, dopo aver parcheggiato la sua auto in Piazza Risorgimento, aveva ricevuto delle minacce da parte di due soggetti, i quali gli avrebbero imposto di pagare denaro per la sosta nella citata piazza ed al rifiuto dello stesso, gli avrebbero detto: “se non ci paghi il caffè la macchina la troverai danneggiata.In questa piazza comandiamo noi ci devi pagare, perché vuoi pagare la ditta Trotta bus e non vuoi pagare a noi?”.

Nell’immediatezza la centrale operativa della Questura inviava sul posto una volante che effettivamente identificava i due parcheggiatori abusivi, deferendoli in stato di libertà.

La successiva attività di indagine, consistita nell’acquisizione e nella visione dei filmati dei sistemi di videosorveglianza presenti nella zona,  ha consentito di raccogliere ulteriori gravi indizi di reato a carico degli stessi in forza dei quali il GIP presso il Tribunale di Benevento – accogliendo la richiesta della locale Procura, considerata anche la personalità degli indagati, ha emesso l’ordinanza applicativa della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla P.G., per fronteggiare le esigenze cautelari connesse al pericolo di reiterazione di analoghi reati.

La misura oggi eseguita è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.