ESCLUSIVA BN24 – Talia: “Pronto per prendermi una maglia da titolare, darò l’anima per riportare il Benevento in B”

ESCLUSIVA BN24 – Talia: “Pronto per prendermi una maglia da titolare, darò l’anima per riportare il Benevento in B”

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Abbiamo raggiunto telefonicamente Angelo Talia, centrocampista classe 2003 del Benevento che ha giocato questa stagione in prestito al Potenza, nel Girone C di Serie C.

Talia, 33 presenze condite da 1 gol e 1 assist in rossoblù nella regular season, ha terminato il campionato in nona posizione guadagnando di conseguenza l’accesso ai play-off. Al primo turno il Potenza ha superato di misura il Picerno nella trasferta del Curcio, poi al secondo turno il pari dello Zaccheria contro il Foggia ha scritto la parola fine alla stagione dei Leoni: nonostante il momentaneo vantaggio siglato proprio dal giovane centrocampista di proprietà della Strega, infatti, sono stati i pugliesi ad accedere agli ottavi di finale in virtù del miglior piazzamento in classifica.

Salve Angelo, complimenti per la stagione al Potenza. Come hai vissuto, dopo un anno in prima squadra, la notizia del prestito ai Lupi?

Quest’anno ho fatto un buon campionato a Potenza, ma a inizio stagione il Benevento mi aveva detto che avrebbero puntato su di me e altri giovani e ne ero molto contento. Mi fecero fare anche la presentazione della nuova maglia, sarei dovuto rimanere. A fine mercato, poi, la società aveva comprato altri due centrocampisti. Mi sentivo il “giovane” che doveva stare lì giusto per restare in rosa, avevo paura di fare poco minutaggio come l’anno precedente. Ho chiesto al Direttore Foggia se ci fosse stata la possibilità di andare in prestito e, visti i rapporti con Varrà che era stato il suo braccio destro, sono andato a Potenza per farmi le ossa e giocare, acquisendo esperienza. Sono migliorato sotto vari punti di vista, sia in campo sia fuori. Ero indeciso sull’andare in prestito o meno, non sapevo se avrei fatto bene o meno: dipendeva tutto da me e, col senno del poi, ho fatto bene“.

Da Rillo a Masella, passando per Gyamfi e Del Pinto e arrivando fino al D.S. Varrà: quanto è stato importante per te condividere lo spogliatoio con così tanti giallorossi?

Quando sono arrivato a Potenza ho rincontrato Rillo, Masella, Gyamfi che ho conosciuto l’anno scorso da gennaio. Del Pinto lo avevo visto poco, ero ancora nelle giovanili quando lui era in prima squadra. Vedere volti che già conoscevo mi ha fatto piacere, mi sono integrato più facilmente nel gruppo tant’è che tutti mi volevano bene. Questa scelta mi ha formato anche mentalmente, non solo da calciatore“.

Prima Acampora, poi Del Pinto: quanto è stato formativo giocare al fianco di giocatori della loro esperienza per la tua crescita?

Quando sono salito in prima squadra Acampora era arrivato da poco a Benevento, mi diceva sempre che in me rivedeva lui da piccolo. Mi ha accolto non dico come un figlio, ma come un fratello minore sì. Mi ha insegnato tanto, vedendolo giocare come mezz’ala con le stesse mie caratteristiche ho avuto modo di imparare. Con Del Pinto condividevamo lo stesso ruolo, seppur con caratteristiche diverse. A livello umano e di personalità mi ha dato tanto, vedevo i suoi comportamenti e conseguentemente mi mettevo in riga anche io“.

Ti aspettavi una stagione così deludente da parte del Benevento in Serie B?

Quando sono andato via c’erano rumors che vedevano Caserta lontano da Benevento, speravo potesse rimanere anche perché mi voleva bene e posso solo ringraziarlo. Una settimana dopo la mia partenza, poi, è stato esonerato. Da Potenza, vedendo ogni domenica le partite, notavo che la squadra aveva difficoltà. Stavo male anche io, a Benevento sono cresciuto e mi faceva male vedere una squadra che secondo me aveva la rosa più forte del campionato stare lì in bassa classifica. Era una delusione atroce, per una squadra che faceva Serie A e Serie B da tempo“.

Hai già parlato con il Direttore Carli e/o con il Presidente Vigorito? Se sì, cosa ti hanno detto?

So che il Presidente e il nuovo Direttore vogliono cambiare alcune cose, dopo la delusione pazzesca di quest’anno spero che l’anno prossimo torneremo in B. Non ho ancora sentito il Presidente, ma il Direttore Carli mi ha chiamato la settimana scorsa: è un uomo che apprezza i giovani, mi ha detto che farò parte della rosa che ha in mente di 23-24 giocatori. Partirò in ritiro con il Benevento, poi dipenderà tutto da me: da quel che ho capito chi merita gioca, se farò bene in allenamento mi potrò prendere il posto da titolare come ho fatto a Potenza“.

Saresti pronto a diventare un punto fermo del centrocampo giallorosso nel prossimo campionato, magari raccogliendo l’eredità del tuo amico Acampora?

Quest’anno ho messo in mostra le mie doti e le mie caratteristiche. Penso potrò prendermi il posto da titolare, soprattutto avendo sentito le parole del Direttore e alla luce dell’esperienza acquisita a Potenza”.

In virtù della tua esperienza accumulata nel Girone C di Serie C, che cosa si deve aspettare la Strega l’anno prossimo?

In C è il Girone più duro, ci dobbiamo aspettare un campionato molto duro. Crotone e Pescara non sono salite, chissà il Perugia. Ci sono squadra come la Juve Stabia, il Cerignola o il Potenza stesso che daranno filo da torcere. Quest’anno il Catanzaro ha fatto molto bene e si è meritato la promozione diretta. La mia speranza è fare lo stesso campionato del Catanzaro, per risalire subito in B: è sempre un’emozione unica vincere il campionato. Sono cresciuto con il Benevento, e spero di riportarlo più in alto possibile. Serie B e Serie C sono due mondi distinti e separati: in C ci vuole tanta corsa, la pressione è diversa e anche il gioco“.

Quest’anno, anche grazie all’esplosione di Carfora e ai buoni risultati raggiunti nei rispettivi campionati, è tornato alla ribalta il lavoro importante del settore giovanile giallorosso. Secondo te quanto è importante puntare sui giovani in C e quanto è preparato il Benevento sotto questo punto di vista?

Da quando ero nel settore giovanile il Benevento ha sempre puntato sui giovani: sono usciti i vari Pastina, Di Serio, Brignola, Sanogo, Volpicelli. Vedendo quest’anno da fuori, sono emersi Carfora, Agnello e Thiam. Il Benevento è una squadra che punta molto sui giovani, con l’arrivo del nuovo Direttore sono convinto che si proseguirà su questa strada e ne sono stra-felice. Ho vent’anni, se mi considerano ancora giovane darò il massimo perché ci tengo a questa maglia, ci sono cresciuto. Darò l’anima, darò il massimo per risalire subito in B“.

Foto: Potenza Calcio