ESCLUSIVA BN24 – Sabatini: “Sono simpatizzante del Benevento. Ferrante? Ha buone qualità”
Benevento CalcioCalcioSidebar intervista“E’ tutto legato a una salvezza del Benevento e a Padre Pio…”, racconta il direttore sportivo.
Abbiamo raggiunto telefonicamente Walter Sabatini, esperto dirigente sportivo ex tra le altre di Roma, Inter e Salernitana, oggi consulente di mercato in Europa per il club brasiliano dell’Athletic Club Esporte.
Salve Direttore, fu proprio lei a “scoprire” Alexis Ferrante, nuovo attaccante del Benevento, portandolo dal Piacenza alla Roma Primavera: che tipo di attaccante è? “Erano tanti anni fa, c’è stata l’occasione di portarlo dal Piacenza alla Roma e l’ho fatto. Era un ragazzo giovane, con buone qualità aerobiche e fisiche. Ha fatto bene in Primavera, ha giocato anche se non troppo. L’anno dopo io sono andato via e lui ha iniziato a giocare in giro per l’Italia, facendo anche piuttosto bene. All’epoca era una promessa, un attaccante consistente. L’avevo preso perché pensavo potesse fare qualcosa, lo ha fatto anche se a livelli inferiori“.
Come valuta l’operato del D.T. Marcello Carli in questi primi mesi in giallorosso? “Conosco benissimo Carli, ha iniziato molto giovane nell’Empoli e ci siamo incrociati parecchie volte in carriera. Vigorito ha fatto un’ottima scelta, lui è un ottimo dirigente che conosce tutte le categorie e farà sicuramente benissimo. Ho particolare simpatia per il Benevento, legata alla partita con l’Arezzo di cui io ero Direttore nella stagione 1999-2000 in C1. La famiglia Vigorito è generosa, Carli è un mio amico: consideratemi un simpatizzante, se non un tifoso, del Benevento“.
Ci vorrebbe raccontare questo aneddoto? “Il Benevento doveva vincere per salvarsi, e noi dell’Arezzo tifavamo Benevento perché volevamo si salvasse. C’è stato un episodio molto divertente prima della partita: loro pregavano Padre Pio affinché facesse piovere per rinviare la gara, una danza non pagana ma cattolica. Alla fine la pioggia arrivò e ci fu lo spostamento della sfida, e intanto si disputavano le altre gare. Da quel giorno ho sempre avuto simpatia per Benevento, per questo episodio simpaticissimo fatto in totale buonafede“.
Tornando a noi, quanto è difficile per un dirigente provare a piazzare gli esuberi in rosa dopo una retrocessione del genere? “E’ un lavoro arduo, il calcio tende a non assorbire i costi: chi ha i contratti se li tiene. Bisogna fare i salti mortali per liberarsene, ma Carli ci riuscirà in questi ultimi giorni di mercato. Sono certo che metterà le cose a posto“.
Che cosa si aspetta da questa stagione di Serie A, partendo dal Napoli detentore dello Scudetto a Roma, Inter e Salernitana, dove lei ha lavorato? “Garcia è un uomo molto intelligente, sicuramente non farà rivoluzioni perché il Napoli è un congegno a orologeria. Farà bene, non gli conviene fare cambiamenti sostanziali. Il Napoli è candidato per il secondo Scudetto consecutivo, anche se la concorrenza è grande.
L’Inter è formidabile quest’anno, il Milan è sulla strada giusto, la Juventus sarà più combattiva dell’anno scorso.
La Roma, con l’acquisto di Lukaku, cambierà la geografica del suo campionato puntando alla zona Champions: con un attaccante come lui i rischi in difesa, emersi nelle prime due giornate, saranno minori, trovando equilibri nuovi e diversi.
Mi aspetto che la Salernitana già da quest’anno, dopo l’ottimo campionato dell’anno scorso, si attesti su posizioni di classifica che possano renderla la nuova Udinese o il nuovo Sassuolo. Hanno lavorato benissimo in questi due anni, mi aspetto molto da loro“.
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