Graduation Day 2023: Unisannio festeggia i suoi 700 laureati
AttualitàBenevento CittàGiornata di festa ed emozioni per i laureati dell’Università degli Studi del Sannio che hanno celebrato il Graduation Day 2023. Una giornata che ha animato i principali luoghi universitari del centro storico con gli studenti e le loro famiglie. Un momento ormai diventato imprescindibile nella carriera universitaria degli studenti UNISANNIO. Suggestivo il colpo d’occhio dei 700 laureati che hanno attraversato a piedi, togati e con tocco, Corso Garibaldi tra i flash di familiari e amici.
A dare smalto alla serata il prof influencer Vincenzo Schettini da La Fisica che Ci Piace. Ha aperto la cerimonia il sindaco della città di Benevento Clemente Mastella.
Felice per questo nuovo appuntamento del Graduation Day il Rettore dell’Università Gerardo Canfora: “Guardando di fronte a me questo mare di giovani di grande talento e preparazione, non posso non provare una grande emozione e un profondo senso di orgoglio: ciascuno di voi ha intrapreso un viaggio unico, un percorso di scoperta, di crescita ed esplorazione, intellettuale ed umana. Vi siete confrontati con i vostri limiti, avete superato innumerevoli ostacoli e avete fatto sacrifici per arrivare a questo giorno.
Questa sera vogliamo festeggiarvi, per la vostra determinazione, e insieme a voi vogliamo riconoscere lo sforzo di chi vi ha accompagnati in questo percorso, i vostri genitori, le famiglie, gli amici che insieme a voi hanno trepidato in vista di un esame, hanno gioito per un bel voto, o vi hanno incoraggiato dopo un esame andato male. Abbiamo fatto del nostro meglio – ha continuato il Rettore – per fornirvi una solida base su cui costruire il vostro futuro”.
Sul palco anche la più giovane studentessa laureata con lode, la dottoressa Lorena Mei. “Questa università – ha detto Lorena – mi ha educato a uno studio che non è solo fatica, ma soprattutto passione; ad uno studio che è foriero di nuove opportunità, di notevoli sfide, di risultati ambiziosi. Ad uno studio che sa essere un’arma contro le disuguaglianze, ad uno studio che sa essere fonte di inclusione e guida dei momenti difficili”.
Al termine della cerimonia, come ormai consuetudine, l’attesissimo ‘lancio del tocco’.