Detenzione e spaccio di stupefacenti, fermate tre persone

Detenzione e spaccio di stupefacenti, fermate tre persone

CronacaProvincia

Nella giornata di ieri, all’esito di intensa e complessa attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento, militari della Compagnia Carabinieri di Benevento hanno dato esecuzione alle misure cautelari degli arresti domiciliari nei confronti di due cittadini gambiani di anni 37 e 25 e dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria nei confronti di un terzo, pure di anni 37, tutti residenti in Benevento, attesa la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza in ordine alla perpetrazione di numerosi reati di illecita detenzione e cessione di sostanze stupefacenti.

In particolare, l’attività d’indagine traeva origine da un servizio di controllo eseguito, nel dicembre 2021, dai militari della Stazione Carabinieri di San Giorgio del Sannio, che avevano trovato un giovane del luogo in possesso di oltre 20 grammi di hashish, mentre si trovava a bordo di un’autovettura con altri ragazzi. Le conseguenti indagini svolte dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, attraverso intercettazioni telefoniche, servizi di osservazione e pedinamento, perquisizioni e sequestri di stupefacente ed ascolto dei testimoni individuati, consentivano di acquisire gravi indizi in ordine ad una frenetica attività di cessione posta in essere dai predetti cittadini gambiani in diverse zone del centro di Benevento.

Nel corso della complessa attività investigativa, inoltre, i Carabinieri, oltre a sequestrare circa 150 grammi di hashish e 30 grammi di marijuana, riuscivano, in più occasioni, ad intercettare le persone coinvolte nelle indagini, in possesso di sostanza stupefacente, a bordo di autobus di linea provenienti da Napoli, luogo in cui avveniva il rifornimento dello stupefacente per la successiva rivendita in Benevento.

Le indagini, peraltro, consentivano di accertare che l’attività di cessione dello stupefacente, con tali modalità, si verificava senza soluzione di continuità da diversi anni, a partire dal mese di Marzo 2016.

I provvedimenti oggi eseguiti sono misure cautelari disposte in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari delle stesse sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.