Si chiude il Bct di Benevento con l’irriverente e trascinante ironia di Checco Zalone
AttualitàBenevento CittàChiude il Festival Bct 2023 di Benevento, in una tiepida serata di sabato, presso gli spazi del Musa di Benevento (Museo della tecnica e del lavoro in agricoltura), Checco Zalone, comico, showman, attore, cabarettista, imitatore, cantautore, musicista, sceneggiatore e regista italiano.
Grande ed immediato l’afflato stabilitosi tra l’attore ed il numerosissimo pubblico presente che ha accolto con entusiasmo la piece teatrale dello showman.
Lo spettacolo dal titolo ” Amore+Iva“, scritto con Sergio Maria Rubino e Antonio Iammarino, ha rappresentato lo strumento con cui Zalone offre delle lezioni inedite sull’amore utilizzando musica, racconti, imitazioni e parodie, accompagnati dalla inconfondibile ironia di uno degli artisti più caleidoscopici e amati dal pubblico.
Nella sua performance, Zalone ha trascinato i tanti presenti in un tempo di consapevolezza di importanti temi sociali, ma con la leggerezza ed il sarcasmo di un uomo di spettacolo che ha saputo rendere immediato e nello stesso tempo dissacrante ogni argomento.
Il pubblico ha riso e applaudito un artista che si mette in gioco e non ha paura di fare battute su ogni tema, dalla politica alla immigrazione e la loro ” pseudo integrazione”, in tale passaggio affiancato da un bravissimo attore italiano di colore, Mohamed Ba, al desiderio di ospitare una donna ucraina, non tanto per solidarietà con un popolo in guerra, ma principalmente per le ” fattezze estetiche” della donna.
Esilarante lo sketch in cui ad un bambino, Italo, viene posta la scelta di vita tra una famiglia tradizionale ed una arcobaleno. La famiglia tradizionale, venuta dal Molise, è composta dal padre contadino che vive con due pensioni, la “208” , cioè la 104 della madre ed un’altra 104 di famiglia e dalla madre, che rivendica come giusto il sessismo delle sue terre, dunque lei sta a casa e il marito esce e va con le battone, ma la sera torna a casa!
Quadro dissacrante di una normalità malata, ma ritenuta la più giusta, a cui si contrappone la diversità di una famiglia arcobaleno, per Zalone normale e simpatica, fuori dalle regole tradizionali e, solo per questo, ritenuta negativa e da condannare.
Sono seguiti, in modo serrato e coinvolgente, altri sketch che hanno visto personaggi presentati in modo caricaturale, uomini della moda, come Dolce e Gabbana, della musica, come Riccardo Muti e la sua conoscenza libidinosa di note e musicisti ed un particolare olfatto, di Vasco Rossi e le sue “ormai cadenti” performances da uomo.
Zalone ha continuato, a suo modo, il dialogo con il pubblico partendo dal concetto che l’amore sia universale ed ognuno può interpretarlo in base alle proprie esigenze ed al proprio punto di vista, mentre l’Iva è un imposta che alcuni professionisti non conoscono ancora per cui si cimenta in modo comico anche in una lezione di economia.
Checco Zalone è un barese DOC, infatti le sue gag, in un ‘improbabile lingua russa per dissacrare Putin e le dimensioni del suo membro, sono ancora più spassose in quanto il discorso appare quello di un abitante della Puglia più profonda.
Zalone è diventato un idolo della comicità grazie alle sue gag, dove si mette in luce come un allucinante e brillate cantante che storpia, smonta, cambia e rimonta grandi successi del passato e del presente.
Nasce col nome di Luca Medici a Bari, risiederà a Capurso e, dopo essersi diplomato al liceo scientifico Santo Simone di Conversano, si laurea in giurisprudenza pur non esercitando mai alcuna attività forense.
La sua performance e’ stata ricca di interpretazioni muscali, brani suoi, tra i quali non e’ potuta mancare “Angela”, ma anche altri conosciuti e adattati ai vari temi da lui affrontati, come vecchiaia, i problemi fisici, il sovrappeso e tanto altro.
Non è mancata l’attenzione ai concetti di povertà contro ricchezza, immigrazione ed omosessualità, reddito di cittadinanza e lavoro sottopagato, temi caldi che condivisi da lui, con apparente leggerezza ed ironia, lo hanno fatto un inevitabile paladino di queste cause controverse, grazie alla lettura intelligente e sarcastica che ne ha dato, cosa che gli ha consentito di non attirare critiche da parte dei tanti benpensanti.
Nel suo spettacolo “Amore + Iva” egli ha saputo reinterpretare temi seri ed importanti rileggendoli attraverso hit musicali di successo, come ad esempio ” Fatti mandare dall’Imam a prendere curcuma”, o “Immigrato“, tratto dal suo film “Tolo Tolo”, con la presenza sul palco dell’attore protagonista del video ufficiale.
Accompagnato nella rappresentazione da una bravissima attrice e dagli eccezionali musicisti Antonio Iammarino alle tastiere, Felice Di Turi alla batteria, Egidio Maggio alla chitarra e Pierpaolo Giandomenico al basso) e due performers (Alice Grasso e Felicity), tra i quali spiccava una incredibile sassofonista, Checco Zalone ha incantato il pubblico, ma soprattutto ha saputo regalare un serata di divertimento e riflessione a quanti pensavano di assistere solo a scenette burlesche e si sono ritrovati invece, tra le risa, a riflettere su aspetti della società e della vita troppo spesso ignorati o denigrati.