Benevento, Andreoletti: “Turris avversaria tosta, soddisfatto del mercato. Improta, Tello e Karic…”
Benevento CalcioCalcioL’allenatore del Benevento ha preso parte alla consueta conferenza stampa della vigilia in vista della sfida di domani sera contro la Turris.
Matteo Andreoletti si è detto soddisfatto per il calciomercato operato dal D.T. Carli e ha poi presentato l’incontro di domani, parlando anche della situazione di alcuni singoli.
Di seguito, quindi, le parole del tecnico della Strega in merito all’esordio in campionato al Liguori (domani, ore 20:45):
SULLA SESSIONE DI MERCATO: “Finalmente inizia questo campionato, mi piacerebbe concentrarmi sulla partita perché domani è una gara importantissima. Finalmente è finito il mercato, è stata una sessione lunga e ora capisco le difficoltà dei grandi allenatori nel gestire la squadra a mercato aperto. Sono molto soddisfatto, siamo una società seria e ogni decisione è stata concordata. Questa è stata una sessione complicata, ma ora posso dire che ho una squadra di soldati pronti a battagliare. Siamo al completo, ho una rosa ampia per lavorare bene in settimane e fare le scelte nel week-end. Non credo di dover essere io a giudicare il mercato del Benevento, posso però fare una nota: io credo che sia giusto che chi è qui sia orgoglioso di indossare la maglia del Benevento e che chi non aveva motivazioni per restare dovesse andarsene. Ho puntato molto su questi principi con il Direttore. Sono partito dall’inizio con la volontà di coinvolgere tutti, anche quelli che poi sono andati via, perché in quanto forti potevano essere utili alla causa. In qualche giocatore oltre che le qualità tecniche ho visto anche queste qualità morali, tanto è vero che qualcuno è rimasto, ma altri hanno dovuto salutare e ci abbiamo provato fino all’ultimo giorno. Sono molto soddisfatto dell’operato della società perché oggi sono nelle condizioni di lavorare sì con una squadra nuova ma con giocatori che vedono la possibilità di indossare la maglia del Benevento come qualcosa di straordinario e importante. Faccio un in bocca al lupo a chi è andato via“.
SULLE DIFFICOLTA’ DEL SINTETICO: “Non mi preoccupa molto, dobbiamo adattarci in fretta. In questo girone ci sono molti campi con questo fondo, ma preoccupazioni sulla condizione non ci sono. Sono tranquillo, il fatto che affronteremo tante squadre in trasferta col sintetico non mi dispiace affatto perché ci permetterà di essere propositivi anche lontano dalle mura amiche“.
SULLA TURRIS: “La Turris è un’avversaria tosta, una squadra tosta che fa un calcio aggressivo alla Gasperini. Cercheranno di limitarci nel palleggio, abbiamo lavorato per trovare delle contromisure. Non è un avversario semplice, per il Benevento affrontare la Turris potrebbe sembrare svilente ma io sto a 3mila perché questi sono i miei campi. Queste energie vanno trasmesse a giocatori e piazza: gli avversari perché tre anni fa giocavamo allo Juventus Stadium ci faranno la guerra, non il contrario. Il mio compito è trasmettere questo aspetto ai giocatori che ne hanno bisogno e ai tifosi. Per vincere a Torre del Greco ci servirà una grande prestazione e determinazione, non tanto dal punto di vista tecnico-tattico che non abbiamo potuto approfondire mentre molto dal punto di vista caratteriale“.
SULL’ESSERE FAVORITO IN CAMPIONATO: “Sono concreto e sincero: oggi il Benevento non è favorito a vincere il campionato. Non perché non c’è una squadra forte, ma perché la situazione iniziale era diversa. Ci sono squadre che hanno costruito da zero al primo giorno, o che hanno costruito una squadra sul mercato in modo libero. Non siamo favoriti per vincere, ma dobbiamo comunque fare un campionato importante per provare a vincere. Però dobbiamo stare insieme: società, staff tecnico, squadra, stampa e tifosi. Se tutti insieme facciamo ognuno il proprio compito possiamo fare qualcosa di buona, pur non partendo in primissima fila; ma se una sola di queste componenti non fa al 100% il proprio lavoro allora il banco rischia di saltare. Ci sono le condizioni per fare qualcosa d’importante, ma questo passa dall’atteggiamento di tutti“.
