Benevento, Gori: “Spero sia un arrivederci. Questa retrocessione il ricordo più brutto”
Benevento CalcioCalcioL’ex storico portiere del Benevento, che vanta oltre 400 presenze in carriera di cui 232 con la Strega di cui è il secondo calciatore con più presenze nella storia del club, ritiratosi al termine della stagione 2020-21 ed entrato a far parte nell’organigramma giallorosso in qualità di collaboratore tecnico, lo scorso 30 giugno ha visto scadere il contratto che lo legava alla società sannita.
Piergraziano “Ghigo” Gori, infatti, ha deciso di prendersi un anno sabbatico e studiare per seguire due corsi propedeutici all’esame da preparatore dei portieri, come confermato in un’intervista rilasciata a Il Mattino.
Di seguito, quindi, le parole di Batman in merito alla lunghissima avventura (12 anni) al Benevento e non solo:
SULL’ADDIO ALLA STREGA: “Non ho ancora metabolizzato di non poter respirare aria di campo per qualche mese. Al Benevento faccio un grande in bocca al lupo e un saluto speciale va ai tifosi. Voglio ringraziare anche il Presidente Vigorito e il Direttore Foggia, che mi hanno rivoluto fortemente nel Sannio dopo la parentesi al Venezia. Spero che sia un arrivederci, perché staccare il cordone dal Benevento è molto difficile. Sono stati dodici anni intensissimi. Mi auguro di tornare un giorno, a Benevento mi sento in famiglia e ho tantissimi amici“.
SULLA SUA ESPERIENZA A BENEVENTO: “Il Benevento è stato spesso una sfida per me, ogni volta che andavo altrove vincevo. Con il Benevento non riuscivo ad andare in B e quando ci sono riuscito mi sono legato ancora di più alla città. E’ stato più bello che andare in Serie A“.
SUL RICORDO PIU’ EMOZIONANTE: “La promozione dalla C alla B è stata la più bella, ho sentito il calore della gente e ho visto le persone piangere. I festeggiamenti della B sono stati più forti ed emozionanti rispetto a quelli per la Serie A, che è stato un traguardo inaspettato e poco assaporato. Andare in cadetteria era divenuta un’ossessione, un qualcosa che sembrava irraggiungibile“.
SULL’ULTIMA RETROCESSIONE: “Certamente è il ricordo più brutto, è stata ancora più dura da digerire non potendo scendere in campo. Si è creato un vuoto dentro di me, perché sono arrivato in Serie C e sono andato via, purtroppo, nella medesima categoria. Avrei voluto un addio diverso, la retrocessione mi ha abbattuto molto. Non c’è una spiegazione a ciò che è successo. Quando avvengono queste cose tutti sono responsabili, non è giusto puntare il dito contro una sola persona“.
SUL FUTURO DI PALEARI: “Non sono nessuno per dare consigli. Paleari saprà cosa fare, è un portiere di categoria e un ragazzo serio. Immagino sia richiesto in cadetteria. Restare e provare subito a risalire può essere una bella cosa. Credo abbia voglia di rivalsa“.
SULLA PERMANENZA DI MANFREDINI: “Il suo rinnovo può farmi soltanto piacere, perché parliamo di un ragazzo serissimo e di un grande professionista, che è stato sempre bravo a farsi trovare pronto quando è toccato a lui“.
SUI GIOVANI PORTIERI GIALLOROSSI: “Nunziante è un ragazzo interessante che può solo migliorare. Lo stesso discorso vale per Tartaro, Muraca ed Esposito, tutti ragazzi di prospettiva che si sono sempre allenati bene“.
SULLA PROMOZIONE IN PRIMA SQUADRA DI ANTONIO CHIAVELLI: “Con lui ho un rapporto bellissimo e so quanto tiene a questo nuovo incarico. Lo ha meritato. Sarebbe bellissimo se, da sannita, desse una mano alla società a tornare in B“.
SU CARLI E ANDREOLETTI: “Vigorito ha fatto scelte giuste per centrare un obiettivo e per creare un bel progetto“.
SULLA SERIE C: “La Lega Pro è una categoria sempre difficile. Ci sono squadre forti e tifoserie calde. Poi ci saranno i derby con l’Avellino e la Juve Stabia, le partite con il Foggia e il Catania“.
Foto: Screen OttoChannel