Giovedì si presentano i risultati finali di POIGA-Progetto Operativo Innovativo Grani Antichi
CulturaIl convegno si terrà durante la “Festa della trebbiatura” organizzata dall’agriturismo Collina di Roseto.
Giovedì 31 agosto, a partire dalle ore 17:30, presso l’agriturismo Collina di Roseto di Benevento, ci sarà il convegno di presentazione dei risultati finali di POIGA -Progetto Operativo Innovativo Grani Antichi – finanziato dalla Misura 16.1.1 azione 2 del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Campania.
L’incontro si aprirà con i saluti del Rettore dell’Università degli Studi del Sannio, prof. Gerardo Canfora, delDirettore del Dipartimento di Diritto, Economia, Management e Metodi Quantitativi (DEMM), prof. Gaetano Natullo, e della Dirigente UOD S00720-Soggetto Attuatore della TI 16.1.1 azione 2 Regione Campania, dott.ssa Flora Della Valle.
Il convegno di presentazione dei risultati finali del Progetto POIGA sarà introdotto e moderato dal prof. Giuseppe Marotta, responsabile scientifico del Progetto. Interverranno, come relatori, i ricercatori che, nei vari ambiti scientifici, hanno contribuito a sviluppare gli interessanti risultati del progetto POIGA: la prof.ssa Concetta Nazzaro dell’Università degli Studi del Sannio, il dott. Pasquale De Vita del CREA DC di Foggia, la dott.ssa Patrizia Spigno di Arca 2010, il prof. Mauro Mori, la prof.ssa Silvana Cavella e il prof. Giovanni Cicia dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, Daniela Cennamo in rappresentanza di Slow Food Campania ed il coordinatore di Slow Grains Italia Mimmo Pontillo.
L’evento si svolgerà nell’ambito della “Festa della Trebbiatura” organizzata dall’Agriturismo Collina di Roseto e vedrà la partecipazione dei partner del progetto: Mulino Terra di Resilienza, Mulino Resce, Azienda Agricola Veronica Iannelli, Azienda Agricola Riccio Carmela, Azienda Agricola Leppa Margherita, Azienda Agricola Montemarano Maria Grazia. Il progetto si è occupato della valorizzazione economica di alcuni grani tradizionali (saragolla, marzellina, romanella e ianculedda, ), caratterizzati da importanti valori nutrizionali e da significativi attributi di sostenibilità.