SUL CAPITANO: “Il Capitano è del Benevento, non di Matteo Andreoletti. E’ Capitano della squadra e della tifoseria. Penso che sia giusto condividere con Direttore e Presidente questa scelta, a oggi non è ancora stato scelto. Se domani giocherà lo vedrete con la fascia, per me è un ruolo fondamentale e deve essere individuato da tutti, deve essere una figura rappresentativa. Ho la fortuna di avere più papabili, ma la scelta deve essere condivisa da tutti“.
SULLE DIFFICOLTA’ DEL RUOLO DI REGISTA: “Non credo di avere problemi, alleno una rosa ampia e di qualità. Davanti alla difesa abbiamo qualche questione in più, se ti capitano 3-4 infortuni in quel ruolo è anche sfortuna. Ci sarebbero Agazzi e Alfieri che sono out, Agnello può giocare lì anche se col Picerno non ha giocato bene, ma nessuno ha brillato. Potremmo anche giocare con la difesa a 3, ci stiamo ragionando anche se non so se snaturarci possa essere la scelta migliore. Mi prenderò la rifinitura di questa sera per decidere. Andando avanti, comunque, questo problema soprattutto numerico non ci sarà più. Al di là del sistema di gioco, giocare in difesa a 3 con così tante mezz’ali la vedo difficile perché imporrebbe un centrocampo a 2, limiterei le qualità dei giocatori in quella zona del campo“.
SULL’ARRIVO DI SIMONETTI: “Lui non conosce noi ma noi conosciamo bene lui, lo avevo identificato come un giovane importante e forte che viene da una stagione ad alto livello. Nella zona di centrocampo siamo un po’ limitati dal punto di vista numerico, avere un giocatore in più può fare comodo. Dovrà spingere e lavorare tanto. Simonetti è una mezz’ala di qualità, un ragazzo giovane che ci completa il reparto ma si farà trovare pronto. Mi piacerebbe allenarlo per capire che caratteristiche reali ha, l’ho visto quasi sempre da mezz’ala“.
SULL’ESCLUSIONE DI TELLO: “La risposta è semplice: credo che chi deve mettere la maglia del Benevento da domani all’ultima giornata deve essere convinto al 100% di essere un giocatore del Benevento. Tello aveva richieste e poteva andare via, dalla prossima settimana tornerà a essere a disposizione del sottoscritto. L’esclusione è stata una scelta tecnica, è un professionista e sono convinto che se chiamato in causa risponderà sempre al massimo ma gli ultimi giorni lo hanno destabilizzato“.
SU IMPROTA: “Quando sono arrivato era potenzialmente in uscita, sia per sua richiesta sia per volontà della società. Da Roma ho dato la possibilità a tutti di lavorare e mettersi in discussione, per mostrare le proprie qualità e la voglia di restare. Improta è uno di quelli che ha dimostrato di tenerci a questa maglia, non voglio parlare del passato: giudico dal primo giorno in cui sono arrivato qui. Lui ha dimostrato voglia di lavorare e spirito di sacrificio, sono orgoglioso di avere un giocatore come Riccardo Improta per quello che ha fatto in questo mese, dimostrando di tenere a questa maglia. Però lo dico ai tifosi, bisogna partire da zero: basta pensare all’anno scorso, mettiamoci una pietra sopra, non si torna indietro ma si può solo andare avanti. Se non siamo bravi a resettare, anche per chi c’era, rischiamo non solo di farci sangue amaro ma anche di rovinare l’inizio. Nell’amichevole con il Picerno ho sentito qualche ragazzo insultato: credo che nessuno in Italia si legittimato come i tifosi del Benevento a essere arrabbiato dopo l’anno scorso, ma visto l’amore per questa maglia serve assolutamente metterci una pietra sopra. Se vogliamo fallire la strada più facile è insultare i giocatori dell’anno scorso, se vogliamo provarci ci serve il supporto dei tifosi. Vi chiedo di non partire con retaggi vecchi, ripartiamo da zero: dateci fiducia, abbiamo bisogno di tutti perché da soli non ce la facciamo“.
SUL POSSIBILE INIZIO A RILENTO: “Siamo un cantiere aperto, questo è innegabile. Sapevamo di non poter essere una squadra come le altre, con una rosa definita, ci siamo costruiti passo passo e potremmo avere qualche difficoltà nel percorso. La situazione dalla quale siamo partiti ha creato ciò, inizialmente avremo delle difficoltà: dobbiamo essere sinceri. Posso chiedere ai ragazzi solo massima intensità e voglia, che dovremmo avere per tutta la stagione. Sto conoscendo tanti giocatori, di volta in volta, e credo sia normale all’inizio non avere un’undici standard ma dare una possibilità a tutti per poi prendere delle scelte“.
SU MAROTTA: “Marotta è l’emblema di quello che mi aspetto dai miei calciatori. Non lo descrivo come calciatore, sarebbe inutile. Era già tesserato per un’altra squadra, ma quando ha sentito la possibilità di tornare al Benevento non ci ha pensato due volte. Questo mi aspetto: qualcuno che faccia salti mortali per indossare questa maglia. E’ un leader, un giocatore d’esperienza, che sa come si vince. Ovviamente, poi, l’abbiamo preso perché è un giocatore forte“.
SU KARIC E KUBICA: “Mi dispiace non aver potuto allenare tanto Kubica, secondo me ha qualità e ho una visione per il suo ruolo. Purtroppo ha avuto una microfattura al piede, ma appena tornerà potrò essere una risorsa importante per la squadra. Karic è stato straordinario nella prima parte di ritiro, un soldato: poi è uscita un’opportunità di mercato ma per la società era incedibile e ha avuto un momento di sbandamento, ci sta per un ragazzo ambizioso. Domani non è convocato, ma sono convinto che da quando ripartiremo lunedì mattina tutti questi ragazzi metteranno il cuore per la maglia del Benevento“.
SULLA MANCANZA DI UN DIFENSORE CENTRALE E SU PASTINA: “Se avessi pensato che servisse un difensore centrale lo avrei chiesto. Abbiamo tre titolari, poi sia El Kaouakibi che Berra potenzialmente possono fare i centrali e anche Viscardi in allenamento spesso lo impieghiamo lì. Sul reparto difensivo fondiamo questa squadra. Su Pastina dal mio arrivo ne ho sentite di tutti i colori, ma come detto giudico solo dal primo giorno che sono qui: ho trovato un ragazzo serio, disponibile, professionale, che va a 300 all’ora, con un carattere serio ma importante. E’ un 2001, credo sia giusto che il Benevento se lo tenga stretto. Non so quante squadre di Serie C che giocano a 4 dietro possano permettersi tre centrali titolari come Pastina, Capellini e Meccariello: tutti devono spingere, serve concorrenza anche in allenamento. Pastina è un ragazzo particolare, va gestito e sono qui per questo: fino a quando ci darà il suo supporto potrà darci una mano“.
SULLE SCELTE OFFENSIVE: “Una delle difficoltà del precampionato era riuscire a fare un pressing importante in avanti. Abbiamo identificato profili in tal senso, Ferrante e Marotta fanno di questa caratteristica una delle loro peculiarità e si completano bene. Ferrante ha fatto bene con Zeman quindi ha un’attitudine al lavoro, Marotta invece è la garanzia per attaccamento alla maglia ed esperienza. Sorrentino è il giovane che dovrà crescere, sono convinto che quando chiamato in causa farà bene e ci darà una mano. Ferrante sa farsi sentire dal punto di vista fisico, ci completa il reparto in questo senso“.
SULLA SERIE C: “C’è da capire molto in fretta dove siamo, le partite qui sono complicate. Le squadre qui giocano forte, ogni partita ha il suo perché. Domenica affronteremo una squadra forte e organizzata, che ha le sue idee. Ogni partita avrà una sua storia, ma se la disponibilità dei ragazzi sarà quella vista fino a ora la strada non sarà così in salita“.